“Vertici, così come li possiamo intendere nell’ambito delle valutazioni delle cosche, non esistono più. Nel senso che non c’è più un solo vertice ma ci sono tanti vertici”. Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, al carcere Ucciardone per ricordare Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
“Ma è anche vero che l’immagine che Matteo Messina Denaro ha ormai sul territorio nazionale è tale da fare pensare a una mafia che non riesca a essere battuta, almeno su quel terreno, tanto che un latitante eccellente come lui continua a sottrarsi alle ricerche – dice – eppure le reti che di volta in volta vengono tagliate sono continue. Gli arresti si susseguono”. “Tutto questo fa pensare che quando un latitante manca della rete di copertura necessariamente cade nell’arresto”, conclude.
E sulla trattativa Stato-Mafia, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se davvero serva un ‘pentito di Stato’ come chiesto dal pm Nino Di Matteo, dichiara:
“Attendiamo innanzitutto le motivazioni” della sentenza del processo sulla trattativa tra Stato e mafia “ma i fatti che sono stati accertati, almeno nella sentenza di primo grado, sono fatti gravissimi, rispetto ai quali dobbiamo
riflettere. Dobbiamo analizzare anche il passato è attivarci perché fatti del genere non avvengano più”.
“Mafia e Stato sono due sistemi totalmente opposti. Lo Stato deve combattere la mafia, senza tentennamenti, soprattutto perché il messaggio sia univoco e e perché tutti possano continuare a muoversi in questa rivoluzione culturale che devo riconoscere al paese rispetto alle mafie”, dice.
Adnkronos