Acqua, per Borrelli e Musumeci la Sicilia riuscirà ad alleviare la grande sete

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“Il Commissario sta operando, c’e’ un piano di interventi in corso di approvazione che prevede tutta una serie di interventi, tra cui il bypass di Scillato per quanto riguarda Palermo, che e’ il piu’ importante in termini di interventi infrastrutturali. Non e’ solo la Sicilia, ci sono sette regioni in stato di emergenza per la siccita’. Sono convinto che la Regione, con la struttura che ha messo in campo, riuscira’ a realizzare gli interventi quanto prima e ad alleviare la ‘grande sete’ che c’e'”. Cosi’ il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, nel corso di una conferenza stampa, a Palermo, con il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.

“Superata l’emergenza siccita’ bisognera’ guardare all’ordinarieta’: abbiamo 41 dighe in Sicilia e meno della meta’ sono utili in termini di approvvigionamento idrico, potabile e irriguo”. “Ci siamo chiesti – ha aggiunto – perche’ non si e’ pensato a risolvere questo problema 5, 10, 15 o 20 anni fa. Perche’ sono inutilizzabili? Perche’ mancano le condotte? Ogni emergenza e’ frutto di omissione, superficialita’ e approssimazione. Abbiamo gia’ tenuto un primo incontro sulle dighe, incontrero’ i pochissimi ingegneri, appena 14, che si occupano della vigilanza h24, li incoraggero’ e ringraziero’, ma tutto questo non basta, servira’ nuovo personale tecnico. In ogni diga dovremo capire quali sono le ragioni che non consentono di raccogliere l’acqua, in Sicilia si raccoglie solo l’11% dell’acqua piovana, tutto il resto si perde, e dovremo adoperarci utilizzando fondi extraregionali.

Quanto non fatto in 20 anni pensiamo di farlo in 5: ci vorra’ del tempo, ma abbiamo 5 anni davanti, riusciremo a risolvere anche questo problema”. “Stiamo pensando di sottoscrivere un protocollo di intesa con l’Istituto di vulcanologia per capire se ancora in alcune aree dell’Isola possiamo utilizzare dei bacini particolarmente dotati e copiosi – ha sottolineato Musumeci -. Utilizziamo l’acqua sottoterra, se la pioggia si ridurra’ dovremo pensare a soluzioni alternative. Mi parlano di dissalatori che pero’ costano assai e di bollette che andrebbero a carico al cittadino, c’e’ da fare scelte politicamente importanti”. (ITALPRESS)

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