Regione Sicilia: il distretto agrumi da 8 mesi attende il rinnovo

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“La Regione dica cosa vuole fare con i Distretti produttivi. Se li ritiene una risorsa per lo sviluppo di questa terra o se ha deciso di mollarli. Non e’ pensabile continuare ad operare in una sorta di limbo, attendendo il riconoscimento ormai da 8 mesi”. E’ questo il grido d’allarme lanciato dal Consiglio d’amministrazione del Distretto Agrumi di Sicilia, costituito dai presidenti dei Consorzi di Tutela delle produzioni Dop e Igp e dagli esponenti di alcune delle piu’ importanti imprese della filiera agrumicola e delle associazioni di categoria. “Al presidente Musumeci abbiamo chiesto un incontro diversi mesi fa, perche’ sui Distretti si faccia chiarezza una volta per tutte – aggiunge Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia -. Comprendiamo che sia stato necessario un tempo tecnico, dopo le elezioni dello scorso novembre e l’insediamento del nuovo governo, ma adesso bisogna fare in fretta. Il Distretto Agrumi di Sicilia, che comunque non ha mai interrotto le proprie attivita’, ha presentato istanza per il rinnovo del riconoscimento nel giugno 2017 e ancora non ha ricevuto risposta. E nella stessa situazione si trovano gli altri Distretti produttivi. Finalmente abbiamo ricevuto una convocazione per le vie brevi per incontrare il presidente Musumeci ai primi di maggio, aspettiamo l’invito ufficiale e ci auguriamo che in questa occasione la Regione possa finalmente darci delle certezze. Soprattutto alla luce delle sue ultime dichiarazioni sulla necessita’ di fare squadra. Chi puo’ fare squadra piu’ delle imprese che da anni si sono spese nella direzione dei distretti produttivi?”.

“Il governo deve fare delle scelte strategiche – continua Argentati -. Deve decidere se puntare sui Distretti come ampiamente previsto in tanti documenti ufficiali della programmazione regionale, dalla ‘Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente’ al ‘Print Sicilia 2014-2020’ sino al ‘PSR Sicilia’ che li indicano come strumenti strategici per lo sviluppo delle filiere produttive, agroalimentari in particolare. Se e’ questa la volonta’ e’ quanto mai urgente avviare e rafforzare l’Ufficio Distretti, coordinare gli assessorati Attivita’ Produttive e Agricoltura, accelerare sui riconoscimenti, consentire agli organismi distrettuali con personalita’ giuridica di partecipare pienamente ai bandi Po-Fesr e Psr e prevedere punteggi di vantaggio per le imprese distrettuali, creare linee di finanziamento specifiche. Se invece non e’ questa la volonta’ del governo regionale e si vuole abbandonare un lavoro di anni fatto sul territorio e anche in campo internazionale – continua Argentati – lo si dica con chiarezza in modo da evitare il prolungarsi di un lavoro estenuante e il dispendio di energie di tante realta’, consorzi di tutela, organizzazioni di categoria, produttori, commercianti, industriali, che hanno creduto e credono in questo strumento e ci si assuma la responsabilita’ di aver interrotto un percorso virtuoso capace di generare sviluppo”.

(ITALPRESS)

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