“Il servizio sanitario pubblico è un valore sociale e chi non lo merita deve perdere ogni beneficio, compresa l’assistenza gratuita. Siamo di fronte a una ‘carneficina’ incontrollata senza precedenti e le istituzioni non possono più stare a guardare senza mettere in campo risposte stringenti. Il fenomeno è talmente grave che non bastano più sanzioni, tribunali e costituzioni di parte civile, servono provvedimenti forti e immediati. Medici e personale sanitario sono diventati ormai una preda da prima linea su cui riversare l’isteria più pericolosa causata da un sentimento profondo di disagio sociale diffuso in Sicilia, come in tutto il Paese”. Lo ha detto il residente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato oggi pomeriggio durante il sit-in “Stop alla violenza”, organizzato dai medici di Palermo in piazza Politeama, per chiedere alle istituzioni strumenti in grado di ristabilire un clima di rispetto e fiducia tra medico e paziente.
Oltre alle tante sigle del mondo sindacale e dell’associativismo, presenti, in segno di solidarietà, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che, insieme all’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, hanno annunciato la presentazione di un piano
straordinario per la sicurezza negli ospedali; il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla;e altri autorevoli esponenti del mondo politico e medico.
“La volonta’ espressa dall’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, di investire 45 milioni di euro per potenziare il servizio di guardie giurate nei presidi di pronto soccorso rappresenta un buon passo in avanti, ma di certo una soluzione tampone e non definitiva”. E’ il pensiero dei segretari di Ugl Sanita’ e Ugl Medici, Carmelo Urzi’ e Raffaele Lanteri, sulla notizia diffusa al termine dell’incontro che si e’ svolto in prefettura a Palermo alla presenza del Prefetto, dello stesso componente del governo Musumeci e dei direttori generali di Asp e aziende ospedaliere. “Apprezziamo ancora una volta la sensibilita’ sulla vicenda dimostrata dall’assessore, condividendone gli intenti, anche se rammentiamo come in diverse circostanze passate ormai alla triste cronaca la presenza della vigilanza privata non ha costituito un valido deterrente per contrastare l’escalation di violenza nei confronti de gli operatori sanitari. Non possiamo, dunque, che ribadire la nostra proposta di chiedere allo Stato l’impiego dell’esercito con l’operazione ‘Ospedali sicuri’ quale estensione del progetto “Strade sicure”, che avrebbe sicuramente un minore impatto economico ed una maggiore efficacia in termini di deterrenza, cosi’ come rilanciamo la proposta di rendere operative le guardie mediche in locali vicini alle caserme dei Carabinieri o all’interno delle Misericordie, visto che quest’ultime si sono rese disponibili su tutto il territorio”.
“Stop alla violenza negli ospedali, nei pronto soccorso e contro il personale medico e sanitario”Massima solidarieta’ ai medici e ai lavoratori della sanita’. Stiamo cecando di programmare e mettere in campo un piano e degli interventi per rafforzare la sicurezza.
Da tutti i cittadini ci aspettiamo un messaggio positivo e attivo”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, presente al sit-in dei medici in piazza Politeama a Palermo, con il governatore, Nello Musumeci.
“Le forme di violenza dilagano nel mondo nella sanita’ come in quello della scuola”. Lo dice Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione della Regione Siciliana, nel corso del sit-in in piazza Politeama a Palermo, promosso dall’Ordine dei Medici. “I casi di violenza, attuali e frequenti, mostrano che e’ in corso un allentamento della coesione tra le istituzioni e i cittadini. Anche nel mondo della scuola stiamo assistendo a delle forme di violenza, pericolosa e gratuita. C’e’ necessita’ – conclude Lagalla – di recuperare aspetti organizzativi, momenti di lavoro comune e soprattutto la coesione sociale”.
(ITALPRESS).














