In ricordo di Graziella Picchi, la donna che trasformò il cibo in cultura

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Sarà ricordata ad Urbania, sabato 21 aprile, alle 17,30, alla Sala Volponi, la sociologa rurale Graziella Picchi, nata in a Caimarini, nel comune di Cagli.  Recentemente scomparsa, Picchi è stata una ricercatrice che ha messo  al centro del suo lavoro la difesa e la conoscenza delle tradizioni  enogastronomiche locali, considerate un vero e proprio patrimonio  culturale. Di lei si è detto che trasformò il cibo in cultura.

Prima di Slow Food, prima delle mode  ‘gastrotelevisive’, Picchi andava in giro per l’Italia, da vera reporter, per scoprire e illustrare l’immensa storia della tavola Italiana.

Compilò i famosi ‘Annali’ per l’Insor (istituto di sociologia rurale) dedicati ai formaggi, ai  salumi, alle conserve, al pane, che sono stati la base conoscitiva per tutti gli studiosi venuti dopo di lei.

Di lei ha scritto Corrado  Barberis (presidente dell’Insor):

“In lode di Graziella Picchi.  Autodidatta e maestra per generazioni di allievi, Picchi riuscì a  diventare celebre senza voler fare carriera. Odiò i luoghi comuni e fu una Donna Vera come la povertà che rappresentava e la realtà in cui  viveva”.

Sulla vita di Graziella Picchi la casa editrice Aras di Fano ha in  preparazione una biografia e l’Accademia delle Erbe di Piobbico  intitolerà un ‘Premio Picchi’ per una tesi sulle erbe officinali.

Adnkronos

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