“Hanno arrestato un altro degli impresentabili di Musumeci. Giuseppe Gennuso eletto nella lista di
“Idea Sicilia – Musumeci Presidente” è stato arrestato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Senza questi voti sporchi il centrodestra non avrebbe mai vinto! Musumeci dovrebbe chiedere scusa ai siciliani e andare via chiudendo la porta”. Lo ha detto il leader
del M5S in Sicilia Giancarlo Cancelleri commentando l’arresto per voto di scambio politico-mafioso del deputato regionale Giuseppe Gennuso.
Era l’11 ottobre del 2017, e mancava poco meno di un mese alle Elezioni regionali siciliane. Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza della Regione siciliana per il M5S pubblicò un post sui social in cui fece i nomi dei cosiddetti ‘impresentabili’. E tra loro c’era anche il nome di Giuseppe Gennuso, il deputato regionale siciliano, arrestato ieri sera con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso.
“Gennuso è indagato per truffa aggravata, adulterazione delle acque e frode nell’esercizio del commercio”, avevano tuonato i grillini.
Cancelleri, in particolare, se la prendeva nel post, contro l’avversario politico che poi è diventato Presidente della Regione, Nello Musumeci, che pochi giorni prima aveva lanciato un appello ai partiti di fare ‘liste pulite’. “Ha lanciato un appello all’acqua di rosa ai segretari dei partiti che lo sostengono, chiedendo ”per favore” di fare le liste pulite. E loro ovviamente non lo hanno ascoltato – aveva scritto Cancelleri – Lo metteranno sotto scacco e gli diranno cosa fare. Non decide Nello Musumeci, ormai l’abbiamo capito tutti. Decidono i Genovese, i Cuffaro, i Micciché, le persone che in questi giorni lo hanno comandato a bacchetta, infischiandosene dei suoi proclami”.
AdnKronos