“L’intenzione del governo regionale è ridare adeguata attenzione alla ricerca e alla formazione accademica, intervenendo con efficacia nell’interdizione della continua ‘fuga di cervelli’ dalla Sicilia e ridando attrattività al nostro sistema universitario. È importante garantire continuità tra scuola, università e mondo del lavoro, intervenendo sull’apprendistato di terzo livello, sul potenziamento delle azioni di orientamento, placement e internazionalizzazione, confermando il sostegno alle scuole di specializzazione di area medica, così come ai dottorati di ricerca”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione siciliana, Roberto Lagalla, incontrando ieri i rettori delle Università dell’Isola.
Un faccia a faccia che segue quello di gennaio promosso dal governatore Nello Musumeci. “È la prosecuzione di un percorso di condivisione strategica sulle problematiche di maggiore rilevanza del sistema universitario regionale – ha spiegato Lagalla -. Le necessità individuate sono molteplici e, nei limiti delle risorse disponibili, ci adopereremo da subito per individuare la scala delle priorità, avviando tavoli di lavoro su temi specifici, in sinergia con gli Atenei”. Durante la riunione si è registrata una “positiva convergenza” sulla definizione dei prossimi obiettivi della programmazione triennale 2018-2020 ed è stato pianificato un confronto permanente con il Coordinamento regionale delle Università siciliane (Crus). Al centro dell’attenzione anche il diritto allo studio, riconosciuto come una priorità da tutti i rettori. In particolare, a intervenire sul tema è stato Francesco Basile, rettore dell’Università di Catania per il quale “è necessario prevedere un aumento dei fondi per le borse di studio agli studenti idonei, perché i finanziamenti
attuali non riescono a garantire una copertura totale. Inoltre, emerge la necessità di bandire contratti aggiuntivi per le scuole di specializzazione di area medica e per i dottorati di ricerca”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il rettore della Kore di Enna e neo presidente del Coordinamento regionale delle Università siciliane, Giovanni Puglisi. “Sul finanziamento delle borse di studio e della ricerca, in particolare quella di area umanistica e giuridico-sociale,
è importante intervenire al più presto. Tengo a sottolineare l’importanza della prosecuzione di una collaborazione strategica e continuativa con la Regione siciliana, che ritengo proficua e fondamentale per sostenere un reale sviluppo del sistema universitario
isolano”.
Una posizione che condivide anche Salvatore Cuzzocrea,
neo rettore dell’Ateneo di Messina, per il quale serve “una stretta collaborazione, tra Regione e Università. Il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, ha posto l’accento sulla necessità di una rinnovata attenzione al sistema universitario, ancora oggi troppo
penalizzato rispetto agli Atenei delle regioni del Nord.
“Ci auguriamo che questo incontro sia foriero di ulteriori e utili sviluppi – ha detto -. E’ stato tracciato un quadro completo delle problematiche esistenti, dal diritto allo studio ai Consorzi universitari, dal funzionamento degli Ersu al supporto alla ricerca e lo spirito è stato
sicuramente positivo. Auspichiamo che adesso si passi ad atti concreti”.
Già nei prossimi giorni, l’assessore Lagalla invierà ai rettori una prima proposta riguardante il superamento dei problemi più urgenti che, se condivisa, permetterà di “varare tempestivamente le prime azioni relative alla programmazione triennale”.
AdnKronos