“Apprendiamo con stupore e indignazione che, mentre proseguono i tagli ai teatri e alle istituzioni culturali, la maggioranza, attraverso la Presidenza dell’Ars, continua a regalare contributi a pioggia per sagre, fiere e singole esibizioni attraverso un regolamento interno ‘vecchio stile’. Un’emorragia da centinaia di migliaia di euro cui è doveroso porre fine per ragioni di decenza prima che di bilancio”. Lo dice Antonio Ferrante, a nome dei Partigiani dem, aggiungendo: “Chiediamo al presidente dell’Ars di cancellare questo ennesimo retaggio da corte del Re Sole con la stessa solerzia con la quale vorrebbe allargare le poltrone dell’ufficio di Presidenza e auspichiamo una presa di posizione da parte di tutte le opposizioni a partire dal Pd.
Ci chiediamo se i Cinquestelle, ormai parte integrante del sistema, non abbiano esaurito la loro leggendaria spinta contro gli sprechi e le ingiustizie della famosa casta”.
Per Ferrante “il popolo del Pd non può restare ancora a guardare mentre, da una parte, i tagli alla cultura rischiano di far fallire anche quei teatri, come il Massimo di Palermo, che in questi anni sono diventati fiori all’occhiello per innovazione, apertura e contenimento dei costi grazie a gestioni competenti e, dall’altra, continuano a piovere soldi per iniziative prive di qualsiasi utilità in termini di promozione culturale e territoriale”.
Nei prossimi giorni i Partigiani dem lanceranno una petizione popolare che “coinvolga tutto il Pd chiedendo l’abolizione di ogni contributo diretto da parte della Presidenza Ars per cancellare uno dei privilegi più odiosi e a oggi ancora vigente”.
AdnKronos