Un docente di 50 anni, ipovedente è stato picchiato dal padre di una studentessa nell’istituto comprensivo Abba Alighieri in via Ruggero Marturano a Palermo.
A scatenare l’ira del genitore, il racconto della figlia tredicenni all’uscita della scuola.
A quel punto il genitore avrebbe aspettato il professore e gli avrebbe sferrato un pugno in pieno volto e lo ha fatto cadere per terra. Trasportato in ospedale gli è stata riscontrata un’emorragia cerebrare, tanto che ieri la prognosi era riservata. adesso i medici hanno sciolto la prognosi e lo hanno dichiarato guaribile in 25 giorni.Sull’episodio indaga la polizia.
A commentare la notizia ci pensa Marcello Pacifico, leader dell’Anief “Il docente, una volta considerato come un’istituzione quasi massima della societa’, oggi e’ relegato a un ruolo marginale, una figura a cui si attribuiscono colpe di ogni genere: dalla mancata educazione dei giovani, all’eccessiva assegnazione di compiti a casa, dallo scarso impegno ai troppi giorni di ferie. Chi ci governa non ha fatto nulla per opporsi a certi luoghi comuni, privi di fondamento. Anzi, tenendo fermi gli stipendi per 10 anni e facendo trapelare la volonta’ di inasprire le norme contrattuali, cercando di impiegatizzare gli insegnanti, ha reso ancora piu’ tangibile questo clima”. “Questi messaggi – continua – sono stati interpretati dai cittadini e dalle famiglie degli alunni a seconda del proprio grado culturale.
Arrivando, nei casi estremi, a far scattare la violenza nei confronti dell’insegnante, solo perche’ il proprio figlio ha detto, senza verificarne la veridicita’, che il suo insegnante si e’ comportato male nei sui confronti. Cominciamo a dare rilievo al ruolo fondamentale del docente, ai fini della formazione delle nuove generazioni e della loro crescita formativo-culturale. Ricominciamo a dare loro l’autorevolezza che meritano: anche le famiglie, con cui la scuola deve sempre tenere in vita il dialogo, si adegueranno”
Italpress