“In attesa che il nuovo parlamento abbia il coraggio di abolire la caccia a fronte delle decine di morti e feriti umani che ogni anno questa pratica criminale fa, riteniamo che si debba avere il coraggio intanto di abolire la caccia come sport ed introdurre il reato di omicidio di caccia”. Lo afferma l’AIDAA che “si batte da sempre per l’abolizione totale della caccia e per la messa al bando dei cacciatori”.
“Purtroppo ad oggi dobbiamo tenere presente il fatto – spiega l’associazione – che questa soluzione definitiva è ancora lontana, ma ciò non ci impedisce di avanzare delle proposte che servono a ridurre il fenomeno degli omicidi di animali che qualcuno si ostina a definire disciplina sportiva”.
“Dati che in qualsiasi paese civile farebbero rizzare i peli sulla schiena a molti – prosegue l’Aidaa – ma che in Italia vengono sottaciuti”. Pertanto, l’Aidaa propone il divieto di licenza di caccia a coloro che hanno più di 60 anni; visita psichiatrica preventiva a coloro che chiedono di avere o di rinnovare il porto d’armi per la caccia perchè “potrebbero nascondersi potenziali assassini”; divieto di caccia nei fondi privati se non preventivamente autorizzati; introduzione del reato di ”omicidio per azione di caccia” punibile con la reclusione fino a 20 anni; obbligo di pagamento delle spese mediche qualora i cacciatori si feriscano o feriscano altre persone. (Sin/AdnKronos)
