“Tripla figuraccia per Pietro Grasso all’apertura della sua campagna elettorale, sui soldi che deve al Pd, il tetto agli stipendi e le tasse universitarie”. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.
”Sul suo debito con il Partito democratico il presidente del Senato trasforma quella che sembrava solo una caduta di stile nella cosciente decisione di infrangere il patto che a suo tempo ha firmato con il Partito democratico -spiega Anzaldi-. Tutti i parlamentari Pd, al momento della sottoscrizione della candidatura, si impegnano a contribuire economicamente al partito. Anche Grasso si è impegnato. Ora dice che non ha ricevuto le lettere di sollecito? Sembra l’atteggiamento furbetto di chi non vuole saldare un debito dovuto. Chieda al suo collega di partito Bersani, che prima di lasciare il Pd ha chiuso il suo debito”.
“Lo stesso discorso vale per la sua scelta di non rispettare il tetto da 240mila euro, sotto il quale si trovano tutte le cariche istituzionali a partire dal Quirinale”, dice ancora il deputato Pd che poi critica l’ultima proposta di Leu: “Sulle tasse universitarie siamo di fronte ad una nuova gaffe del leader di Leu. L’abolizione delle tasse a tutti, infatti, sarebbe un favore alle famiglie più ricche, i cui studi sarebbero pagati dalla collettività e quindi anche dalle famiglie più povere”. (Pol/AdnKronos)