“C’è tanto affetto nei miei confronti, tanta umanità. Ecco perché c’è oggi tanta gente per me. Loro mi regalano le loro sofferenze e le loro lacrime e io tento di ricambiarli. E, questa volta, non ci sono prebende da distribuire, quindi è un affetto vero”. Così Totò Cuffaro parlando della folla al Don Bosco di via Libertà per la presentazione del suo ultimo libro ‘La figlia delle monache’.
“Spero e mi auguro che questa sia la volta buona perché la Sicilia si rimetta in un percorso utile e ridia fiducia e speranza ai siciliani”. Così Totò Cuffaro sulla giunta Musumeci, da poco insediata.
E’ una conversione da parte dell’ex Presidente della Regione, che sul conto di Nello Musumeci ha sempre manifestato delle perplessità. Niente di personale, beninteso, Cuffaro ha giudicato Musumeci un uomo di destra, ed i siciliani, a suo avviso, sono tendenzialmente moderati.
“Se non avessi avuto in contemporanea la presentazione del mio libro avrei partecipato volentieri al sit in di solidarietà per il pm Nino Di Matteo. Tra l’altro è uno dei pm che hanno indagato su di me, ma verso di lui non ho nessun risentimento perché ha fatto il suo dovere”. ha detto all’Adnkronos Totò Cuffaro.
A pochi passi dall’Istituto Don Bosco si stava svolgendo il sit in di solidarietà per il magistrato antimafia dopo le dure critiche sferrate da Vittorio Sgarbi al pm della Dna (“Ha tratto benefici dalle minacce di Riina”).
Durante il sit in, a cui partecipano non più di venti persone, gli organizzatori hanno detto: “Qui c’è la parte buona della società, da Cuffaro la gente che ama stare con la parte meno sana della società”.
“Mi dispiace – dice Cuffaro – ma ribadisco che se avessero fatto un sit in a favore di Di Matteo, sarei stato con loro. Credo che tutti abbiamo il dovere di sostenere una persona che viva un tempo difficile per avere fatto il suo dovere”.