Nube tossica d’idrogeno solforato nei cieli di Melilli. Questo quanto ha rilevato la rete di monitoraggio della Provincia di Siracusa, in seguito alle segnalazioni di cattivo odore nell’aria da parte di molti cittadini. Il fenomeno, avvenuto una settimana fa, avrebbe anche provocato bruciore agli occhi e mal di testa ai danni di alcuni residenti. La fuoriuscita di gas sarebbe da ricondurre alla presenza del vicino polo petrolchimico siracusano, compreso nell’area di Melilli, Priolo Gargallo e Augusta.
“Ci sono state concentrazioni di idrogeno solforato che hanno determinato questi fenomeni di cattiva qualità dell’aria”. La conferma arriva anche dall’Arpa Sicilia. Sulle responsabilità dell’area industriale Gaetano Valastro, direttore della Struttura territoriale di Siracusa, ha pochi dubbi: “La cosa è quasi certamente dovuta alla presenza dell’area industriale, – ci spiega al telefono – poiché l’idrogeno solforato è prevalentemente derivato dalle operazioni di raffineria e fa parte di uno dei cicli di raffinazione del petrolio. La cosa è certa, questa fuoriuscita c’è stata, bisogna adesso trovare la causa precisa”.
Le aziende del triangolo industriale – secondo quanto si legge sul Giornale della Protezione Civile – sollecitate dalle autorità competenti, avrebbero dichiarato che nei loro impianti non si sono registrate alcune anomalie. “La rete di monitoraggio – afferma ancora Valastro – ha rilevato valori non superiori a 40 microgrammi per metro cubo di aria, che non sono alti per quanto riguarda gli aspetti di tossicità, ma lo sono per gli effetti di disturbo. Si tratta comunque di una sostanza altamente odorigena, cioè ha una bassissima soglia olfattiva e si percepisce già a scarse concentrazioni”.
È anche vero, però, che l’idrogeno solforato è una sostanza altamente tossica e un’esposizione prolungata può causare seri danni alla salute dei cittadini. Se presa a piccole dosi può produrre irritazione agli occhi ed alle vie respiratorie. A lungo termine, i danni si fanno più pesanti: affaticamento, perdita dell’appetito, mal di testa, disturbi della memoria e stati di confusione mentale.
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Art. 674 del Codice Penale
Getto pericoloso di cose
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cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206
Euro.