Palermo, tolleranza zero contro “furbetti ” della Tari, pignoramenti contro morosi

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Tolleranza zero a Palermo contro gli  evasori della Tari. Per i contribuenti non in regola con il pagamento  del tributo comunale scattano i pignoramenti. Ad annunciarlo durante  una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile sono stati il sindaco di  Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore ai Tributi, Antonino Gentile.  L’operazione ‘Triangolo’, così come è stata ribattezzata  dall’assessore Gentile, sarà graduale e prevede una collaborazione con Riscossione Sicilia. L’Amministrazione Orlando, infatti, invierà allo  società un primo elenco di morosi recidivi. Si tratta di contribuenti  che non hanno pagato né attraverso il modello F24 precompilato inviato a casa, né dopo la notifica di avvisi di accertamento né dopo  l’iscrizione nei ruoli coattivi con la notifica della cartella  esattoriale.

La procedura prevede un primo avviso di intimazione al debitore, nei  casi in cui la cartella è stata ricevuta da oltre un anno, e dopo 5  giorni l’avvio dell’iter. Altrimenti il pignoramento scatterà  immediatamente. “Non è un’azione con finalità repressiva – ha spiegato il sindaco -. Ci auguriamo che questa misura induca molti a mettersi  in regola. Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza un servizio  essenziale. La Rap deve provvedere alle proprie funzioni con un  sistema finanziariamente chiuso, ossia con gli introiti Tari. Se  questi introiti non sono quelli previsti è evidente che si determina  una crisi dell’azienda”.

L’operazione sarà graduale. Oggi il Comune consegnerà a  Riscossione tre liste: una prima composta da 502 contribuenti  proprietari di immobili affittati e complessivamente debitori nei  confronti delle casse del Comune di 18 milioni e 475mila euro. Una  seconda lista di 4.951 titolari di conti correnti complessivamente  debitori di 50 milioni di euro e 588mila euro e una terza lista di  5.243 percettori di redditi da sostituti d’imposta, debitori  complessivamente di 9 milioni e 124mila euro.  “Si tratta della terza  fase di un piano che ha previsto inizialmente un’operazione verità per fare conoscere alla città il livello di evasione altissimo che c’è –  ha detto l’assessore -, poi abbiamo portato in Consiglio comunale un  pacchetto di regolamenti tributari per agevolare i pagamenti. Ora  arriva la terza fase contro i morosi recidivi. Si tratta di persone  con redditi elevati, non certo di indigenti. E’ un’operazione etica  -ha concluso Gentile -: essere cittadini onesti significa anche pagare le tasse”.

Cinquanta milioni di euro all’anno. A tanto ammonta l’evasione fiscale per la tassa sui rifiuti a Palermo.
“Negli ultimi quattro anni – ha spiegato l’assessore comunale ai
Tributi, Antonino Gentile – sono stati evasi 200 milioni di euro. La
città ha bisogno di servizi efficienti e per finanziarli questi fondi
sono indispensabili”. L’evasione maggiore si registra tra le imprese.
“Quasi il 70 per cento di imprese di tutti i settori commerciali non
paga la Tari e si tratta di attività che sorgono spesso nelle zone
centrali della città” ha concluso l’assessore.

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