La vittima era stata ridotta in fin di vita dalle coltellate sferrate da due energumeni, ma ha cercato di occultare la verità. Si sentiva probabilmente in colpa o chissà che cosa. Certo è che aveva cercato di depistare i carabinieri che, però, la sapevano lunga e stavano per ricostruire la storia punto per punta, a prescindere dalla confessione della vittima.
L’episodio si è verificato a Napoli, ed a provocare l’aggressione – per le forze dell’ordine e la magistratura tentato omicidio – è stata una chat erotica, durante la quale un giovanotto focoso di 27 anni parlava con una donna matura a passionale, madre e moglie dei due aggressori.
La chat è stata scoperta e i due, padre e figlio, hanno rintracciato il partner della donna, e l’hanno punito vibrando delle coltellate. Il giovanotto è finito in ospedale ed è ricoverato in prognosi riservata, alla fine ha ammesso tutto, anche le sue oggettive responsabilità, gli aggressori sono finiti ovviamente in galera.