Quando la Volpe segue una pista vuol dire che sa dove andare. Il suo olfatto è imbattibile. Totò Cardinale è, per giunta, una vecchia volpe: all’olfatto affinato aggiunge l’esperienza e la capacità di “annacarsi” placidamente sulle spume dell’onda anche quando il mare è in tempesta. Riesce a sublimare l’onda e farsi cullare, mentre gli altri vomitano l’anima.
Che cosa ha scoperto la Volpe? Tabacci, raffinato politico milanese, moderato di centro e grande estimatore di Pisapia. Tabacci naviga con disinvoltura in un’area di centro dagli incerti confini. Gli obiettivi se li dà in corso d’opera, senza smaniare. E’ l’alter ego di cardinale in terra di Sicilia, magari un pò più elegante, avendo frequentato i salotti buoni della finanza milanese (finché c’erano). La sua area politica in Sicilia, seppure elitaria, ha sponsorizzato Roberto Lagalla. Ora Cardinale fa sapere di parlare con Tabacci, cioè con Lagalla. E’ come gettare un sasso nell’acqua, pensate. E invece non è così. Da cosa nasce cose, e non si sa dove si va a finire.
Cardinale fu il primo a saltare sul carro di Leoluca Orlando, quando ancora nel PD si discuteva di un candidato dem e liste alternative al sindaco di Palermo. Sicilias Futura battè di molte lunghezza i dem siciliani attardati dai soliti contorcimenti.
“Stiamo lavorando ad una coalizione che comprenda i partiti del ‘modello Palermo’: dalla sinistra ad Alternativa popolare, da Orlando al centro, fino agli amici di Tabacci”, riferisce Toto’ Cardinale, leader di Sicilia Futura , a proposito dei nomi dei candidati a governatore lanciati dal leader dei Centristi per l’Europa, Pier Ferdinando Casini (Giovanni La Via, Gianpiero D’Alia e Dore Misuraca), “Stiamo discutendo sul programma. Il nome dovra’ essere scelto da tutto il tavolo in sede plenaria”. Lo ha detto all’ITALPRESS, ha aggiunto: “I centristi e gli alfaniani propongano chi vogliano. Sono tutte e tre ottime persone, ma non sono in condizione di valutare i loro nomi perche’ ancora non sono arrivati al tavolo”.
“Non sono interessato a fare il totocandidati – ha sottolineato -. Ho sempre detto, e non e’ una novita’, che se la scelta della coalizione sara’ quella di un politico io propongo Davide Faraone. Ma e’ chiaro che ci vuole la sintesi e il consenso dei piu’. Prima di lanciare candidature dobbiamo accettare il programma e sederci attorno al tavolo dove verranno formalizzate le candidature”.
Quanto all’ipotesi di candidare il governatore uscente, Cardinale ha aggiunto: “Nel centrosinistra non parliamo piu’ di Crocetta da tempo. Una condizione posta e accettata dalla sinistra e da Orlando e’ stata quella della discontinuita’ rispetto al passato e quindi rispetto a Crocetta”.
Roberto Lagalla interviene in merito a quanto emerso dalla stampa nelle ultime giornate, che attribuisce ad aree del PD e a SiciliaFutura l’iniziativa di proporre il suo nome alla guida di una coalizione di campo largo. “E’ noto che la proposta di IdeaSicilia, civica e autonoma rispetto al quadro politico tradizionale, abbia provocato curiosita’ e interesse diffusi – dichiara Lagalla – nella necessaria prospettiva di composizione di coalizioni, imposte dal modello elettorale siciliano. Rispetto ai contatti intervenuti con tutte le forze politiche e, da ultimo, all’iniziativa assunta da autorevoli esponenti del PD e di SiciliaFutura, che segue preliminari ed informali contatti dei giorni scorsi, resta aperta la disponibilita’ al dialogo. Tuttavia, la stessa e’ vincolata ad approfondimenti, ad oggi non ancora avviati, sui contenuti del programma e sul perimetro delle coalizioni che, tenendo conto del particolare stato di crisi regionale e della forte istanza di cambiamento da parte dei cittadini, non potranno che essere ampie e responsabili, capaci di elevare a virtuosa sintesi diverse sensibilita’ politiche, auspicabilmente e finalmente convergenti tra loro”. (ITALPRESS).