di Angelo Brocato – In vista delle prossime elezioni regionali, in Sicilia giochi ancora aperti per le candidature di centrodestra e centrosinistra. In queste ore da una parte e dall’altra si cerca di definire i confini delle coalizioni. Obiettivo: la messa in campo di schieramenti quanto piu’ ampi possibili. E’ questo il tema che oggi continua ad accomunare i due poli.
A pesare e’ anche una intervista al Corriere della Sera di Pierferdinando Casini che scompagina equilibri precari e ipotesi: “Dopo aver collaborato per quattro anni e mezzo con tre governi di centrosinistra, sarebbe incomprensibile per gli elettori un ritorno a destra, sarebbe la fine della politica”, afferma il leader centrista. Meglio procedere “con coerenza, perche’ lo spazio per una proposta politica c’e’, ed e’ enorme”, dice Casini. Un segnale colto dal Pd siciliano, reduce dalla segreteria regionale di questo pomeriggio.
Per l’assessore Antonello Cracolici, dopo questa intervista “sarei un po’ piu’ cauto a dire che i centristi escono dal centrosinistra”.E il segretario regionale Fausto Raciti conferma di essere al lavoro “per replicare la coalizione che ha vinto a Palermo. Se ci riesce questo tentativo non temiamo pericoli, nemmeno dei 5 stelle”, dice.
Raciti ha incontrato i vertici del Psi, Nino Oddo e Carlo Vizzini: “Abbiamo concordato sull’esigenza di un perimetro politico ampio della coalizione che vada dal centro moderato alle forze di sinistra insieme alle quali si sono vinte le recenti amministrative di Palermo”, spiegano i socialisti dopo la riunione.
A margine della presentazione del piano socio-sanitario l’assessore alla Sanita’ del Governo Crocetta, Baldo Gucciardi, parla anche lui della necessita’ di “una compagine ampia” e di un candidato che puo’ essere espressione della societa’ civile “o un dirigente di partito, non necessariamente del Pd”.
Ma parlare di nomi per il momento resta prematuro per tutti. Fase di attesa anche nel centrodestra. L’incontro di domani nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere proprio di un riavvicinamento tra Angelino Alfano e Silvio Berlusconi e’ stato rinviato. Restano due i nomi in campo: quelli di Nello Musumeci e Roberto Lagalla. Ma sembrerebbe tramontata per il momento l’ipotesi ticket tra il primo e l’ex rettore dell’Universita’ di Palermo.