Il presidente del Senato, Piero Grasso, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, hanno ricordato Piersanti Mattarella, a Palermo, nel giorno del 37esimo anniversario del suo omicidio da parte della mafia. Dinanzi alla targa in memoria dell’allora presidente della Regione, in via Liberta’ tra i civici 135 e 137, luogo dell’eccidio, e’ stato osservato un minuto di silenzio e sono state depositate corone di fiori. Presenti autorita’ civili e militari, tra cui il questore Guido Longo, il prefetto Antonella De Miro e la vicepresidente della Regione Siciliana Mariella Lo Bello.
Assente alla cerimonia il capo dello Stato, Sergio Mattarella, fratello di Piersanti.
“La politica dovrebbe amministrare la Sicilia come voleva Mattarella, senza privilegi, violenza, paura e sopraffazioni, con alto senso di responsabilita’ e facendo l’interesse dei siciliani, che lo meritano”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a margine della cerimonia di commemorazione di Piersanti Mattarella a Palermo.(ITALPRESS).
“Il martirio laico di Piersanti Mattarella resta una testimonianza ancora viva di servizio al bene comune. La mafia lo ha ucciso nel giorno dell’Epifania, mentre stava per andar a messa con la sua famiglia, perché era un esempio di buona politica, un avversario dell’illegalità e della corruzione”. Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia, ricorda così il 37mo anniversario dell’uccisione di Piersanti Mattarella da parte della mafia durante il suo mandato di presidente della Regione Sicilia.
“Piersanti era un riformatore lungimirante e rigoroso, in cui progetto e visione del futuro si univano alla capacità di amministrare e governare la cosa pubblica nell’interesse generale – sottolinea ancora Bindi – Integerrimo servitore delle istituzioni, aveva scelto di restare in Sicilia, animato dalla volontà di riscattare la sua terra e fare spazio a nuove energie di cambiamento. Piersanti ha pagato con la vita il suo rigore morale, le scelte di rottura con il passato, la trasparenza e il coraggio di innovare dimostrati alla guida della regione”.
“A tanti anni di distanza quel delitto politico mafioso ci interpella sulla nostra determinazione a combattere i poteri mafiosi – conclude la parlamentare del Pd – Le mafie sono cambiate ma continuano a condizionare la vita del nostro Paese. L’eredità di Piersanti Mattarella ci aiuta a dare nuovo slancio alla battaglia comune contro ogni forma di illegalità e il malaffare”. (Pol/AdnKronos)