Emergenza rifiuti. Il “vertice” con prefetto e Bertolaso, e l’incalzare dell’apertura delle inchieste giudiziarie sul’Amia, hanno fatto passare una notte insonne sia a Cammarata che a Caruso.
Il sindaco, angosciato, pensava al fatto di avere provocato la somma ira di Berlusconi su di lui. Mentre Caruso, parrebbe, da giorni continua a sfogliare la margherita: è tentatissimo di prendere, finalmente, le distanze dal precedente cda Amia e dal sindaco, correndo a firmare qualsiasi denuncia alla magistratura penale e contabile; prima o poi lo dovrà fare!?
Il fatto è che i due avevano passato un lunedì agitatissimo. Avevano “girato a mille”, per blandire, o minacciare, gli uomini chiave (caposervizi, capisquadra, sindacalisti) dell’Amia, offrendo a tutti lo stesso messaggio: “Stasera dovete tornare al lavoro, ripulite voi la città entro il 6 giugno, o non potremo più difendervi in futuro”; “vi diamo scarpe e guanti, tutto, anche lo straordinario illimitato, pure un altro premio di produzione, ma dovete farcela prima che materialmente intervengano gli uomini di Bertolaso”. Quest’ultimo, riservatamente , era stato chiaro con loro: avete ancora 48 ore per far capire di che pasta siete fatti. Ma, se dimostrerete di non sapervela cavare da soli, allora arriveranno in forze da Napoli i miei uomini e l’esercito. Del resto, da Roma era arrivata, ai due eroi panormiti, una segnalazione precisa : attenzione, se fallirete ancora, entrerete nella personale “black list” del Cavaliere, e potrete dire addio a qualsiasi vostra chance futura.
Nel corso del vertice due cose avevano allarmato Cammarata: la presenza dell’assessore regionale Massimo Russo e quella di quello “ziccuso” del dr. Cocina (ndr: dirigente della Protezione civile siciliana , presso Presidenza della Regione, che spalleggiava Russo).
Russo, era lì, per conto di Lombardo. L’ex magistrato antimafia, non mastica molto di politica, è uno che ama andare al sodo. Dopo un’ora di “vertice” fatto di lagnanze indeterminate e richieste di nuovi finanziamenti all’Amia, è esploso: “Diteci cosa ci vuole per togliere, da stasera, la “munnizza” per le strade di Palermo; diteci caro sindaco e caro Caruso, quanti autocompatattori in più vi servono, quante pale meccaniche, quanti camion, quanto disinfettante, la Regione vi farà avere tutto, costi quel che costi”. Peggio di Russo, agli occhi dei due panormiti, si è comportato il dr. Cocina, che si è spinto a chiedere a Caruso una richiesta scritta, di cose che l’Amia ha bisogno che la Regione gli faccia avere nel giro di 24 ore .
Cammarata, l’ha presa male. Si è chiesto, cosa passa per la testa di Lombardo? Perché si occupa di Palermo? E perché ha mandato a rappresentarlo proprio quel Russo?
Così, dopo una notte insonne, Cammarata ha scrutato il primo report dell’Amia. Un grande sorriso gli si è dispiegato sul volto, leggendo che il turno notturno di lunedì sera (dalle ore 22 alle ore 04.00) era stato coperto da 40 autocompattatori Amia , che avevano portato a Bellolampo ben 450 tonnellate di rifiuti. Sorriso del sindaco scomparso dal suo volto alle ore 14 di martedì, quando ha saputo che il turno Amia mattutino (dalle ore 05 alle ore 12) era stato coperto solo da 12 autocompattatori, che avevano portato in discarica poco più di 150 tonnellate di rifiuti.
Nel cervello di Cammarata è scattato l’allarme rosso, e non ha più esitato. Telefono in pugno ha convocato una riunione “segreta” con tutti i responsabili dell’Amia , allargata ai sindacalisti interni: alle ore 16, tutti convocati presso la sede centrale di Via Pietro Nenni 28.
La riunione si è protratta per un’ora e mezza. Il sindaco ha cercato di essere propositivo (e non recriminativo, non citando mai della debacle del turno mattutino) e di parlare chiaro. “Siamo tutti sulla stessa barca. A munnizza la dobbiamo raccogliere noi, con uno sforzo straordinario entro il 6 giugno, altrimenti saranno guai per tutti. Entro metà giornata di mercoledì sarò in grado di dirvi quanti mezzi ulteriori vi farò arrivare dalle altre nostre società comunali (Coime,Amat,Gesip). Infine, come Amia, fate miracoli. Raschiate il vostro autoparco. Tirate fuori anche i camion e le pale, nulla deve restare di intentato per riuscire nel nostro scopo di ripulire la città. E alle dieci di domani (mercoledì 3), ci rivediamo per fare il punto sulla situazione, e ci facciamo tutti insieme un giro per la città. Voglio toccare con mano la situazione. Obiezioni ?”
Nessuno ne ha avuto. Tranne che dopo che se n’è andato, nel capannello dei dirigenti Amia rimasto a commentare l’inusuale attivismo del sindaco, un anziano dirigente dell’Amia è esploso con sarcasmo: “Per fortuna che c’è lui che ci spiega, oggi, come possiamo ripulire la città”. Commento che ha strappato un totalizzante concerto di sorrisetti di consenso da parte di tutti i presenti.
A tal proposito, è opportuno rispondere a un nostro lettore, che ci ha scritto chiedendoci – dopo aver letto il nostro precedente articolo - se per caso eravamo diventati improvvisamente dei nostalgici di Colimberti, il dg dell’Amia defenestrato da Cammarata 48 ore fa.
Un buon cronista può essere nostalgico solo di quando, da ventenne, gli risultava meno faticoso fare un lavoro così pesante, ancorché appassionante. Per il resto volevamo solo spiegare ai lettori che, come tutti i dg di un’azienda, anche mal combinata come l’Amia, il dg Colimberti è uno che la governava ad occhi chiusi. Nel senso che manteneva al suo interno – come accade ovunque – una struttura di “comando” articolata e presente in tutti i gangli vivi dell’Amia all’incirca di 200 persone, alle quali può dire e far fare qualunque cosa. Per cui, non volevamo incensare Colimberti, affatto, ma ci chiedevamo se in una situazione di “emergenza”come l’attuale , fosse stato “opportuno” mettere fuorigioco un signore che l’azienda è capace di farla correre indifferentemente “a mille”, o a meno. Trattavasi di un dilemma, o se preferite di una domanda, alla quale, noi, però, non siamo in grado di fornirvi risposta.
Concludendo, siamo certi che questo primo assaggio” di emergenza rifiuti” a Palermo si concluderà a breve. Come siamo parimenti certi, e lo ripetiamo, che riuscire a raccogliere le montagne di rifiuti che ammorbano Palermo nei prossimi giorni, non cambierà di una virgola, il malessere profondo che attanaglia il sistema dei rifiuti cittadino e, come dice il presidente della Regione, tutta la Sicilia.
Un cancro che va debellato, politicamente prima e giudiziariamente dopo.
A Palermo, vi sono ancora troppi “furbacchioni” che, sotto sotto, sono nostalgici “dei tempi andati” della “Vaselli”. E questa è una questione dirimente, che attiene, anzitutto, alla qualità della nostra democrazia , prima ancora della salubrità dell’aria, mondata, a fine settimana , dal puzzo dei rifiuti accatastati.
Dott. Panzica, non Le pare che sia giunta l'ora per in nostro " stupefacente " sindaco di attaccarsi " alla canna " del gas?
Ormai abbiamo capito tutti qual'è la sistuazione dei rifiuti a Palermo , questo enorme carrozzone politico che è l'Amia, che è servito per collocare centinaia di lavativi e raccomandati politici è finalmente scoppiato. Mi tornano in mente i versi di Antonio Fusinato : " il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca"
Mi sembra di vedere il nostro bene amato sindaco al centro della fontana di piazza pretoria sventolare la bandiera della resa circondato da topi e scarafaggi, si perchè questi sono i soli frutti di cotanto lerciume che è riuscito a produrre.
Caro Berlusca, questi sono i tuoi uomini, da te scelti e da te messi al potere, ma ricordati che Palermo è la città dei vespri e a qualcuno prima o poi gireranno le palle.
Gufo grigio
Il quadro desolante che viene fuori dai miasmi culturali di questa Città, luogo che dette i natii a Federico II e al primo Parlamento modernamento inteso, suggerisce una chimera: e se questi fossero i rantoli di una classe politica alla fine della corsa e moribonda.
Non volevo andare a votare ma ci andrò non sapendo cosa e chi votare.
Ci andrò per non votare certamente per Silvio Berlusconi, forse per votare Storace, forse per votare Fiore, forse per votare.............. ma certamente per non votare per Berlusconi.
Andiamo a votare.
E' deplorevole come in questi giorni le tv mediaset abbiano dato notizia dell'emergenza rifiuti a Palermo come se tutto fosse causato da poblemi logistici: omettendo la reale situazione cioè una cattiva gestione politica perpetrata da un governo di centro destra a magioranza forzista sindaco in testa.(blasco)
"A Palermo, vi sono ancora troppi “furbacchioni”"...
Temo che i furbacchioni non siano solo a Palermo, ma in tutta la Sicilia...
Non vedo ad oggi, sulla scena siciliana, figure di spicco che al di là del colore politico, possano portare una realia innovazione al modo di fare politica in Sicilia.
Forse perchè noi tutti siamo per primi "furbacchioni", cerchiamo solo il vantaggio personale in ciò che facciamo e questo si ribalta inevitabilmente sui nostri rappresentanti.
Dott. Panzica, Lei è un vero giornalista.
E' riuscito a dare un quadro preciso di come si gestisce un'azienda: a Palermo.La cosa vergognosa è assistere a questi spettacoli quotidianamente e non vedere un dipendente, un sindacalista, un dirigente (chiaramente di quest'AMIA) che sollevi, come ha fatto Lei oggi, questi grandi problemi culturali dell'AMIA. La cosa che impressiona di più è l'aver assistito, in questi ultimi, giorni, alle manifestazioni di piazza di cui vi è ampia cronaca sui giornali: più impressionante è il fatto che questi sindacalisti aziendali non siano ancora stati rimossi dalle loro Organizzazioni centrali!!! Un atto di correttezza ci vorrebbe ... quantomeno chiedere ai rappresentanti aziendali quali sono stati i reali motivi delle manifestazioni: noi non ci crediamo, alla luce di quello che è successo, alla banale mancanza di scarpe, guanti e ...fesserie di altro genere...siamo invece convinti che sia fortemente radicata, all'intenro di quest'azienda il famoso c a p o r a l a t o!!!
Panzica
lei è giornalismo allo stato puro
ha notizie di prima mano
che non se ne sentirebbero mai in nessun network televisivo o giornali
un reporter dalla pelle dura
Sicilia informazioni potrebbe avere piu' lettori di quanto si pensi...
e ne sono entusiasta
da qualche settimana non compro piu' Repubblica
Lei inonda Palermo di informazioni!
giornalismo sempre così ... a go go (ma senza accento sulla seconda o)
;-)
amia,ato, "gestiti" con il sistema clientelare, dirigenti senza esperienaza ma portatori di voti, gesip, società acqua , con consigli di amministrazioni strapagati, che bn vengano cocina e massimo russo, bisogna fare pulizia, ma non come quella che fa l'amia, raffaele lombardo sciolga subito tutte le società partecipate carrozzoni mangialsoldi, buone solo a dare poltrone agli amici degli amici, basta vedere i nomi degli amministratori,uomini senza esperienza e con trascorsi lavorativi sempre e solo alle spalle della regione, e quindi abituali solo a rischiare i soldi dei cittadini.
Complimenti, leggere questi retroscena, rende veramente l'idea della complessita della situazione. Questo e' il giornalismo che in sicilia mancava, quello che fa pensare e riflettere. da un po' di tempo suggerisco ai miei amici di leggervi!!!
La “busta” regalata dai governanti della destra locale ai cittadini palermitani vale circa 5000 tonnellate.
A voler far di conto, considerato che ogni singolo involucro o sacco di plastica, dato il preistorico andazzo strutturalmente vigente, contiene tutta la gamma rifiuti indifferenziati, pesa mediamente circa 1 K, e poiché una tonnellata risulta composta da
Pesa….e come pesa questo regalo!
Speriamo che il 6 e 7 giugno i palermitani li mandino tutti ( i governanti locali e regionali) ……..al Parlamento Europeo.
Così i cittadini potranno finalmente prendere una bella boccata di aria fresca.
d.s.
Panzica
lei è giornalismo allo stato puro
ha notizie di prima mano
che non se ne sentirebbero mai in nessun network televisivo o giornali
un reporter dalla pelle dura
Sicilia informazioni potrebbe avere piu' lettori di quanto si pensi...
e ne sono entusiasta
da qualche settimana non compro piu' Repubblica
Lei inonda Palermo di informazioni!
giornalismo sempre così ... a go go (ma senza accento sulla seconda o)
;-)
so bene a chi rispondo
"chi" è in gamba e sono pienamente d'accordo con lui
vorrei aggiungere un paio di cose...
io leggo buona parte di SiciliaInformazioni
saltoi a piè pari gli articoli di culinaria
gli oroscopi [ma quando ce ne libereremo di questo schifo cui attingono pure prof e economistiman]
e qualche altra poca roba per la quale sono sufficienti i TG
purché se ne seguano di 3 campane diverse!!!
il SiciliaInfo è capace anche di scavalcare i colori politici
non che sia apolitico ma bisogna scavare sino a trovare il "duro" per vedere qualche sfumatura... coulored
a mettere le necrologie a basso prezzo... buone per la linfa... chi comprerebbe più altri giornali
io faccio notte per leggere il giornale SInfo... fresco di [non] stampa
grazie
siard
Panzica
lei è giornalismo allo stato puro
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