Alcuni mesi fa Renault scelse Palermo per la presentazione alla stampa nazionale di una nuova city car. Per i responsabili della casa francese le strade dissestate della città e il noto caos automobilistico sarebbero stati il miglio collaudo per una vettura piccola e maneggevole.
Senza contare che nella slide di presentazione si faceva espresso richiamo a Roberto Benigni e alla mitica frase pronunciata oltre venticinque anni fa dal suo Johnny Stecchino: “il vero problema di Palermo non è certo la mafia, ma il traffico”.
Una tragica realtà che i cittadini vivono ogni giorno, siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti, camionisti o quant’altro,
assediati da trincee e lavori in corso, strettoie e sensi vietati, soste in doppia e tripla fila e semafori lenti e spesso inutili, vigili urbani assenti da incroci o ingorghi, intenti esclusivamente a prendere qualche multa per divieto di sosta.
Tutto il resto è caos……
Un’ autorevole conferma e un nuovo triste primato arrivano adesso anche dalla più nota azienda produttrice di navigatori satellitari, la Tom Tom.
Secondo i suoi dati a Palermo, ogni dieci minuti trascorsi in auto se ne sprecano più di 4 fermi nel traffico. Il capoluogo siciliano è la città più congestionata d’Italia e si trascorre il 43 per cento del tempo in auto, con una performance che ne fa la piazza peggiore davanti a Roma (40 per cento) e Messina (39 per cento).
TomTom Telematics ha rilevato come la media nazionale degli ingorghi abbia incrementato il tempo di viaggio del 25 per cento, pari a circa 24 minuti in più al giorno.
Nel 2016 nelle 25 città italiane più congestionate le aziende di trasporto hanno perso nel traffico più di 585 milioni di euro. Maglia nera Roma dove il traffico ‘in tilt’ è costato alle aziende oltre 200 milioni di euro in un anno
