I cognomi come brand: Dante, Valastro, Ceraulo, Alessi

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Dante

(come Emma Dante, attrice, regista teatrale, drammaturga)

Dante nasce come cognomizzazione del nome del capostipite, nome medievale risultante dalla contrazione di Durante, deverbale del latino durans, participio presente del verbo durare che, modulato sulla base delle virtù del buon cristiano, significa durare, resistere, perseverare: Dante ha quindi il significato di resistente, tenace, costante, fermo di carattere.

Il cognome Dante ha due ceppi, uno laziale (Roma, Rieti), uno veneto (Pieve di Sacco e Pontelongo, nel padovano, e Venezia); ha nuclei consistenti anche in Lombardia, Piemonte, Abruzzo, e presenza modeste nelle altre regioni italiane. In Sicilia è diffuso nell’agrigentino (Favara, Aragona), nel messinese (Milazzo, Mazzarrà Sant’Andrea), nel palermitano (Palermo, Misilmeri), nell’ennese (Piazza Armerina).

Riferimenti storici e personaggi. EMMA DANTE (Palermo 6/4/1967), attrice teatrale, regista teatrale e drammaturga. Diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma ha lavorato in teatro come attrice fino al 1999 quando ha fondato la Compagnia Sud Costa Occidentale esordendo come regista teatrale. I suoi spettacoli, in dialetto siciliano e in italiano hanno riscosso tanto successo e hanno ricevuto numerosi premi in Italia e all’estero: nel dicembre del 2009 ha aperto la stagione del Teatro alla Scala di Milano con la Carmen di Bizet, diretta dal maestro Daniel Barenboim, ma è stata contestata per la sua regia innovativa. Come scrittrice è nota per diversi romanzi per adulti e per bambini, come Carnezzeria: Trilogia della famiglia siciliana (2007), La favola del pesce cambiato (2007), Via Castellana Bandiera (2008), Trilogia degli occhiali (2011), Gli alti e bassi di Biancaneve (2012). Nel 2013 ha esordito anche come regista cinematografica nel film Via Castellana Bandiera, nel quale è stata anche attrice e sceneggiatrice.

Valastro

(come Rosario Valastro, presidente Croce Rossa Siciliana)

Valastro deriva dal termine latino “balaustium” (balausta) che corrisponde al “fiore di melagrano”; nel dialetto siciliano diventa “alastru” che è il ramo spinoso che si usava come rudimentale scopa nei lavori dell’aia (Piccitto): molto probabilmente è la cognomizzazione di soprannome del capostipote.

Questo cognome ha un grosso ceppo in Sicilia, nel catanese (Acicastello, Adrano, Catania, Acireale, ecc.), nel messinese (Barcellona Pozzo di Gotto, Taormina, Messina, ecc.), nel siracusano (Augusta, Avola, Siracusa, Carlentini), nel palermitano (Isola delle Femmine, Ficarazzi); con piccoli nuclei è diffuso anche in molte regioni italiane, Calabria, Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio, ecc.

Riferimenti storici e personaggi. ROSARIO (MARIA, GIANLUCA) VALASTRO (Catania 1/7/1974), presidente della Croce Rossa Siciliana dal 2013, volontario della sezione della C.R.I. di Acireale dal 1993. Laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università agli Studi di Catania, vari impegni nella struttura organizzativa della Croce Rossa Italiana regionale e nazionale; ha rappresentato la C.R.I. in organismi internazionali nel corso di incontri tenutisi in Svezia, Austria, Olanda, Croazia, ecc. Fra i vari riconoscimenti: Medaglia d’argento al merito della C.R.I. (2003); Croce di anzianità di 2^ classe (2007); Cavaliere dei diritti umani per il “fervido impegno rivolto alla tutela dei diritti dei minori” (2008); Medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana (2009); Attestato di Pubblica Benemerenza di protezione civile. BARTOLO (BUDDY)VALASTRO (New Jersey 3/3/1977), il “boss delle torte”, celebre chef italo-americano, imprenditore e personaggio televisivo. E’ conosciuto come la star del reality Cake Boss che ha debuttato nel 2009 su TLC (canale televisivo americano) e, in Italia su Real Time. Il reality è centrato sull’attività della famiglia italo-americana Valastro, di origine siciliana e pugliese, che si occupa di pasticceria ed è specializzata nella confezione di torte per ogni occasione

Ceraulo

(come Fabio Ceraulo, scrittore palermitano)

Ceraulo ha molte varianti: Celauro, Ceraolo, Ceravoli, Ciaravolo, Ciravolo, Ciraolo; tutti derivano dal termine greco ĸεραυλης, che significa suonatore di flauto o di corno, strumenti che il personaggio usava per attirare l’attenzione della gente. Si tratta di una sorta di stregone-guaritore, figura erratica che andava girando di paese un paese portando con sé dei serpenti che adoperava a scopo terapeutico: si credeva che potesse guarire gli uomini dai morsi degli animali velenosi. Il termine andò acquistando nel tempo la valenza negativa di imbroglione, ciarlatano. Il cognome Ceraulo probabilmente è riferito a capostipite che esercitava tale attività. Esso ha un grosso ceppo in Sicilia, nel palermitano (Palermo, Trabia, Bagheria, Altavilla Milicia, ecc.), e ceppi più modesti nel catanese (Catania, Tremestieri Etneo, Acicatena, ecc.), nell’agrigentino (Agrigento, Porto Empedocle, Sciacca, ecc.), nel messinese (Messina, Capo d’Orlando, Gioiosa Marea, ecc.), nel trapanese (Trapani, Erice). Piccoli nuclei di Ceraulo si trovano anche in altre regioni italiane, come Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio, Sardegna, ecc.)

Riferimenti storici e personaggi. Nell’ambito delle credenze popolari si riteneva che i cerauli fossero diretti discendenti di San Paolo, colui che per primo aveva domato il serpente,   simbolo del male. ANTONIO CERAULO (Palermo 24/4/1822), figlio di Vincenzo e di Saveria Lo Monaco, garibaldino, censito dall’Archivio di Stato di Torino fra i garibaldini scomparsi, dimenticati dalla storia.

FABIO CERAULO (nato e cresciuto a Palermo, nel centro storico fra la Vucciria e il Capo). Già allenatore presso una scuola calcio per bambini, lavora nel settore turistico e cura il blog “Palermo nascosta”; organizza passeggiate storiche alla scoperta della città. Ha pubblicato: Palermo nascosta (2012), Flaccovio editore, dove sono contenute storie, leggende metropolitane, chiacchiere, “si dice”, presunti misteri, curiosità di Palermo; Palermitando, Leima, 2014, 36 racconti sul passato antico e sul folk di Palermo (sapori perduti, fanatismo religioso, misteri e superstizioni, aneddoti e leggende legati a zone come Falsomiele, Pallavicino, Cruillas,ecc.), personaggi minori, unici, che hanno popolato i vicoli del centro storico o gli antichi mercati palermitani.

Alessi

(come Giorgio Alessi, ironman di Valguarnera Caropepe)

Alessi, variante di Alessio, è cognomizzazione del nome personale omonimo derivato dal latino “Alexius”, adattamento del greco “Αλεξιος” (Alexios), proveniente dal più antico Αλεξις (Alexis), che significa “proteggere, difendere”, cioè “protettore, difensore”; potrebbe essere forma abbreviata di Alessandro, di analoga derivazione. Il cognome è diffuso in tutte le regioni italiane, in particolare Sicilia, Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Piemonte. Nella nostra regione ha consistenti ceppi, soprattutto nell’agrigentino (Agrigento, Sam Giovanni Gemini, Palma Montechiaro, ecc.), nel palermitano (Palermo, Valledolmo, Plazzo Adriano, ecc.), nel nisseno (San Cataldo, Gela, Mazzarino, Caltanissetta, ecc.), nel catanese (Catania, Caltagirone, Raddusa, ecc.), nel messinese (Messina, Gualtieri Sicaminò, Scaletta Zanclea, ecc.)

Riferimenti storici e personaggi. Alessi o Alessio è una famiglia originaria di Roma che in Sicilia possedette alcuni feudi: baroni di Sisto, di Pasquale, di Montegrosso. Trasferitasi in Sicilia nel corso del secolo XIV, godette nobiltà a Messina, Catania, Piazza Armerina, Nicosia. GIUSEPPE ALESSI (Castrogiovanni, Enna 1774 – Catania 31/8/1837), sacerdote, seguì studi filosofici, letterari, matematici e si applicò anche allo studio della mineralogia. A Catania, dove insegnò diritto canonico presso l’Università, fu attivissimo organizzatore della vita culturale cittadina. Enna gli ha intitolato una strada e il museo, inaugurato nel 1987, dove sono esposte le ricche collezioni di reperti archeologici, dipinti, monete, opere pittoriche, stampe, ecc. PASQUALE ALESSI, maggiore del “9^ Reggimento Puglia, nel 1860 partecipò alla difesa del Regno delle Due Sicilie contro l’esercito piemontese; ferito a Palermo contro i garibaldini, venne decorato da re Francesco II della Croce di Diritto di San Giorgio (Wikipedia). GIUSEPPE ALESSI (San Cataldo 29/10/1905 – Palermo 13/7/2009), politico italiano; è stato sindaco di San Cataldo, membro della Consulta regionale per la compilazione dello Statuto regionale e della Commissione paritetica per l’attuazione dello Statuto siciliano. E’ stato primo presidente della Regione siciliana (dal 1947 al 1949), carica che ricoprì poi dal 1955 al 1956; dal 1956 al 1959 è stato presidente dell’A.R.S., poi senatore della Repubblica e parlamentare nazionale. GIORGIO ALESSI (Valguarnera Caropepe, 49 anni), insegnante di educazione fisica; è in corsa alla “Enduroman Arch to Arc”, un triathlon che comprende una maratona da Marble Arch di Londra a Dover, sulla costa del Kent (circa 130 km.), l’attraversamento a nuoto della Manica (circa 35 km,), la corsa in bicicletta da Calais all’Arco di Trionfo a Parigi (289 km. circa): la dura prova, iniziata il 30 giugno scorso si concluderà il 6 luglio prossimo. Giorgio Alessi non è nuovo a queste imprese, una passione coltivata fin da piccolo e che lo ha condotto verso traguardi sempre più ambiziosi, raggiunti al limite di ogni sforzo umano.

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