Coraggio che forse ce la facciamo. Allungatevi il collo ancora per due giorni e se state belli quieti e non vi passa venerdì e sabato a lamentarivi, vi prometto che vi regalo una domenica di capriccio. Allora, leviamoci sta spina e diciamo subito che domani vi svegliate dopo avere sentito per tutta la nottata il concerto dell’acqua e del vento.
Ora non voglio esagerare ma fateci caso: secondo dove finisce la pioggia e quanto forte è il vento, se avete fortuna potrete sentire una vera musica come di un complesso africano. Ogni tanto il vento va a folate e pare che l’acqua cade come quando svotate un cato dal terzo piano. Altre volte il rumore delle gocce di pioggia fa da corale al cannolo di qualche grondaia che si affaccia sopra le balate. E se il vento fischia e una cosa che certe volte a me mi viene di alzarmi e di mettermi a ballare. Ma poi di mattina la pioggia diventa normale e magari non vi fa immaginare niente se non ca vi siddiò. Ma a lei, alla pioggia dico, non ce ne frega un beneamato e se deve cadere cade e voi non ci potete fare niente.
Tanto vale armarisi di paraqqa e sciarpina. Questo perché domani si affaccia di Maestrale, cioè vento fresco. E pure belloforte. Di cui non ci sarà proprio caldo. Diciamo che le massime saranno attorno ai 15 gradi. Di pomeriggio migliora ma non del tutto e magari avremo un’altra nottata di acqua di nuovo abbondante. Ma state tranquilli perché, come vi dirò domani, avremo una domenica di bel tempo. E sempre domani vi parlerò della settimana della Passione preannunciandovi che sembra partire con le carte in regola. Insomma potremmo avere la prima vera settimana di… Primavera. Tante belle cose. Appassionate.