L’attività di indagine dei Carabinieri della compagnia di Camporeale ha preso avvio dopo diversi incendi ai danni di autocarri che trasportavano materiale ferroso e allo stesso tempo si occupavano della rivendita.
L’intento dell’organizzazione criminale, composta da sette persone, era quello di acquisire il monopolio nella vendita del rame e dei materiali ferrosi per controllare un segmento economico.
Con l’operazione di oggi dopo accurate indagini la Procura di Palermo ha dato avvio a un procedimento di esecuzione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti dei diversi associati accusati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi furti di rame, materiali ferrosi e in abitazioni nell’ambito del Comune di Camporeale (Pa) nonché alla commissione di estorsioni, ricettazioni e danneggiamenti tramite incendio.
Gli indagati, inoltre, sono stati, anche, individuati quali responsabili di molteplici furti di vario genere all’interno di abitazioni di cittadini del luogo.
Le reiterate condotte illecite avevano destato attenzione sociale sul territorio e ne avevano favorito un ruolo di primo piano nel locale contesto criminale.
Da alcune intercettazioni è poi emerso un loro particolare interesse nel cercare di carpire i movimenti dei Carabinieri durante i servizi di pattuglia.
Destinatari della misura in carcere:
– MULÈ Maurizio (Partinico, 16/06/1992, residente Camporeale);
– LOMBARDO Barbara (Salemi, 02/02/1985, residente Camporeale);
– LAZZARA Salvatore (Alcamo, 13/01/1988, residente Camporeale):
– FERDICO Vincenza (Palermo 17/01/1994, residente Camporeale);
– MULÈ Francesco (Partinico, 11/07/1990, residente Camporeale);
– MULÈ Calogero (Partinico, 15/11/1988, residente Camporeale).