Un sistema di allarme con sensori anti-intrusione in grado di mandare direttamente un Alert allo smartphone di Filippo Liotta, 24enne palermitano arrestato dai carabinieri e poi sottoposto all’obbligo di dimora. L’accusa è di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Pedinando e seguendo il giovane sino a due casolari apparentemente disabitata in contrada Feotto, gli uomini dell’Arma hanno scoperto due serre indoor e un piano di sicurezza e protezione per evitare di essere scoperto ben fatto.
La costruzione presentava numerosi condotti per l’areazione forzata, per il condizionamento dell’aria e per il passaggio di cavi elettrici, era chiusa con una robusta porta di metallo e protetta con un sistema di allarme .
Entrati, i carabinieri hanno trovato una serra indoor con 214 piante di cannabis indica dell’altezza compresa tra i 100 ed i 130 cm. circa, perfettamente efficiente e curata in ogni dettaglio, isolata dall’esterno, dotata di filtri di grosse dimensioni, sistema di condizionamento dell’aria, sistema d’areazione forzata e d’irrigazione, alimentata da un impianto elettrico temporizzato, 24 reattori e rispettive lampade da 600 watt dotati di pannelli metallici riflettenti e collegato abusivamente alla rete elettrica comunale. Nella casolare attiguo veniva rinvenuta un’altra serra, identica alla prima, contenente 111 piante di cannabis indica dell’altezza compresa fra 100 e 130 cm.