“Notte Bianca della Legalità” a Palermo. Scarpinato: “ Scoprite l’animo di questo luogo, qui abbiamo combattuto la guerra”

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Oltre 300 studenti delle scuole di Palermo, Agrigento e Messina hanno partecipato alla “ Notte bianca per la Legalità” . All’ inizio della lunga manifestazione è arrivato il saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: ” L’apertura agli studenti degli Uffici giudiziari e’ occasione per consentire loro di conoscere una realta’, quella dell’organizzazione della giustizia, percepita come distante, eppure fondamentale, posta come e’ a servizio di tutti i cittadini e funzionale ad assicurare il rispetto delle regole che la comunita’ si e’ data”.

A partire  dalle 15 davanti il tribunale si sono  susseguiti su un palco i saluti delle diverse autorità.

Il padrone di casa Matteo Frasca presidente della Corte d’Appello: “Ringrazio l’ ANM e tutte le scuole intervenute, credo che la scuola è il primo luogo di credcita collettiva, senza ideali e senza valori condivisi la repressione non basta”.

Successivamente ha preso la parola il procuratore Roberto Scarpinato:” Mi chiedevo cosa provavate nel camminare in questo palazzo ma se lo guardate non potete vedere la sua parte tragica e eroica. in questo palazzo si è svolta una guerra sanguinosa che vi riguarda per consentire a voi come persone libere. Fino a poco tempo fa  un’organizzazione di prepopenti era disposto con ogni mezzo a costruire il loro potere e chi osava ribellarsi veniva punito inesorabilmente. Spesso ci chiediamo chi l’ha fatto fare a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le altre vittime, sicuramente erano mossi dall’amore una parola che può sembrare lontana dal ruolo di giurista ma non è così”.

Dopola parte strettamente istituzionale i ragazzi sono stati accompagnati all’interno dai tutor per oartecipare ai dieci laboratori tematici. Confronti dai temi più disparati dalle estorsioni alla lotta alla corruzione.

Ma in questa giornata di festa della gisutizia non sono mancati anche interventi misicali come quello di Andrea Febo, che ha presentato la sua ultima canzone “ Denuncialo”. “Questa mia canzone in realtà non è la prima legata ai temi d’attualità, lo è stata “ Non mi avete fatto niente” che ha vinto questa edizione di SanRemo interpretata da Moro e Meta. Ora questa mia ultima canzone vuole invitare la gente a denunciare ogni forma di violenza senza avere paura, senza sentirsi sporchi e mettendo la propria vita nelle mani delle istituzioni”.

E a proposito di istituzioni il questore Renato Cortese ha rilasciato una battuta ai cronisti: “ Una vera lotta antimafia deve necessariamente parlare ai giovani che sono la classe dirigente del futuro”.

Di futuro e cambiamento ha parlato il sindaco Orlando: “ Trant’anni fa venivo insultato dalla Palermo per bene così come venivano insultati i magistrati con le sirene. Oggi questa città e questo palazzo è cambiato attraverso il sacrificio del giudice Scaglione, cui anniversario ricorre oggi, ma di tutti coloro che sono morti. Oggi è una bella giornata perchè si mette insieme etica e estetica”.

“Legalità significa avere a cuore la nostra carta costituzionale, la giustizia e la sicurezza ha sottolineato il prefetto di Palermo, Antonella De Miro. Bisogna riflettere quindi sull’importanza di assolvere al dovere di studiare perchè è la base della vostra formazione culturale per comprendere la gravita di quello che è accaduto nel nostro Paese”.

A abbracciare i tanti studenti anche avvocati, magistrati che quotidianamente lesercitano il loro lavoro all’interno del “ Tempio della hiustizia” palermitana.

Una manifestazione voluta fortemente dalla Associazione Nazionale Magistrati rappresentata anche dalla sezione di Palermo: “ Lo slogan da qualche anno è “ Portatori sani di Legalità”  vogliamo che i ragazzi escano da questa giornata con una nuova pelle e diffondendo il messaggio ma soprattutto speriamo che comprendano che la lotta alla mafia non riguarda solo i magistrati e le istituzioni ma anche loro”.

“ Noi avremo dato forma e contenuto al concetto di legalità sottolinea Salvatore Vitale , presidente del Tribunale di Palermo, non ci può essere legalità senza rimuovere gli ostacoli. la vera sfida è di costruire una società giusta, il compito è quello di prevenire la commissione  dei reati, studiando e confrontandoci”.

A concludere gli interventi prima delo spettacolo finale, Lo Voi, procuratore Capo di Palermo: “ Io voglio faccontarvi la storia di Scaglione ma voglio che vengano ricordati anche i 108 bambini uccisi dalla mafia. Buona parte della storia dell’ antimafia è stata fatta in questo palazzo che oggi si apre a voi e quindi vi dico che tra di voi ci sarà anche chi in prima eprsona continjerà la battaglia ma dev’essere un impegno di tutti. Godetevi questa occasione e e cercate di portare quanto di buono è stato fatto”.

 

 

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