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Silvio come Candide, l'Italia come il migliore dei mondi possibili
La lezione del Grande Timoniere

di Salvatore Parlagreco
04 giugno 2009 20:47
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Le europee non sono solo "europee" ma l’ennesimo test su Silvio Berlusconi.  Impossibile ragionare come si dovrebbe, scegliere con discernimento, misurarsi con i problemi, quelli della quotidianità e gli altri, che arrivano fra qualche tempo.

 

Il voto per il Parlamento di Strasburgo ha preso la solita piega, magari con stimoli diversi, ma non è proprio cambiata una virgola rispetto al passato. Anche le altre vigilie sono state connotate dall'asprezza di toni. Per coloro che hanno vissuto le campagne elettorali della prima repubblica è stato come trovarsi in una gabbia di matti.

 

Il premier non ha mai accettato il confronto diretto con i suoi avversari ma ha cercato sempre il corpo a corpo, la polemica. Non solo in campagna elettorale. Da capo del Governo non fa sconti all’opposizione. L’Italia democratica cristiana ci aveva abituato ad un linguaggio del governo sfumato, tollerante, privo di asperità, continuamente alla ricerca della mediazione, della benevolenza, del tratto comune. 

 

Il Governo “ha bisogno” di un’opposizione indulgente, non può creare momenti di tensione. Questa consuetudine è scomparsa. Il Premier non si difende, parte lancia in resta ad ogni occasione e costringe l’avversario a difendersi. Questa tattica richiede spregiudicatezza, toni sprezzanti, se necessario una durezza verbale molto forte.

 

L’opposizione ha annaspato, non ha trovato le misure ed ogni volta che ha reagito, si è fatta beccare come fosse stata colta in fallo. Se si oppone con gli stessi toni del Premier fa dell’antiberlusconismo, se usa un linguaggio moderato, è tiepida, sonnolenta, inoffensiva. Fra l’incudine e il martello, insomma.

 

Perché?

 

A condurre la partita è rimasto il Cavaliere. Pur mantenendo la stessa tattica, ha condotto il gioco a suo piacimento. Come? Usando le stesse parole, gli stessi gesti, gli stessi insulti, le stesse battute sprezzanti. Il tutto condito da una straordinaria capacità di vendere se stesso al meglio in sintonia con i destinatari del messaggio. 

 

Non ha dovuto inventarsi proprio nulla.

 

Una volta ha battuto sulla presenza comunista in Italia, un’altra sulla presenza di troppo “coglioni” (Ricordate l’epiteto affibbiato a chi votava per i comunisti o la sinistra? Coglioni,  tutti coglioni.)

Non c'è stata campagna elettorale senza le vicende giudiziarie, magistrati “nemici” del Premier e amici della sinistra.

 

Anche la vigilia delle europee ha ospitato gli stessi temi.

 

C'è stata una novità non prevista, ma perfettamente aderente al modulo, e trasformata in occasione di attacco, invece che in un problema di difesa, il caso delle veline sollevato dalla signora Veronica Lario e dalla Fondazione (di destra) fare futuro.

 

Chi ha seguito la campagna elettorale di Silvio Berlusconi, sa che ha mantenuto, come in passato peraltro, un atteggiamento univoco, la rappresentazione della migliore realtà possibile. Un Candide privo di dubbi e di mezze misure, l’Italia come il migliore dei mondi possibili. Nessun cedimento. Tutto ciò che non va, appartiene agli altri, tutto ciò che funziona appartiene a lui e solo a lui: i ritardi  sono responsabilità del Parlamento, lo scudetto mancato dell’allenatore, le gaffe “internazionali” ai veleni della sinistra, i guai giudiziari alle toghe e le stupidaggini dette e ridette, ai direttori dei giornali ed alla cattiva interpretazione dei giornalisti; la crisi economica, alla crisi mondiale, ma il modo in cui è stata affrontata in Italia, il migliore dei modi possibili, appartiene a lui. Se qualcosa è andata male, la si deve ai disfattisti che si annidano nelle redazioni dei giornali e nel servizio pubblico ed ai paurosi che non consumano e fanno chiudere le fabbriche.

 

C’è chi gli invidia questo atteggiamento mentale che non conosce dubbi e sembra così  “aragionevole” da suscitare domande poco lusinghiere.

 

La sua villa in Sardegna è la migliore delle ville possibili, come il suo governo, perché fra le due cose la differenza non esiste. Il Cavaliere è il migliore dei padri possibili, si definisce “un padre straordinario,  uno straordinario datore di lavoro”. Ed è anche il più amato fra i capi di governo del mondo, sondaggi alla mano - Obama compreso (solo Lula gli sta dietro con il 64 per cento). Ed anche come Presidente della società di calcio, è il migliore dei Presidenti possibili.

 

I successi ottenuti dal Paese si devono solo a lui, tutto ciò che non funziona è colpa della sinistra. Se un obiettivo non viene raggiunto, la colpa è del Parlamento o dell’allenatore della squadra, indifferentemente, o della moglie che crede ai comunisti invece che a suo marito.

 

Le giovani donne che lo circondano ovunque vada, sono le migliori amiche possibili e quando diventano ministre o parlamentari o eurodeputate, sono le più preparate, abili, diligenti e non hanno niente a che fare con quei personaggi maleodoranti che frequentano il parlamento, naturalmente per colpa della sinistra.

 

E i guai giudiziari sono tutti, proprio tutti, dovuti al golpismo delle toghe rosse che vogliono capovolgere il risultato elettorale con le sentenze. I voli degli aerei dell’aereonautica militare con cantanti e ballerine? Bugie meschine, complotti miserabili. Non sono costati un euro, perché gli aerei avrebbero dovuto fare comunque su e giù dalla Sardegna a Roma o Milano.  Si è speso 60 milioni in più in un anno? Segno che c’è stato maggiore dinamismo, più lavoro, che Palazzo Chigi non dormiva nemmeno di notte.

 

I giornali? Una pena. Nazionali ed internazionali, si sono fatti “insufflare” dalla sinistra, che sparge veleni e disegna un quadro negativo del Paese all’Estero, fregandosene della sorte degli italiani.

Dietro il Times che lo descrive come un clown c’è Murdoch che gli vuole fare pagare l’innalzamento dell’IVA a Sky. E dietro la stampa straniera ci sono i capi di governo invidiosi della sua popolarità e dei suoi successi imprenditoriali. “Sono anche un tycoon, non dimenticatelo”, ha ricordato nel corso di un’intervista a Sky, ospite del suo terribile Murdoch.

 

Quanto al suo peso specifico sulla scena mondiale, altro che cattiva immagine. La Georgia è stata salvata dal bagno di sangue grazie ad un intervento decisivo su Putin.

 

E il caso Rasmussen? Non sarebbe mai stato accettato dalla Turchia senza le sue pressioni nei confronti di Erdogan, un caro amico come Putin. Governo del paese, governo della famiglia, governo della squadra di calcio possono contare su un capo infallibile. La prova? Tutto funziona come un orologio svizzero: dai network all’editoria, dalle finanziarie, alle banche e alle assicurazioni. E tutto il resto.

 

Il futuro? Roseo.

 

Dimezzerà il numero dei parlamentari, cambierà allenatore, divorzierà dalla moglie senza far male ai figli, continuerà a partecipare ai compleanni e ad ospitare negli aerei militari le ballerine di flamenco. Manterrà le amicizie importanti come Erdogan e Putin, ai quali aggiungerà Tony Blair, che grazie a lui diventerà Presidente unico dell’Europa unita.

 

I giornali? Verranno ridimensionati, come il Parlamento. E l’opposizione sparirà per le sue stesse colpe. Una implosione inevitabile a causa dell’antiberlusconismo.

 

Naturalmente il Ministro Bondi continuerà a scrivere poesie e ad incazzarsi se si fanno allusioni pesanti sulle amicizie femminili del suo Capo.

 

Gianfranco Fini?

 

Con il futuro non c’entra per niente. Non per male, ma non c’è bisogno. Il futuro, Fini  se lo costruire da sé con la sua Fondazione che si chiama proprio Fare-futuro. Lo dice la parola stessa che il futuro è nelle sue mani. 

 

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Anonimo 07 giugno :13
L'utente ha risposto al commento anonimo del 07 giugno 2009. Visualizza »

per il secondo anonimo, che voti berlX lo si sente a un miglio ni distanza.. tutte le testate, i giornalisti, le trasmissioni diventano comuniste quando criticano il nanoX....

Caro anonimo dell'anonimo io voto La Destra,non Berlusconi, ma mi fate pena lo stesso voi di sinistra.

Anonimo 05 giugno :58
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »

Caro anonimo del primo commento (su Parlainvidia) devi sapere che questa testata è più di sinistra di Annozero, ma non glielo dire a Parlagreco sennò ti prende l'Ip.....

per il secondo anonimo, che voti berlX lo si sente a un miglio ni distanza.. tutte le testate, i giornalisti, le trasmissioni diventano comuniste quando criticano il nanoX....

Anonimo 05 giugno :40
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »
Propongo di smetterla di parlare sempre di Berlusconi e mi auguro che, finalmente, si ricominci a discutere delle cose serie, importanti, urgenti. Veramente non se ne può più! Stiamo subendo un vero e proprio lavaggio del cervello?

 Il Paese è ammalato:  di che cosa vuole che si parli se non della malattia?

Anonimo 05 giugno :32
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »

sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

Caro anonimo del primo commento (su Parlainvidia) devi sapere che questa testata è più di sinistra di Annozero, ma non glielo dire a Parlagreco sennò ti prende l'Ip.....

Anonimo 05 giugno :12
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sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

Propongo di smetterla di parlare sempre di Berlusconi e mi auguro che, finalmente, si ricominci a discutere delle cose serie, importanti, urgenti. Veramente non se ne può più! Stiamo subendo un vero e proprio lavaggio del cervello?
Anonimo 05 giugno :51
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »

sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

Ognuno giudica secondo i propri valori (o disvalori) di riferimento.  Evidentemente, i Suoi 'valori' (di diretta derivazione televisiva -- gli stessi che fino a poco tempo fa affascinavano gli albanesi, per esempio, e li inducevano a sbarcare in massa sulle nostre coste) sono la ricchezza materiale, il potere sugli altri (innanzitutto sulle donne) e, in una parola, l'avere:  davvero il meglio della cultura italiana e occidentale (le cui radici -- ne sono certo -- Lei è pronto a dichiarare "cristiane") !

 

Anonimo 05 giugno :11
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »

sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

Certo mi rendo conto che essere d'accordo con il direttore per quello che ha scritto, significa perlomeno essere comunisti  e sollevare le ire, a dir poco, degli epigoni di Berlusconi. Ma si sa chi non vorrebbe essere il primo della classe, avere una villa in Sardegna, essere circondato da belle e sculettanti donne, potere dire male di tutto, anche della Costituzione Repubblicana senza timore di essere denunciato per vilipendio. Qualsiasi telegiornale se non ci mette un pizzico di berlusconismo sembra che non abbia notizie per i telespettatori. Mi aspetto di vederlo con lo stellario, magari all'Aquila. A proposito la decisione su Kakà è stata rimandata a lunedì chissà forse pensava che qualche milanista poteva anche incazzarsi per la vendita del gioiello brasiliano e non votare per il Pdl. Le pensa proprio tutte. Non gli sfugge niente. E' di una statura immensa. Io ho un desiderio ma me lo tengo per me, non vorrei che qualcuno ci credesse più di me e me lo rubasse. 

Anonimo 05 giugno :50
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »

sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

invidia di che?

ma mifaccia il piacere

parlagreco 05 giugno :36
L'utente ha risposto al commento anonimo del 05 giugno 2009. Visualizza »

sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

Touché, come ha fato a indovinare? E' da anni che mi arrovello sulle ragioni delle mie analisi su Silvio Berlusconi. Ella mi ha aiutato a capire. Invidio le mille ville di Berlusconi, le veline che lo circondano, le banche,le assicurazioni. Solo che l'invidia deve vedersela con la mia visione del mondo, la riluttanza che mi provoca un uomo cui non ho mai sentito dire: certo, forse anch'io qualche errore l'ho commesso. Come tutte le persone prive di dubbi, anche se sorridono e fanno smorfie e cucù, mi spaventa, perché prima o poi finiscono conl'imporre che cosa è bene e cosa è male anche per me. E questo non mi sta bene. Insomma, la mia indipendenza di giudizio non la voglio perdere e scrivo ciò che penso. Se la critica è segno di invidia, corro il rischio. E magari vado in terapia per eliminarne i segni visibili sulla scrittura. 

Anonimo 05 giugno :44

sarebbe più appropriato se il nome dell'autore di questo articolo non fosse Parlagreco  mah.. Parlainvidia

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