Non si è ancora spenta l’eco della boiata pazzesca sugli incentivi nel fotovoltaico a favore delle aree del Paese meno irradiate dai raggi solari, che ne arriva un’altra degna di fare il paio con la prima: i residenti delle Regioni sedi di rigassificatori – al momento il Veneto e la Liguria – potrebbero usufruire di una riduzione del 15 per cento sul rifornimento del Gpl.
Da decenni la Sicilia è stata trattata alla stregua di un mentecatto per avere avuto l’ardire di ”pretendere” una compensazione per la “ospitalità” dannosissima concessa agli impianti petrolchimici, l’attraversamento dei gasdotti, l’estrazione dei pozzi petroliferi, le centrali a carbone che permettono all’Italia di incrementare l’export di prodotti chimici e di migliorare la bilancia dei pagamenti.
La Sicilia produce più energia di quanta ne consuma, solo per l’ostinazione e la determinazione del governo regionale in carica l’Isola ha evitato ben quattro termovalorizzatori che avrebbero “lavorato” la monnezza della Penisola e consegnato nuova energia al Paese. Senza contropartita, naturalmente.
Gli svantaggi di natura ambientale, i rischi alla salute dei cittadini, la devastazione delle coste, l’inquinamento marino ed atmosferico non hanno ricevuto alcuna considerazione da Roma. Ora in piena crisi economica, con un Paese a pezzi ed un Mezzogiorno alla vigilia della rottamazione, il governo “padano”, prima di tirare le cuoia, sfida il buonsenso e l’equità con la consueta faccia tosta, infilando dentro il piano per la crescita, affidato al ministro per lo Sviluppo economico, Romani, gli incentivi per le regioni che hanno accettato i rigassificatori.
Si tratta di anticipazioni giornalistiche, ma non destituite di fondamento. E’ probabile che il Ministro ci ripensi. Comunque sia, il fatto stesso che si sia presa in considerazione questa eventualità senza avere prestato attenzione ai siti petrolchimici e delle centrali a carbone, ai giacimenti petroliferi ed alle altre “calamità” ambientali subite dal Sud e dalla Sicilia in particolare, conferma lo strabismo del governo padano, diviso in tutto meno che sulle “discriminazioni” antimeridionaliste.
Adesso i nostri parlamentari invece di far finta di lottare per i siciliani, devono tirare fuori gli attributi. Dopo la boiata della compensazione sugli incentivi per il fotovoltaico devono pretendere la compensazione per i maggiori costi legati al trasporto delle imprese siciliane e la defiscalizzazione sull'utilizzo delle risorse energetiche. Se non lo fanno non votiamo più questi farabutti
Ormai non c'è più limite alla decenza dei nostri parlamentari che dovrebbero garantire il proprio territorio....e dire che anch'io ho votato il cav con la speranza del ponte....
S,il ponte,come no.............l'unico ponte che il delinquente N.1 ha fatto è quello dentro la sua bocca dopo la legnata del modellino del duomo in faccia.
APPUNTO...ci pensa gia' la maggioranza degli abitanti della trinacria a distruggere il loro territorio...4 valorizzatori contribuirebbero a renderla la pattumiera d'Italia e non ci sarebbe piu' bisogno di mandare i rifiuti campani all'estero....che sentitamente ringrazia....
mi sembra un po' troppo no?
Basta! Non se ne può più! Diventa urgente la nascita di un movimento politico regionale, così come esistono in tutte le regioni autonome d'Europa in cui l'autonomia funziona ed è sinonimo di ricchezza.
Dove sono i Parlamentari SICILIANI? ????
Perchè non mettono inatto delle iniziative a favore della SICILIA e dei SICILIANI ???????????????
Cosa ci stanno a fare in Parlamento, solo per il lauto compenso mensile e la dorata pensione a fine mandato?.
Ormai non c'è più limite alla decenza dei nostri parlamentari che dovrebbero garantire il proprio territorio....e dire che anch'io ho votato il cav con la speranza del ponte....
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