E’ un norma vecchia di qualche decennio, ma è stata tutelata perché sopravvivesse, regala un vantaggio non indifferente ai deputati regionale siciliani: possono sottrarsi all’obbligo di corredare con le firme il simbolo per partecipare alle consultazioni regionale. Non devono sopportare la fatica di raccogliere le firme, richieste in altro tipo di elezioni.
Basta che si costituisca un gruppo parlamentare e sia agganciato ad un partito perché s’instauri il canale privilegiato. E’ uno dei tanti espedienti, trasformati in norma, di cui è costellata la storia dell’Assemblea regionale siciliana.
Pert queste ragioni sono nati negli ultimi giorni dei nuovi gruppi parlamentari, che si sono così sottratti dalla dipendenza delle firme, ben sei simboli nuovi in zona Cesarini.
Lo stesso metro, o quasi, viene seguito per le incompatibilità,. Le norme concedono più margini ai deputati rispetto al resto del mondo. Questi privilegi non sono entrati nel dibattito della campagna elettorale, come tanti altri, ma sarebbe utile che venissero affrontati per avere un metro di giudizio un poco più avvertito sulle intenzioni dei candidati, presidenti e non.











