"Abbiamo imposto come nuova priorita' della politica, non soltanto, ci mancherebbe altro il principio di non rubare, ma soprattutto la linea di mantenere gli impegni assunti durante la campagna elettorale con i nostri elettori. Questa e' la differenza rispetto agli altri che ci contraddistingue da quando siamo scesi in campo, visto che non siamo professionisti della politica. Per questo motivo, siamo ancora considerati dagli altri politici di professione dei truffatori. Per questo motivo ci portano degli attacchi. Per quanto mi riguarda, sapete cosa mi dicono sul piano politico, mentre sul piano giudiziario non dobbiamo proprio parlarne: si tratta di aggressioni parificabili se non peggiori a quella subita in piazza Duomo". A sottolinearlo e' stato il premier Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Mi hanno attaccato quindi -insiste il Cavaliere- sul piano personale con una character assassination che e' stata messa in campo da tempo. Mi hanno attaccato anche sul piano patrimoniale, non resta anche che attaccarmi sul piano fisico, come hanno cominciato a fare... ma non prevalebunt!", conclude il premier con una citazione latina.
Serve l'inappellabilita' delle sentenze di primo grado. "E' assolutamente indispensabile farlo, perche' abbiamo trovato un sistema della giustizia che e' veramente il fanalino di coda rispetto a tutti i paesi democratici e civili". A sottolinearlo e' stato il premier Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, assicurando che il governo "continuera' a lavorare intensamente sulla riforma della giustizia".
"Altro che processo breve, dobbiamo chiamarlo processo lungo ma con tempo certi e piu' brevi -precisa il Cavaliere- oggi come oggi, infatti, chi entra nel girone infernale dei processi non sa mai se sara' ancora in vita quando, casomai, dovesse uscirne fuori. Dentro la riforma della giustizia a cui stiamo lavorando , vorrei assicurare che riproporremo l'inappellabilita' delle sentenze di primo grado. Riteniamo che dobbiamo ancora insistere affinche' un cittadino, accusato di aver commesso un reato, e giudicato da un tribunale della Repubblica che lo ha dichiarato innocente non debba essere piu' richiamato in appello o in un processo di Cassazione".
Basta con "queste risse e pollai televisivi". Silvio Berlusconi parla dei prossimi impegni del suo governo. In particolare coglie l'occasione per puntare il dito su quelle trasmissioni televisive che si sono trasformate in vere e proprie "risse da pollaio". Risse, che "compaiono in tv pubbliche e private" e allontanano la gente dalla politica. "Queste risse e pollai esistono solo sulle nostre tv pubbliche e private -insiste il Cavaliere- Purtroppo queste risse fanno veramente sminuire il nostro lavoro, sminuiscono in particolare la percezione e l'attenzione della politica e dei politici da parte ei cittadini".
Le risse sono sempre promosse dai rappresentanti del governo, che sono soliti non lasciare esprimere quelli dell'opposizione: tanto vale chiudere queste trasmissioni, perchè c'è comunque il rischio che qualcosa di vero trapeli