Il ministro Bondi lo osservava compiaciuto, la senatrice Finocchiaro, presidente del gruppo parlamentare Pd, ha provato a farlo riflettere, ma lui, il sottosegretario Castelli, fazzolettino verde sul taschino della giacca, è andato avanti imperterrito con il volto corrucciato e gli occhi di fuoco di chi aspetta al varco qualcuno.
Qui, ha detto più o meno, stiamo per arrivare al momento peggiore e ci dobbiamo dare una mossa. E’ arrivata l’ora che finalmente sia il Sud a dare qualcosa al Nord, almeno una volta nella storia.
Castelli non ha dubbi, l’unico modo di aiutarli è invertire la tendenza: non più aiuti al Sud, ma aiuti al Nord. La questione settentrionale è quella che deve essere affrontata, non quella meridionale.
Castelli era a Porta a porta, poco prima era intervenuto – una comparsata fuori dallo studio – il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, al quale il conduttore ha rivolto la seguente domanda: “Non crede che la crisi della giunta regionale da lei aperta alla vigilia delle elezioni abbia nuociuto alla coalizione di centrodestra della quale fa parte ed abbia provocato lo sconcerto della gente e la conseguente astensione massiccia dal voto?”.
Lombardo ha negato il rapporto di causa ed effetto fra i due eventi, ricordando che in Sardegna – nelle europee la circoscrizione insulare mette insieme le due isole – si è registrata la stessa percentuale di astensione siciliana ed ha osservato che probabilmente la disaffezione isolana sia la risposta civile e per certi versi disperata di cittadini che si sono sentiti abbandonati dal governo nazionale.
Due tesi divergenti, dunque. Castelli rivendica un intervento pubblico al Nord, Lombardo si rammarica per l’assenza del governo al Sud. Con una differenza sostanziale, il primo collega l’intervento ad una inversione di rotta delle risorse. I soldi sono andati sempre verso il Mezzogiorno, è ora che dal Mezzogiorno si trasferiscano al Nord. Lombardo invece pretende il rispetto delle norme, ciò l’arrivo dei Fondi per aree sottosviluppate che vengono dall’Europa, in Sicilia e nelle regioni meridionali.
Se avesse seguito la stessa logica di Castelli, avrebbe potuto aggiungere: finitela di usare i soldi dell’Inps, destinati al trattamento previdenziale, agli operai in cassa integrazione, e rianimate il Sud. Fosse stato meno illuminato, avrebbe potuto aggiungere che i cittadini meridionali contribuiscono da sempre all’assistenza degli operai del Nord, visto che l’industria italiana è collocata nel Nord e non nel Sud. E siccome la storia della cassa integrazione non comincia proprio in questi giorni, il flusso di denaro pubblico per ragioni assistenziali al Nord è cospicui, molto più cospicuo delle cosiddette pensioni per invalidità.
Lombardo avrebbe potuto capovolgere il ragionamento, legando la cassa integrazione alle scelte nordiste dei governi. Ma non l’ha fatto, ed è stato un bene che non l’abbia fatto. Avrebbe fomentato una guerra tra “poveri”, come se gli aiuti agli operai in mobilità del nord dovessero necessariamente essere prelevati da risorse destinate al Mezzogiorno.
Castelli ha legato, infatti, gli interventi, necessari, per assistere gli operai in crisi alla spesa a favore del Sud, raggiungendo due obiettivi: il primo, ed il più importante, rappresentare la Lega come il più attento tutore degli interessi degli operai del nord (altro che sindacati) e quello di spostare, ancora una volta, l’ottica dalla condizione del Sud alla questione settentrionale, come avviene da circa venti anni con le conseguenze che sappiamo: l’allargamento della forbice fra le due Italie.
Il ragionamento di Castelli salta a piè pari, infatti, la condizione del Sud: la mancanza di industrie e l’occupazione pubblica costituirebbero un vantaggio in questa circostanza. Il fatto che ci sia una disoccupazione che supera il 20 per cento dei cittadini attivi non viene preso in considerazione perché “lo sanno tutti che nel Sud c’è il lavoro nero”.
Moltissimi anni fa chi scrive si recò nella Germania est, allora comunista. Passato il check point, l’autobus entro per le arterie deserte di Berlino in pieno giorno. Qualcuno allora si alzò e proclamò fra il serio ed il faceto che a Berlino avevano risolto i problemi del traffico che assillano le città italiane. Come? Nell’unico modo possibile, evitando che i tedeschi dell’est abbiano un reddito che permetta loro di acquistare un’autovettura.
Annientare i consumi nel Sud aggrava i problemi dell’industria del Nord, non li risolve.
La Lega, a bene vedere, è coerente. Ha fatto lo stesso ragionamento per gli immigrati, trasformandoli in concorrenti ed antagonisti degli italiani, fa la stessa cosa con il Mezzogiorno.
La questione settentrionale è alle porte. Ora sappiamo come verrà affrontata.
Anch'io concordo con l'autore dell'articolo, da veneta ogni qual volta mi reco in Sicilia e parlo con i sicialiani che lavorano, e ce ne sono, mi sento dire (con rammarico) esattamente le cose descritte nel primo intervento. Comportarsi da struzzi e far finta che quelle parole non siano vere è da incoscienti, signori dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, ma "23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione che prendono 3.000 euro" vanno ridimensionati e portati a cifre "umane".
Al signore che chiama "siciliano colonizzato" l'autore dell'articolo dico solo questo: linfa non ne abbiamo più, e se non ce n'è per noi, ne consegue non ce ne sarà più neanche per Voi, forse sarebbe meglio si informasse sulle reali cifre e non offendesse chi ha il coraggio di denunciare la vera situzione.
Valentina Meler - Treviso
Sono l'autore del primo articolo.
ma come si fa a guardare il dito e non la luna?
vedo scritte delle cose assurde... "i soldi al nord glieli ha dati il governo", "il molise ha una media più alta di dipendenti pubblici" "non siamo nemmeno al 4° posto" , poi chiedete da dove vengono presi i dati??? ma che fate babbiate? invece di leggere i giornali cercateli sulla rete i dati e vedrete dove sta la verità.
signori miei, ma di cosa stiamo parlando? ma veramente avete il prosciutto davanti agli occhi?
ma veramente ancor oggi non vi siete resi conto come stanno le cose?
ma veramente siete siciliani senza orgoglio? lo sapete che la regione lombardia è la regione più produttiva in europa e che degli itroiti di questa regione (60 miliardi di euro... non vorrei ricordare male) la metà vanno al governo centrale che poi li ridistribuisce al mezzogiorno?
e poi mi volete dire che Castelli (a mio avviso uno str....) non ha ragione?
ma proviamo ad immedesimarci nei panni di una famiglia settentrionale ed una meridionale.
metti caso la famiglia del nord guadagni 10 euro, di queste, 3 euro le usa per pagare le tasse, di queste a sua volte 1,50 ritornano al suo comune sottoforma di servizi pubblici mentre l'altro 1,50 va ad un'altra famiglia, del sud stavolta, che, a sua volta, guadagna si sempre 10 euro e paga si 3 euro di tasse, ma a differenza del nord, non solo le 3 euro restano nella propria regione, in più non ha neanche i servizi pubblici di cui necessitano. e volete dirmi che non è così???
carta canta signori miei, carta canta. è inutile che difendiamo l'indifendibile.
e fidatevi, voi non volete più bene alla mia terra di quanto gliene voglio io, e non accetto l'accusa di colonizzato, la rispedisco al mittente.
faccio un piccolo peccato: secondo me quelli che dicono che le cose in sicilia non sono così assurde e strane come dicono alcuni (io ad esempio), secondo me, ripeto, opinione personale, sono persone raccomandate, magari che ricoprono incarichi pubblici ai quali la verità gli fa male.
Nat
Ma Signora,
non so cosa le abbiano detto dalle sue parti, ma qui, mi creda, tranne pochi nostalgici del Cuffarismo, nessuno vuole LA SUA LINFA.
Noi Siciliani non vogliamo che LA NOSTRA linfa prenda la strada del nord come i fondi FAS utilizzati per coprire la VOSTRA cassa integrazione che i proventi tributari dei derivati degli idrocarburi servano a finanziare i disavanzi italiani. La Lega si vuole portare a casa le nostre risorse come gli inglesi facevano con quelle dell'India. Fino ad oggi da 150 anni si è fatto così, lasciando le briciole a corrotti e conniventi locali marajah i quali sono additati alla stessa opinione pubblica locale come la fonte di ogni sperpero.
Ma, in Sicilia almeno, sta nascendo un'opinione nuova: non vogliamo né voi, né i vostri ruffiani e ascari isolani.
I dipendenti pubblici di cui lei parla sono un lascito del passato, quando governi romani compiacenti concedevano questo affinché i politici locali tenessero il sacco ai furti che la grande industria italiana (leggasi settentrionale) sistematicamente perpetrava ai nostri danni.
Ora si chiede magari a Lombardo di mettere alla porta dalla mattina alla sera tutti questi nullafacenti. E no, non è così facile. Perché poi domani mattina magari possiate dire che "ha perso 300.000 consensi" e quindi se ne deve andare a casa. Per far che poi? per far risalire un Cuffaro qualunque che continui come prima, però questa volta prono agli interessi italiani. E il saccheggio continua.
No, si deve tagliare con il passato, ma i danni del colonialismo italiano vanno sanati con gradualità, altrimenti è la rivolta sociale. Ad ogni modo sono fatti nostri. Non vogliamo più un centesimo dal nord. Saremo noi che per molti anni ci dovremo leccare le ferite dei vostri saccheggi. Ma sarà sempre meglio di ora.
Comunque la migliore soluzione per tutti sarebbe la completa indipendenza della Sicilia, altro che federalismi fiscali complicatissimi in cui si deve stare a cavillare su ogni cosa e alla fine lo Stato ha sempre il coltello dalla parte del manico. Non fosse altro che per non sentire più i vostri odiosi rimbrotti. Verrete, se volete, in vacanza in questo paese straniero e sarete ben accolti. Poi con le nostre risorse sapremo noi cosa fare.
La classe politica del Meridione ha le sue colpe della situazione attuale, ma il nord ne è corresponsabile quasi allo stesso livello, non è una vittima innocente.
I soldi con cui l'Italia è stata fondata e l'industrializzazione del nord iniziata a metà '800, venivano quasi tutti dal Banco di Napoli e dal Banco di Sicilia, gli unici ad avere ingenti risorse aurifere. E la cosa è continuata trasferendo, in maniere più o meno dirette, importanti settori produttivi ed industriali dal Sud al centronord, oltre ovviamente al fatto che le politiche economiche, infrastrutturali e doganali del nuovo regno sono sempre state basate sulle esigenze del solo nord.
Ma anche in seguito la cosa è continuata "indirettamente". Quanti soldi la mafia (che si è sviluppata proprio a partire dall'Unità) ha ottenuto al Sud e riciclato al Nord negli ultimi decenni?
Senza comunque contare in tutto questo la piaga dell'emigrazione a causa di un Meridione sempre più impoverito, che ha fornito al nord manodopera prima e cervelli poi. Io non sono affatto un sostenitore dei Borboni (l'attacco all'autodeterminazione siciliana cominciò con loro), ma sotto quel regime non c'erano eserciti di emigranti per il nord e per l'america, segno che evidentemente funzionavano leggermente meglio le cose.
HAI DOMENTICATO QUALCHE COMUNE DEL NORD COME TORINO CHE CON MENO ABITANTI DELLA SICILIA HA PIU' DIPENDENTI DELLA REGIONE SICILIANA.
Sono l'autore del primo articolo.
ma come si fa a guardare il dito e non la luna?
vedo scritte delle cose assurde... "i soldi al nord glieli ha dati il governo", "il molise ha una media più alta di dipendenti pubblici" "non siamo nemmeno al 4° posto" , poi chiedete da dove vengono presi i dati??? ma che fate babbiate? invece di leggere i giornali cercateli sulla rete i dati e vedrete dove sta la verità.
signori miei, ma di cosa stiamo parlando? ma veramente avete il prosciutto davanti agli occhi?
ma veramente ancor oggi non vi siete resi conto come stanno le cose?
ma veramente siete siciliani senza orgoglio? lo sapete che la regione lombardia è la regione più produttiva in europa e che degli itroiti di questa regione (60 miliardi di euro... non vorrei ricordare male) la metà vanno al governo centrale che poi li ridistribuisce al mezzogiorno?
e poi mi volete dire che Castelli (a mio avviso uno str....) non ha ragione?
ma proviamo ad immedesimarci nei panni di una famiglia settentrionale ed una meridionale.
metti caso la famiglia del nord guadagni 10 euro, di queste, 3 euro le usa per pagare le tasse, di queste a sua volte 1,50 ritornano al suo comune sottoforma di servizi pubblici mentre l'altro 1,50 va ad un'altra famiglia, del sud stavolta, che, a sua volta, guadagna si sempre 10 euro e paga si 3 euro di tasse, ma a differenza del nord, non solo le 3 euro restano nella propria regione, in più non ha neanche i servizi pubblici di cui necessitano. e volete dirmi che non è così???
carta canta signori miei, carta canta. è inutile che difendiamo l'indifendibile.
e fidatevi, voi non volete più bene alla mia terra di quanto gliene voglio io, e non accetto l'accusa di colonizzato, la rispedisco al mittente.
faccio un piccolo peccato: secondo me quelli che dicono che le cose in sicilia non sono così assurde e strane come dicono alcuni (io ad esempio), secondo me, ripeto, opinione personale, sono persone raccomandate, magari che ricoprono incarichi pubblici ai quali la verità gli fa male.
Nat
Sono tutti a dire che la regione sicilia ha molti dipendenti e a quanto pare non è così.
Perchè non andiamo a dare un'occhiata alla Rai la vera madre di tutte le assunzioni politiche e altro,
quanti dipendenti ha la rai e quanti ne servirebbero e mi pare che anche il quirinale non scherza
visto che la corte inglese non arrivano a 400 e al quirinale sono più di duemila persone che vi lavorano,
si fa per dire....
HAI DOMENTICATO QUALCHE COMUNE DEL NORD COME TORINO CHE CON MENO ABITANTI DELLA SICILIA HA PIU' DIPENDENTI DELLA REGIONE SICILIANA.
Sono tutti a dire che la regione sicilia ha molti dipendenti e a quanto pare non è così.
Perchè non andiamo a dare un'occhiata alla Rai la vera madre di tutte le assunzioni politiche e altro,
quanti dipendenti ha la rai e quanti ne servirebbero e mi pare che anche il quirinale non scherza
visto che la corte inglese non arrivano a 400 e al quirinale sono più di duemila persone che vi lavorano,
si fa per dire....
LA REGIONE A STATUTO SPECIALE CHE HA PIU' PERSONALE NEGLI UFFICI REGIONALI IN PROPORZIONE
ALLA POPOLAZIONE NON E' LA SICILIA , MA IL TRENTINO ALTO ADIGE.
LA SICILIA FIGURA AL QUARTO POSTO, MA I MALPENSANTI IN BUONA FEDE O PREZZOLATI FALSI
BATTONO SEMPRE QUESTO TASTO.
Questa notizia è uscita tempo fà in una trasmissione della RAI che spero di riuscire a recuperare, per
riproporla per intero.
E anche se è al quarto, cosa cambia?
Ma Signora,
non so cosa le abbiano detto dalle sue parti, ma qui, mi creda, tranne pochi nostalgici del Cuffarismo, nessuno vuole LA SUA LINFA.
Noi Siciliani non vogliamo che LA NOSTRA linfa prenda la strada del nord come i fondi FAS utilizzati per coprire la VOSTRA cassa integrazione che i proventi tributari dei derivati degli idrocarburi servano a finanziare i disavanzi italiani. La Lega si vuole portare a casa le nostre risorse come gli inglesi facevano con quelle dell'India. Fino ad oggi da 150 anni si è fatto così, lasciando le briciole a corrotti e conniventi locali marajah i quali sono additati alla stessa opinione pubblica locale come la fonte di ogni sperpero.
Ma, in Sicilia almeno, sta nascendo un'opinione nuova: non vogliamo né voi, né i vostri ruffiani e ascari isolani.
I dipendenti pubblici di cui lei parla sono un lascito del passato, quando governi romani compiacenti concedevano questo affinché i politici locali tenessero il sacco ai furti che la grande industria italiana (leggasi settentrionale) sistematicamente perpetrava ai nostri danni.
Ora si chiede magari a Lombardo di mettere alla porta dalla mattina alla sera tutti questi nullafacenti. E no, non è così facile. Perché poi domani mattina magari possiate dire che "ha perso 300.000 consensi" e quindi se ne deve andare a casa. Per far che poi? per far risalire un Cuffaro qualunque che continui come prima, però questa volta prono agli interessi italiani. E il saccheggio continua.
No, si deve tagliare con il passato, ma i danni del colonialismo italiano vanno sanati con gradualità, altrimenti è la rivolta sociale. Ad ogni modo sono fatti nostri. Non vogliamo più un centesimo dal nord. Saremo noi che per molti anni ci dovremo leccare le ferite dei vostri saccheggi. Ma sarà sempre meglio di ora.
Comunque la migliore soluzione per tutti sarebbe la completa indipendenza della Sicilia, altro che federalismi fiscali complicatissimi in cui si deve stare a cavillare su ogni cosa e alla fine lo Stato ha sempre il coltello dalla parte del manico. Non fosse altro che per non sentire più i vostri odiosi rimbrotti. Verrete, se volete, in vacanza in questo paese straniero e sarete ben accolti. Poi con le nostre risorse sapremo noi cosa fare.
Il Signore degli Ascari ...facciamo degli Ascaretti!
I soldi se li sono sempre mangiati i partiti e i siciliani conniventi con la politica la mafia ed il clientelismo. Di soldi in Sicilia ne sono arrivati tanti, tantissimi ma gli ascari , come li chiama lei (leggi democristiani ed i suoi epigoni di cui fanno parte sicuramente il furbetto Lombardo, Cuffaro e tanta classe dirigente siciliana) se li sono pappati e con le regalie hanno da sempre manipolato la democrazia alleandosi sovente con la mano armata mafiosa! La realta' e' questa!
Negli ultimi anni di governo berlusconiano gli scranni di montecitorio sono stati pieni di siciliani (ben 61 qualche legislatura fa!) e non mi sembra che il governo siculo-nazionale abbia fatto tanto per la Sicilia. Ma voi, anticolonialisti, continuate a votare le stesse persone e soffocate le giuste aspirazioni di tanta (e dico tanta) gente per bene. All'altro signore secessionista indipendentista vorrei dire che tante persone laureate con massimo dei voti non riescono a trovare nemmeno un posto di lavoro scarsamente pagato e per questo se ne vanno via (non certo per amore delle pianure padane e dei colli della romagna!).
Anch'io concordo con l'autore dell'articolo, da veneta ogni qual volta mi reco in Sicilia e parlo con i sicialiani che lavorano, e ce ne sono, mi sento dire (con rammarico) esattamente le cose descritte nel primo intervento. Comportarsi da struzzi e far finta che quelle parole non siano vere è da incoscienti, signori dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, ma "23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione che prendono 3.000 euro" vanno ridimensionati e portati a cifre "umane".
Al signore che chiama "siciliano colonizzato" l'autore dell'articolo dico solo questo: linfa non ne abbiamo più, e se non ce n'è per noi, ne consegue non ce ne sarà più neanche per Voi, forse sarebbe meglio si informasse sulle reali cifre e non offendesse chi ha il coraggio di denunciare la vera situzione.
Valentina Meler - Treviso
cara signora valentina,
si ricordi che coi numeri si può dire tutto ed il contrario di tutto; innanzitutto da dove li ha presi? citate le fonti se dite di voler denuciare le situazioni!
io non conosco i numeri dei dipendenti della regione sicilia, ma ecco 1 articolo del sole 24 ore di martedì 31 marzo 2009 (http://www.viviguglionesi.it/index.php/home/33-varie/264-molise-dipendenti-regionali.html fonti, no parole a venvera):
"Primato per il Molise nella classifica stilata da "Il Sole 24 ore" sul numero di dipendenti regionali: ben 26 ogni 10 mila abitanti (per un totale di 800), più del doppio rispetto alla media nazionale di 10 dipendenti ogni 10 mila abitanti.
Sorpendente è anche il numero dei dirigenti: 119 ogni 1000 dipendenti regionali!
Anche in questo caso la nostra piccola regione è ai primi posti, al secondo per la precisione, superata soltanto dal Lazio con 130 dirigenti ogni 1000 dipendenti. Un numero di gran lunga superiore rispetto alle altre regioni: 30 su 1000 in Puglia, 39 su 1000 in Calabria, 67 su 1000 in Basilicata, 47 su 1000 in Campania."
mi pare che la sicilia non sia nemmeno tra le prime 4 e si ricordi che noi siciliani siamo circa 6000000 di abitanti, cioè circa il 10% della popolazione nazionale, quindi mi sembra ragionevole avere un numero elevato di dipendeti pubblici!!!!
certo questo non vuol dire che ci siano o siano state storture e/o favori clientelari, ma non è questo il vero problema della nostra regione!
il problema è sentire dire che il nord ci ha sempre campati e che avete finito la linfa!
ma scherzate? siete ancora convinti di questa bella favoletta? i soldi x le infrastrutture pubbliche realizzate al nord chi ve li ha dati? lo stato italiano che non ha diviso le risorse ipubbliche in maniera equa: al nord avete i treni super veloci, al sud abbiamo i treni dei borboni (molto migliori dello stato italico-sabaudo!) al nord ci sono autostrade a 3 corsie , in sicilia non sono nemmeno finite! i collegamenti elettrici in sicilia sono incompleti da sempre mentre al nord sono sviluppati con efficace capillarità etc, etc; poi ci si meraviglia che il sud sia sottosviluppato!
grazie, se non si investe non si ottiene niente! e si insinua che ci campate voi mentre vi state prendendo pure i fondi fas (fondi che l'europa ha dato al sud e che non possono essere usati x il nord!!)
noi siciliani siamo orgogliosi e ci offendiamo se qualcuno di noi sputa sul prorpio piatto o sulla propria terra: molte cose non vanno e c'è gente che come me e molti altri, (laureata col massimo dei voti ) ha scelto di rimanere in sicilia x evitare che i cervelli ed i giovani "fuggano" da questa terra, ma si impegne giornalmente con una paga da fame ed un lavoro precario!
saluti
un palermitano
A.P.
Anch'io concordo con l'autore dell'articolo, da veneta ogni qual volta mi reco in Sicilia e parlo con i sicialiani che lavorano, e ce ne sono, mi sento dire (con rammarico) esattamente le cose descritte nel primo intervento. Comportarsi da struzzi e far finta che quelle parole non siano vere è da incoscienti, signori dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, ma "23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione che prendono 3.000 euro" vanno ridimensionati e portati a cifre "umane".
Al signore che chiama "siciliano colonizzato" l'autore dell'articolo dico solo questo: linfa non ne abbiamo più, e se non ce n'è per noi, ne consegue non ce ne sarà più neanche per Voi, forse sarebbe meglio si informasse sulle reali cifre e non offendesse chi ha il coraggio di denunciare la vera situzione.
Valentina Meler - Treviso
Ma Signora,
non so cosa le abbiano detto dalle sue parti, ma qui, mi creda, tranne pochi nostalgici del Cuffarismo, nessuno vuole LA SUA LINFA.
Noi Siciliani non vogliamo che LA NOSTRA linfa prenda la strada del nord come i fondi FAS utilizzati per coprire la VOSTRA cassa integrazione che i proventi tributari dei derivati degli idrocarburi servano a finanziare i disavanzi italiani. La Lega si vuole portare a casa le nostre risorse come gli inglesi facevano con quelle dell'India. Fino ad oggi da 150 anni si è fatto così, lasciando le briciole a corrotti e conniventi locali marajah i quali sono additati alla stessa opinione pubblica locale come la fonte di ogni sperpero.
Ma, in Sicilia almeno, sta nascendo un'opinione nuova: non vogliamo né voi, né i vostri ruffiani e ascari isolani.
I dipendenti pubblici di cui lei parla sono un lascito del passato, quando governi romani compiacenti concedevano questo affinché i politici locali tenessero il sacco ai furti che la grande industria italiana (leggasi settentrionale) sistematicamente perpetrava ai nostri danni.
Ora si chiede magari a Lombardo di mettere alla porta dalla mattina alla sera tutti questi nullafacenti. E no, non è così facile. Perché poi domani mattina magari possiate dire che "ha perso 300.000 consensi" e quindi se ne deve andare a casa. Per far che poi? per far risalire un Cuffaro qualunque che continui come prima, però questa volta prono agli interessi italiani. E il saccheggio continua.
No, si deve tagliare con il passato, ma i danni del colonialismo italiano vanno sanati con gradualità, altrimenti è la rivolta sociale. Ad ogni modo sono fatti nostri. Non vogliamo più un centesimo dal nord. Saremo noi che per molti anni ci dovremo leccare le ferite dei vostri saccheggi. Ma sarà sempre meglio di ora.
Comunque la migliore soluzione per tutti sarebbe la completa indipendenza della Sicilia, altro che federalismi fiscali complicatissimi in cui si deve stare a cavillare su ogni cosa e alla fine lo Stato ha sempre il coltello dalla parte del manico. Non fosse altro che per non sentire più i vostri odiosi rimbrotti. Verrete, se volete, in vacanza in questo paese straniero e sarete ben accolti. Poi con le nostre risorse sapremo noi cosa fare.
LA REGIONE A STATUTO SPECIALE CHE HA PIU' PERSONALE NEGLI UFFICI REGIONALI IN PROPORZIONE
ALLA POPOLAZIONE NON E' LA SICILIA , MA IL TRENTINO ALTO ADIGE.
LA SICILIA FIGURA AL QUARTO POSTO, MA I MALPENSANTI IN BUONA FEDE O PREZZOLATI FALSI
BATTONO SEMPRE QUESTO TASTO.
Questa notizia è uscita tempo fà in una trasmissione della RAI che spero di riuscire a recuperare, per
riproporla per intero.
Siciliani, Castelli ha ragione. è inutile che si continua a difendere l'indifendibile.
è da anni che il nord ci campa. ma che dignità abbiamo? 23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione (più di quelli che ha la regina elisabetta) che prendono 3.000 euro al mese quando c'è gente che cerca lavoro disperatamente e soprattutto che non fanno niente tutto il giorno, i mezzi pubblici non vanno, se vai negli ospedali "t'a' scantari", gente che viene assunta per contare i tombini, persone che che vengono assunte per guidare gli autobus senza avere la patente, persone che entrano alla regione con la terza media, è tutto un clientelismo; nel mentre... i cervelli vanno via, tutti i laureati sono fuori a lavorare, milano è piena piena di siciliani, il veneto pure, toscana, piemonte ed emilia romagna pure!!! tutta gente che ha intelligenza che potrebbe aiutare la sicilia ad uscire dall'oblio e che invece è costretta a stare fuori perchè in sicilia devono lavorare i raccomandati.
Castelli ha ragione, il nord ci ha sempre campati e nuatri unn'aviemu russuri int'a' facci, invece di tirarci sù le maniche aspettiamo sempre il fico in bocca!!!
ma io dico.. come si fa?! cammarata ha fatto un macello, uno schifo, l'udc è mischiato con la mafia e cosa fanno i siciliani? li votano ancora?!!! e poi ci lamentiamo che non arrivano i fondi Fas!!!
Non dovrebbero darci più niente, siamo un popolo che non sa reagire.
Anch'io concordo con l'autore dell'articolo, da veneta ogni qual volta mi reco in Sicilia e parlo con i sicialiani che lavorano, e ce ne sono, mi sento dire (con rammarico) esattamente le cose descritte nel primo intervento. Comportarsi da struzzi e far finta che quelle parole non siano vere è da incoscienti, signori dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, ma "23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione che prendono 3.000 euro" vanno ridimensionati e portati a cifre "umane".
Al signore che chiama "siciliano colonizzato" l'autore dell'articolo dico solo questo: linfa non ne abbiamo più, e se non ce n'è per noi, ne consegue non ce ne sarà più neanche per Voi, forse sarebbe meglio si informasse sulle reali cifre e non offendesse chi ha il coraggio di denunciare la vera situzione.
Valentina Meler - Treviso
che cervelli sopraffini questi della Lega!!!
PREPARIAMOCI AL PEGGIO...
per l'Anonimo qui sotto: ECCO UN SICILIANO COLONIZZATO!!!
NIENTE DI CIò CHE HAI DETTO è VERO!(a parte i tanti emigrati siciliani e i (dis)servizi pubblici ...)
Quando si ha il coraggio di dire la verita' (basta sfogliare le cronache degli ultimi anni) si viene tacciati di "colonizzazione" e anti-sicilianita'. Magari lei e' uno dei privilegiati che poco fa' e tanto guadagna a spese dei contribuenti lavoratori.
La mia sui FAS: servono solo ad aumentare spese correnti , pletore di impiegati inutili e centinaia di migliaia di forestali e soprattutto clientele (cosi care a lombardo&co.). Se fossero investiti per opere di pubblica utilita' (un esempio: sistemare le infrastrutture, asfaltare le strade siciliane, sistemare la stazione d'orleans a palermo che sta marcendo,etc...), beh se fossero impiegati per questo ne godrebbe la popolazione e i lavoratori siciliani tutti e allora i FAS servirebbero a qualcosa.
Un siciliano ...e basta!
Fatemi capire meglio.
Il Sud avrebbe tre fortune:
1. un livello di occupazione pubblica tale da eguagliare la maggiore occupazione nel privato al Nord?? (altrimenti non mi spiego questo fantomatico primo vantaggio)
2. se il punto 1 è una bufala colossale (e mi sembra che lo sia) la fortuna qual è?? quella di non aver perso occupazione rispetto al nord perchè comunque quell'occupazione già non esisteva??
3. è chiaro! la fortuna che intende Castelli è la presenza di lavoro nero, un altro vanto di questo governo?! per aiutare il sud aumentiamo il lavoro NERO!!! (ammesso e non concesso che anche il nero non abbia risentito della crisi)
Evviva Castelli e complimenti agli ospiti di Vespa (compresi i rappresentanti del PD) che non hanno colto il suo DELIRIO.
Sandro Marchetti da Ferrara
Siciliani, Castelli ha ragione. è inutile che si continua a difendere l'indifendibile.
è da anni che il nord ci campa. ma che dignità abbiamo? 23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione (più di quelli che ha la regina elisabetta) che prendono 3.000 euro al mese quando c'è gente che cerca lavoro disperatamente e soprattutto che non fanno niente tutto il giorno, i mezzi pubblici non vanno, se vai negli ospedali "t'a' scantari", gente che viene assunta per contare i tombini, persone che che vengono assunte per guidare gli autobus senza avere la patente, persone che entrano alla regione con la terza media, è tutto un clientelismo; nel mentre... i cervelli vanno via, tutti i laureati sono fuori a lavorare, milano è piena piena di siciliani, il veneto pure, toscana, piemonte ed emilia romagna pure!!! tutta gente che ha intelligenza che potrebbe aiutare la sicilia ad uscire dall'oblio e che invece è costretta a stare fuori perchè in sicilia devono lavorare i raccomandati.
Castelli ha ragione, il nord ci ha sempre campati e nuatri unn'aviemu russuri int'a' facci, invece di tirarci sù le maniche aspettiamo sempre il fico in bocca!!!
ma io dico.. come si fa?! cammarata ha fatto un macello, uno schifo, l'udc è mischiato con la mafia e cosa fanno i siciliani? li votano ancora?!!! e poi ci lamentiamo che non arrivano i fondi Fas!!!
Non dovrebbero darci più niente, siamo un popolo che non sa reagire.
Concordo perfettamente con l'autore dell'articolo e mi congratulo per la sobrietà e la limpidezza di analisi. Sarebbe ora che anche i nostri governanti cominciassero a liberarsi dal senso di colpa del malgoverno, e di tutelare le legittime aspettative dei siciliani e di questa terra che tanto ha dato al progresso del Nord.
Infatti, vorrei sottolineare che oltre il 60% delle risorse attribuite alle imprese siciliane per la "famigerata" legge 488/92 ha alimentato i processi di vendita dell'industria manifatturiera meccanica italiana, al 90% ubicate nei territori dell'Italia Settentrionale.
In ogni caso, questa crisi epocale, intendendosi per epocale una crisi strutturale che modificherà radicalmente il processo di sviluppo economico della nostra società siciliana, impone un salto di qualità del governo regionale e della rappresentanza politica siciliana nei vari consessi.
Sarà infatti sempre più elevata la competizione territoriale per l'accaparramento delle risorse pubbliche a sostegno delle misure anticongiunturali e solo chi avrà alle spalle un percorso amministrativo virtuoso avrà titolo per alzare il tono e pretendere le giuste e legittime prerogative delle popolazioni che rappresenta.
Francamente se fossi un elettore settentrionale sarei contento delle attività lobbyistiche portate avanti con tenacia e determinazione da parte della Lega Nord, che risulta autorevole nei confronti dei Settentrionali grazie a esperienze amminstrative locali efficaci e attente ai vincoli di bilancio delle loro comunità.
Una volta tanto, dovremmo avere il coraggio di mutuare le cose positive ed imitare il loro percorso che ad oggi è l'ultima ed unica rivoluzione del sistema pentapartitico veramente riuscita!
che cervelli sopraffini questi della Lega!!!
PREPARIAMOCI AL PEGGIO...
per l'Anonimo qui sotto: ECCO UN SICILIANO COLONIZZATO!!!
NIENTE DI CIò CHE HAI DETTO è VERO!(a parte i tanti emigrati siciliani e i (dis)servizi pubblici ...)
Purtroppo ha ragione l'utente Anonimo..... Questo non vuol dire essere Siciliano Colonizzato, ma vuol dire conosce molte realtà siciliane che devono essere cambiate. Per estirpare un problema, occorre conoscerlo bene, non fare finta che non ci sia.
E GIA' IL SUD LO STA' COMINCIANDO AD AIUTARE IL NORD
[con i fondi FAS
]:
(leggere per credere
) ---->
Una recente delibera del CIPE ha disposto che 5 miliardi di euro del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) transitano nel Fondo infrastrutture; di questi 1 miliardo sarà destinato alla messa in sicurezza delle scuole e 200 milioni all’edilizia carceraria.
(e fin quì niente di strano)
il DL n. 185 del 29 novembre 2008, il cosiddetto "decreto anticrisi" (convertito poi nella L.2/2009), ha disposto che il CIPE possa assegnare una quota delle risorse nazionali disponibili del FAS al Fondo infrastrutture, anche x la messa in sicurezza delle scuole, x le opere di risanamento ambientale, x l'edilizia carceraria, x le infrastrutture museali ed archeologiche, x l'innovazione tecnologica e le infrastrutture strategiche per la mobilità, fermo restando il vincolo di destinare l’85% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno ed il restante 15% alle regioni del Centro-Nord.
(ma come .... le regioni del centro nord ora sono pure aree sottoutilizzate, o la Lega già impone operativamente i supoi diktat
?)
maaaa..... Miccichè's slepping ??? Al CIPE lui ci sta !!!!!!!
Al di là delle questioni meridionali e settendrionali, anacronistiche in questo periodo di crisi economica, sarebbe il caso che il Governatore si rimbocchi le maniche e, facendosi aiutare dai siciliani di buona volontà, cominci a "lavorare per i siciliani" i quali, a loro volta, dovrebbero fare quadrato attorno al loro Governatore (democraticamente eletto!) per dargli forza perchè riesca far giungere l'URLO DEI SICILIANI alle orecchie sorde del governo romano.
...e che Castelli, ignorante com'è, dica ciò che vuole!
che cervelli sopraffini questi della Lega!!!
PREPARIAMOCI AL PEGGIO...
per l'Anonimo qui sotto: ECCO UN SICILIANO COLONIZZATO!!!
NIENTE DI CIò CHE HAI DETTO è VERO!(a parte i tanti emigrati siciliani e i (dis)servizi pubblici ...)
Siciliani, Castelli ha ragione. è inutile che si continua a difendere l'indifendibile.
è da anni che il nord ci campa. ma che dignità abbiamo? 23.000 dipendenti pubblici, 5.000 custodi, 23 capo redattori alla regione (più di quelli che ha la regina elisabetta) che prendono 3.000 euro al mese quando c'è gente che cerca lavoro disperatamente e soprattutto che non fanno niente tutto il giorno, i mezzi pubblici non vanno, se vai negli ospedali "t'a' scantari", gente che viene assunta per contare i tombini, persone che che vengono assunte per guidare gli autobus senza avere la patente, persone che entrano alla regione con la terza media, è tutto un clientelismo; nel mentre... i cervelli vanno via, tutti i laureati sono fuori a lavorare, milano è piena piena di siciliani, il veneto pure, toscana, piemonte ed emilia romagna pure!!! tutta gente che ha intelligenza che potrebbe aiutare la sicilia ad uscire dall'oblio e che invece è costretta a stare fuori perchè in sicilia devono lavorare i raccomandati.
Castelli ha ragione, il nord ci ha sempre campati e nuatri unn'aviemu russuri int'a' facci, invece di tirarci sù le maniche aspettiamo sempre il fico in bocca!!!
ma io dico.. come si fa?! cammarata ha fatto un macello, uno schifo, l'udc è mischiato con la mafia e cosa fanno i siciliani? li votano ancora?!!! e poi ci lamentiamo che non arrivano i fondi Fas!!!
Non dovrebbero darci più niente, siamo un popolo che non sa reagire.