Il 25 maggio 2009 è stata una data che ha lasciato un segno indelebile nel panorama politico italiano. Il presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo aveva organizzato una cena in onore del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al Palazzo d'Orléans a Palermo. Tuttavia, quella che doveva essere una serata di celebrazione e diplomazia si è trasformata in un evento caratterizzato da tensioni e vendette politiche.
Un errore nel cerimoniale, che alcuni hanno descritto come una "beffa politica", ha escluso diversi invitati, scatenando polemiche e proteste senza precedenti. La serata, inizialmente concepita come un’occasione per consolidare i legami tra il capo dello stato e le autorità locali, ha invece messo in luce divisioni e rivalità. Raffaele Lombardo si è trovato al centro di critiche per la gestione della lista degli invitati, sollevando sospetti di una possibile orchestrazione deliberata per motivi politici.
Certezze Politiche e "La Memoria e la Nudità"
In un clima già teso, l'evento ha sollecitato riflessioni sulle certezze politiche e la memoria storica delle istituzioni siciliane. Si è rievocato lo spettacolo "La Memoria e la Nudità" come metafora delle dinamiche politiche regionali: le certezze di oggi possono rivelarsi fragili domani, e viceversa. La cena non è stata soltanto un pasticcio organizzativo, ma uno specchio dell’attuale contesto politico italiano, dove le rivalità personali sovrastano spesso il bene comune.