Forconi e Vespri, la rivolta siciliana usa simboli inquietanti
Non solo benzina, ma banche, tasse, accise, lavoro e Sud

18 gennaio 2012 14:53
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www.siciliainformazioni.com

(essepi) La scelta dei “Forconi” come simbolo della rivolta è quella giusta. Ci sono le buone ragioni ma anche il populismo demagogico. C’è la civiltà della protesta e c’è l’irruenza sanguigna dei rivoltosi. C’è il caro carburante, ma anche tutte le rivendicazioni siciliane di sempre, dalle banche arroganti alle cartelle esattoriali esose, alla burocrazia cieca. Lo Stato è “nemico”, Roma si fa gli affari suoi, la Sicilia è dimenticata ed insultata. Tutto dentro, come sempre. Ed è per questa ragione che I Forconi sostituiscono le bandiere e lo sciopero si chiama “Operazione vespri”, quasi che si trattasse di un blitz di poliziotti in cerca di banditi.

 

Oltre lo Stretto la diversità siciliana è compresa con difficoltà, anche in questa circostanza. Non c’è Regione che non stia soffrendo per il caro carburante, le banche arroganti, le cartelle esattoriali con tassi esosi, non c’è Regione in cui i trasporti e i prestiti bancari costino enormemente di più.

 

E allora?
L’Italia si allunga per migliaia di chilometri, il terminale di viaggi costosi. Le merci che arrivano in Sicilia o dall’Isola partono, viaggiano su gomma e attraversano strade faticose, come la Reggio-Salerno. Costa tutto di più, con conseguenze letali per i prodotti agricoli che hanno bisogno di tempi brevi e di costi competitivi per raggiungere i mercati.
L’alto costo del carburante, inoltre, viene vissuto come una ingiustizia sovrumana. L’Isola è terra d’estrazione petrolifere, ospita l’industria petrolchimica, che aggiusta la bilancia commerciale ma inquina l’atmosfera, sfascia coste, salute e ambiente, corsi d’acqua, sottosuolo. In cambio di che cosa? Niente, non vengono attuate norme statutarie che assegnano alla Regione le accise sui prodotti siciliani, carburanti compresi. Non solo, le agevolazioni delle regioni frontaliere del Nord sul prezzo dei carburanti non vengono adottate nell’Isola, che si “sente” frontiera meridionale del Paese.

 

Vecchie storie, sopite in qualche misura, ma emergenti ogniqualvolta il contesto è fosco e la sordità di Roma si accentua. Non c’è affatto da stupirsi se il governatore, Raffaele Lombardo, ha salutato con favore la protesta.


Quando si protesta vivacemente qui nell’Isola, le reazioni di coloro che contano, fuori dalla Sicilia – siciliani e non – è generalmente di fastidio. Un fastidio che assomiglia a un pregiudizio, sprovvisto di motivazioni (come tutti i pregiudizi). Che cosa vogliono questi qua, hanno tanti privilegi e se stanno male è colpa loro perché non hanno saputo scegliere i loro amministratori. In più sono un poco mafiosi, non fosse altro per il motivo che accettano la mala piana della mafia da secoli.

 

Ma tutto questo, seppure lo dessimo per scontato, dovrebbe aprire piuttosto gli occhi sulla condizione degli abitanti dell’Isola, che sopportano questi pesi e il sospetto dell’acquiescenza, della sopportazione inammissibile, perfino della contiguità, talvolta. Pagano due volte, dunque.
Così, basta accendere un cerino che nasce l’incendio. Guai a trascurarle le fiamme, perché non si sa mai dove si va a finire, la gente è esasperata. I giovani senza lavoro sono un esercito, le imprese con l’acqua alla gola una miriade, i servizi che non funzionano in numero impressionante.


Lo sciopero degli autotrasportatori è il cuore della rivolta siciliana, la virulenza e l’ampiezza dello scontro la spia di una “violenza” latente, che si alimenta della sordità romana (gli annunci trimestrali del Piano per il Sud, il silenzio di Monti sul Mezzogiorno).

Sarà bene non prendere sottogamba quel che succede in Sicilia. I Vespri non sono solo una pagina di storia, ma l’anima tenebrosa dell’Isola fuori dalla grazia di Dio. Con tutte le sue ragioni e alcuni torti.
 

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Anonimo 20 gennaio :04

Forza con i Vespri, ormai i ns/ politici non ascoltano più niente e nessuno, si fanno solo i cavolacci propri. Occorre buttare fuori con la forza tutti i presenti dell'Ars e Palazzo d'Orleans. Ma facciamolo presto per favore, facciamolo ora, subito .... è arrivato il momento che da tanto tempo aspettavamo. Come si suole dire dalle nostre parti ...... megghiu tardi ca mai!!

Anonimo 20 gennaio :53
L'utente ha risposto al commento anonimo del 20 gennaio 2012. Visualizza »

AI MANIFESTANTI: CONTINUATE COSI' VOI SIETE LA SPERANZA TRA L'INDIFFERENZA E LA CODARDIA DEL RESTO DELLA GENTE CHE INVECE DI PRTESTARE SI COLPISCE A SPRANGATE PER UN PO DI BENZINA INCURANTE DI COME IL GOVERNO CI STA'MASSACRANDO. CITADINI PALERMITANI VERGOGNATEVI E REAGITEINVECE DI FARE I PECORONI.

 siamo un gruppo culturale/identitario di circa 500 persone e siamo veramente disgustati di come l'INFORMAZIONE televisiva e non,rappresenta la rivolta in sicilia come un "problema di caro benzina.

negli occhi della gente si legge la disperazione e la politica in toto non rappresenta più nessuno in sicilia come nel resto del sud.

La rivolta dei forconi è salutare per tutto il sud è spero che presto si riescano a coinvolgere altri territori.

 

Anonimo 19 gennaio :38

Ognitanto noi siciliani ci distiguiamo positivamente. E' giustissimo protestare anche se i disagi sono tanti, ma è ora che queste 'Persone' che ci rappresentano accolgano le nostre richieste. Ormai per questi 'Politici' siamo soltanto delle vacche da mungere il più possibile, considerato che, tranne qualche caso isolato (vedi Monti che ha rinunciato agli stipendi da Presidente del Consiglio e Ministro) nella stragrande maggioranza dei casi i sacrifici li fanno soltanto a parole. Mi riferisco principalmente ai nostri assessori che non si sono ridotte le loro indennità. spero che questa protesta si propaghi a macchia d'olio in altre zone d'Italia. Avanti così!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo 19 gennaio :44
L'utente ha risposto al commento anonimo del 19 gennaio 2012. Visualizza »

 L'ascarismo è l'anima tenebrosa fuori dalla grazia di Dio, i Vespri sono quella radiosa di un popolo che non si rassegna all'invasore, che pretende la dignità ed il decoro di essere i legittimi fruitori della propria terra e patria. I Vespri rappresentano lo splendore della grazia di Dio.

 

Zetan 

Quando arriveranno i pacchi di pasta i forconi diventeranno forchette e la grazia di Dio continuerà a splendere altrove!

Cosa volete cari siciliani? voi avete votato 50 anni DC e poi 15 Berlusconi con tanta foga che nemmeno i propri dipendenti finivest! Era lui il salvatore: avete consegnato per 10 anni la città di Palermo a un zu nuddu Cammarata e Catania a Sciampagnino e co. L'unica arma democratica è il voto e i siciliani lo hanno sempre venduto ...sempre per il solito pacchetto di pasta e un kilo di zucchero! I vespri?ma non fatemi ridere ...

Anonimo 19 gennaio :36

 L'ascarismo è l'anima tenebrosa fuori dalla grazia di Dio, i Vespri sono quella radiosa di un popolo che non si rassegna all'invasore, che pretende la dignità ed il decoro di essere i legittimi fruitori della propria terra e patria. I Vespri rappresentano lo splendore della grazia di Dio.

 

Zetan 

Anonimo 19 gennaio :08

Se giá parliamo di Mafia,sarebbe importante non guardare soltanto la malavita che per via dello scarso interesse della politica regionale hanno saputo fare il comodo suo.

 

Invece bisognera anche parlare del Governo a Roma che sta a capo di tutta questa organizzazione.Se non fosse per loro la Sicilia e le altri regioni del Sud probabilmente sarebbe economicamente allo stesso livello.Ma evidentemente é meglio lasciare andare avanti la malavita,cosí come diffondere la paura e omertá mentre i Signori onorevoli si fanno i c***i loro.

 

Chi se li ha fregati i miliardi prima abbandonando il Sud al loro destino.Aveva ragione Falcone e Borsellino peccato che non ci sono riusciti.Ma almeno ci hanno fatto vedere come sta realmente L´italia.Poveri noi.

Anonimo 18 gennaio :19

Mi auguro che la protesta serva a far capire ai politici locali ma soprotutto al governo che le tasse che ci stanno infligendo sono troppo salate mentre LORO non hanno rinunciato praticamente a niente. Per questo motivo penso e spero che i Vespri Siciliani non siano che l'inizio. Valerio 

Anonimo 18 gennaio :00

Si è giusto protestare, ma i primi responsabili sono i vostri politici seduti  comodi a Palermo che a parte tutelere i loro interessi nulla hanno fatto per la Sicilia e i siciliani onesti.

Rita

Anonimo 18 gennaio :07

 La protesta è giusta, ma il metodo è sbagliato perché, per forza di cose, per ottenere quanto si richiede dovranno fare i conti con la politica.

Creare forti disagi nella popolazione non determina consensi. Ognuno di noi ha le proprie madonne quotidiane e vedersi costretti a portarle a compimento con difficoltà crea contrarietà.

I politici non partecipano perché sanno di essere, LORO sì, causa ed effetto di questo malcontento, legittimo e motivato.

Se Lombardo s'è espresso sulla manifestazione è perché, probabilmente, vorrà cavalcarla in termini di futuri consensi elettorali. Spero che in futuro i manifestanti non cadano nell'errore di crederci!

A livello nazionale non s'è ascoltati per la poca credibilità dei politici locali tutti. Di destra come di sinistra.

 

Condivido in toto quanto si evince dall'articolo.

@@@

 

 

Anonimo 18 gennaio :32

AI MANIFESTANTI: CONTINUATE COSI' VOI SIETE LA SPERANZA TRA L'INDIFFERENZA E LA CODARDIA DEL RESTO DELLA GENTE CHE INVECE DI PRTESTARE SI COLPISCE A SPRANGATE PER UN PO DI BENZINA INCURANTE DI COME IL GOVERNO CI STA'MASSACRANDO. CITADINI PALERMITANI VERGOGNATEVI E REAGITEINVECE DI FARE I PECORONI.

Anonimo 18 gennaio :49

Sono indignato per l'assenza e la mancata partecipazione dei politici alla manifestazione, bè riflettendoci loro la benzina non la pagano hanno le auto blu con autista quindi non hanno nessun interesse a partecipare. Allora occupiamo l'Assemblea della Regione Siciliana e Palazzo d'Orleans chiedendo loro le dimissioni visto che non tutelano gli interessi del popolo siciliano, insomma non ci rappresentano piùùùùùùùùùùùùùùùùù politici avete capitoooooooooooooooo

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