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Padre Cosimo Scordato e la sua marcia contro le discriminazioni
A voce alta contro la Chiesa che non accetta l'omosessualità

di Domenico Giardina
24 gennaio 2011 19:42
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Uno degli slogan più famosi e utilizzati nelle marce di protesta di tutto il mondo recita: “La rivoluzione deve partire dal basso”. E in effetti tutti i più importanti cambiamenti sociali degli ultimi secoli si sono verificati grazie a spinte inarrestabili nate dal basso. Anche in un'istituzione secolarizzata come la Chiesa può accadere. A Palermo è stato lanciato un sasso nello stagno della discriminazione e dell'indifferenza. Padre Cosimo Scordato, parroco della chiesa San Francesco Saverio del quartiere Albergheria di Palermo, ha gridato ad alta voce il suo "no" alle differenze che innalzano i muri e dividono gli esseri umani. “Gli omosessuali sono persone normali, non errori di natura o dei malati – ha detto padre Cosimo - . Sono persone che hanno tutto il diritto di amare e di essere amati e in quanto tale di formare delle famiglie”.

 

In un mondo come quello della Chiesa, che non riesce a scrollarsi di dosso la visione dell'omosessualità come “disordine morale, contrario alla sapienza creatrice di Dio” (parole di Joseph Ratzinger, oggi papa Benedetto XVI, tratte da sue “Considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali” del 1992), suona come l'esplosione di un petardo in un luogo di culto. Padre Cosimo riporta al centro della discussione quello che dovrebbe essere il principio fondamentale di ogni uomo di fede: tutti gli uomini sono uguali di fronte a Dio. “Bisogna avere rispetto per gli omosessuali perché quello che conta è l'amore. E loro amano al pari degli etero. L'omosessuale non è, quindi, un 'peccato contro natura' – ha sottolineato il parroco palermitano - né un elemento di disordine. Conta la persona con la sua capacità di amare e in quanto tale deve essere rispettato”.

 

Ma padre Cosimo Scordato non è una voce solitaria. Altri parroci cattolici hanno capito che non è più possibile applicare certe norme discriminatorie. Come padre Raul Lugo Rodriguez, che in un suo libro su “Chiesa cattolica e omosessualità” ha scritto a chiare lettere che “E' lecito mantenere una posizione staccata dalla dottrina ufficiale della Chiesa a proposito dell'omosessualità e delle persone omosessuali”. O come Don Luiz Couto, prete brasiliano sospeso dalla sua attività nel 2009 perché difendeva i gay e l'uso del preservativo.

 

Prese di posizione coraggiose che vanno a infrangersi contro la “morale condivisa” della Chiesa cattolica ma che potrebbero condurre a un effetto domino importante. La spinta potrebbe arrivare da altri parroci con vedute più ampie come quelle di padre Cosimo. Magari da preti giovani che riescono a guardare oltre i dogmi imposti dall'alto, ritornando al messaggio originario di Cristo stesso che ha saputo lottare e abbattere la “morale condivisa” dei suoi tempi, accompagnandosi agli ultimi, ai reietti e a quelli che erano considerati gli scarti della società. Il parroco palermitano ci testimonia, con questo e altri suoi gesti controcorrente, che anche all'interno della Chiesa è possibile piantare i semi del cambiamento. Perché, come dice padre Cosimo stesso, “é la persona che qualifica la dignità umana. E dove c'é amore c'é Dio”. Un principio semplice ma che qualcuno, all'interno della Chiesa cattolica, sembra aver perso di vista.

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Anonimo 26 gennaio :01
L'utente ha risposto al commento anonimo del 26 gennaio 2011. Visualizza »

caro anonimo

 

    SCANDALO???MA DI CHE SCANDALO PARLA!!!!!E' SCANDALOSO E' CIO' CHE LEI ASSERISCE!!!NON SI PERMETTA DI OFFENDERE CHI LOTTA E CREDE IN QUELLO CHE FA...SCANDALO E' CIO' CHE FANNO I POLITICI...NON ULTIMO IL NOSTRO CARO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHE SI PORTA A LETTO RAGAZZINE

IL DIRITTO DI AMARE E' DI TUTTI.....

 disorientato nel tempo e nello spazio, anche con esempi fuori luogo, 

Anonimo 26 gennaio :53

2011. Faccio presente la data odierna, sia mai qualcuno l'abbia scordata.

Siamo ancora qui, sul serio, a riportare il Levitico? Scritto da uomini in tempi tanto lontani che neppure tutta la naftalina della terra potrebbe conservare in buono stato.

Dio è amore - intendiamoci, quello vero, non quello che ci vogliono vendere i signori della "chiesa". E dove c'è amore, non può esserci peccato.

Amare un altro uomo, un'altra donna. Amare, indistintamente, purchè sia amore, sia positività, sia bene.

Sul serio vogliamo credere a un Dio che ineggia alla morte dei propri figli perchè "omosessuali"? Non sarà che ci fa tanto comodo pensarla così, visto che da sempre il diverso - e non solo per orientamento sessuale, ma in ogni ambito - spaventa?

 

Vorrei ricordare a tutti che domani è Il Giorno della Memoria. Ebrei, omosessuali, malati mentali, vecchi, donne. Milioni di PERSONE - perchè alla fine questo tutti noi siamo, SOLO PERSONE - massacrati in nome dello stesso ideale che leggo qui, tra le righe.

Gassati, torturati e studiati come cavie da laboratorio. La paura del diverso, la rabbia verso ciò che non si comprende e non si vive.

 

Evitiamo di nominare Dio quando di Dio non ce n'è neppure l'ombra.

Applaudo questo parroco e con lui chi finalmente apre gli occhi e diffonde la VERA parola: l'amore.

Anonimo 26 gennaio :45
L'utente ha risposto al commento anonimo del 26 gennaio 2011. Visualizza »

Essere cattolici non è obbligatorio che il signor Scordato si rilegga la DOTTRINA sOCIALE DELLA CHIESA e la smetta di dare scandalo

caro anonimo

 

    SCANDALO???MA DI CHE SCANDALO PARLA!!!!!E' SCANDALOSO E' CIO' CHE LEI ASSERISCE!!!NON SI PERMETTA DI OFFENDERE CHI LOTTA E CREDE IN QUELLO CHE FA...SCANDALO E' CIO' CHE FANNO I POLITICI...NON ULTIMO IL NOSTRO CARO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHE SI PORTA A LETTO RAGAZZINE

IL DIRITTO DI AMARE E' DI TUTTI.....

Anonimo 26 gennaio :50

Essere cattolici non è obbligatorio che il signor Scordato si rilegga la DOTTRINA sOCIALE DELLA CHIESA e la smetta di dare scandalo

dome 25 gennaio :33
L'utente ha risposto al commento anonimo del 25 gennaio 2011. Visualizza »

"preti giovani che riescono a guardare oltre i dogmi imposti dall'alto, ritornando al messaggio originario di Cristo stesso che ha saputo lottare e abbattere la “morale condivisa” dei suoi tempi, accompagnandosi agli ultimi, ai reietti e a quelli che erano considerati gli scarti della società."

 

Certo, si dimentica solo di dire che li convertiva al Vangelo e alle sue regole. Il rapporto tra Gesù e la Maddalena non prevedeva che ognuno continuava la sua vita e amici come prima ma vide la conversione di lei e il cambio dei suoi stili di vita. Non si possono fare paragoni di questo genere perchè o sono in malafede o partono da una mancata conoscenza delle scritture.  Cristo si paragonava infatti al medico che va dove ci sono i malati. A questo proposito appare illuminante Matteo "Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori"

 

Antonio Triolo

 

Caro signor Triolo,

 

l'esempio che lei porta nel suo commento è poco pertinente. La Maddalena era una prostituta, per cui si può parlare, a ragion veduta, di uno stile di vita, che lei stessa ha modificato nel momento in cui ha incontrato Cristo. L'omosessualità non è uno stile di vita, non lo si sceglie. Né si può decidere di essere omo o etero a seconda dei momenti.  Tra l'altro da tempo, ormai, è provato che l'omosessualità non è contro natura perché esiste anche tra gli animali che, come tutti sappiamo, si fanno guidare dagli istinti.

 

Quindi nessuna malafede da parte mia, né mancata conoscenza delle scritture. Di certo non è bellissimo leggere di "medico che va dai malati" in riferimento all'omosessualità. Ne sono stati fatti tanti di danni in passato seguendo questo assioma (omosessualità=malattia). Adesso sarebbe il caso di dire basta.

 

 

Saluti,

 

Domenico Giardina

Anonimo 25 gennaio :10
L'utente ha risposto al commento anonimo del 25 gennaio 2011. Visualizza »

Anche gfli omossessuali sono figli di Dio. Un Pastore ha tutto il dovere di ricordarlo, soprattutto in questi tempi così retrivi e di immoralità, ammantata da pensiero maggioritario.

 

Fra i commenti ho letto anche citazione datte e forse culturalmente appropriate. Ma da cattolico poco praticante e da etero sessuale mi pongo una semplice domanda: Perche Dio dovrebbe discriminare gli esseri umani per le proprie abitudini sessuali soprottutto se sono fatte con l'AMORE?

Anonimo 25 gennaio :06
L'utente ha risposto al commento anonimo del 25 gennaio 2011. Visualizza »

Anche gfli omossessuali sono figli di Dio. Un Pastore ha tutto il dovere di ricordarlo, soprattutto in questi tempi così retrivi e di immoralità, ammantata da pensiero maggioritario.

 

Certo che gli omosessuali sono figli di Dio, lo dice pure il Magistero della Chiesa Cattolica.

Ma un conto è dire e pensare questo, un conto è essere favorevole alle unioni gay e addirittura essere favorevole al loro matrimonio, con l'aggravante che il signore in questione è un sacerdote.

Farebbe bene il Padre Scordato a chiedere la dispensa e ritornare allo stato laicale.

Ma il Vescovo di Palermo non interviene? Per altro non è la prima volta che P. Scordato se ne sce con queste cose... eppure è sempre al suo posto sia in parrocchia, sia come docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia.

 

Non è che in fondo in fondo... anche le gerarchie sono per le unioni gay, visto che non intervengono severamente su P. Scordato?

Anonimo 25 gennaio :08

Anche gfli omossessuali sono figli di Dio. Un Pastore ha tutto il dovere di ricordarlo, soprattutto in questi tempi così retrivi e di immoralità, ammantata da pensiero maggioritario.

 

Anonimo 25 gennaio :11

 A quanto pare la chiesa cattolica finisce sempre col parlare solo di sesso in tutte le sue sfaccettature o di soldi da accumulare per i famosi eterni poveri che non li ricevono mai o di giudizi da elargire per il proprio tornaconto.

Ma dov'è l'amore, lo spirito, la fratellanza, l'umanità, la carità, la CRISTIANITA'?

Ma che ne sanno i preti di queste cose, ma che cosa ci vogliono insegnare se non ci hanno capito e nemmeno gli interessa.

Perché invece di fare gli albergatori non accolgono tanti disperati che si trascinano per le strade malati e al freddo?

Perché non mettono pace dove serve, invece di mettere malizia?

Ma che ci importa degli omosessuali che sono un loro prodotto? Se li preparano fin da bambini, quanto più possono.

Ma che c'entrano i preti con Cristo?

Anonimo 25 gennaio :21

Dopo avere letto tutte questi dotti articoli, pieni di citazioni delle Sacre Scritture, da analfabeta di queste, ho da dire solo questo :

Anche esse ( le Sacre Scritture ) sono state scritte da uomini ( NON LE HA SCRITTE UN DIO ), fino a prova contraria, come tutte le religioni, che si basano su scritti , in piu sono state scritte in tempi , in cui non si sapeva che la omosessualità , non è una malattia e nemmeno una depravazione.

Uno semplicemente , nasce con una predisposizione ad una sessualità che non corrisponde alla maggioranza delle persone, ( ecco questo forse è un dono di Dio , il fatto che non siamo, non lo siamo mai stati, e mai lo saremo maggioranza, ) e comunque il mondo finirà lo stesso , volenti o nolenti, sempre che siamo capaci di mantenerlo ancora per pochi anni, ad un certo punto finirà e non certo perchè io o altri amiamo o facciamo sesso con persone del nostro stesso sesso.

Le lobbies "POTENTI " degli omosessuali, sono lobbies altrettanto come quelle dei Puttanieri e dei Cattolici, dei Protestanti, o dei Mussulmani.... ed altre ancora.

Noi non chiediamo altro di non essere discriminati e di potere vivere in modo tranquillo la nostra sessualità , come rispettiamo quella di tutti gli altri.

 

Anonimo 25 gennaio :13

"preti giovani che riescono a guardare oltre i dogmi imposti dall'alto, ritornando al messaggio originario di Cristo stesso che ha saputo lottare e abbattere la “morale condivisa” dei suoi tempi, accompagnandosi agli ultimi, ai reietti e a quelli che erano considerati gli scarti della società."

 

Certo, si dimentica solo di dire che li convertiva al Vangelo e alle sue regole. Il rapporto tra Gesù e la Maddalena non prevedeva che ognuno continuava la sua vita e amici come prima ma vide la conversione di lei e il cambio dei suoi stili di vita. Non si possono fare paragoni di questo genere perchè o sono in malafede o partono da una mancata conoscenza delle scritture.  Cristo si paragonava infatti al medico che va dove ci sono i malati. A questo proposito appare illuminante Matteo "Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori"

 

Antonio Triolo

 

avolpe1 25 gennaio :33

Il nocciolo della questione non consiste nella tendenza omosessuale, che può trovare a livello etico-descrittivo tante motivazioni, né nella dignità della persona con tendenze omosessuali, che ogni autentico cristiano deve custodire, amare e rispettare e che in ogni caso non può mai esser messa in discussione.

La vera questione è la pratica sessuale omosessuale, che disgiunge in modo totale ed inalienabile l'atto unitivo dalla'atto produttivo, creando a livello etico una situazione di oggettiva insostenibilità rispetto ad una presunta parità con un rapporto eterosessuale.

Anche l'eterossessuale può avere tendenze al libertinaggio, ma nessuno pensa che il libertinaggio, cioè i rapporti sessuali a solo scopo di immotivata voluttà, possano entrare in un comportamente socialmente corretto, prima ancora che in un comportamento cristianamente accettabile.

Qui oggi sarebbe facile l'aggancio, ahinoi, allo "stile di vita" di molti politici, che non è né socialmente e tanto meno cristianamente parlando accettabile!

Le pulsioni sessuali, come moltissime altre tensioni dell'animo umano, non possono semprlicemente essere accettabili per il semplice dato che possano sussistere.

La ragione, il discernimento, la responsabilità nel gestirsi non può venir meno in ogni uomo, indipendentemente dal suo gender.

 

Andrea Volpe

Anonimo 24 gennaio :14

Ecco un altro che porta acqua alle potenti e ricche lobby omosessuali internazionali. Ai falsi maestri ed ai lupi travestiti da agnelli che pontificano allegramente dai mezzi di comunicazione bisogna semplicemente ricordare che tutti noi siamo nati allo stesso modo, dal grembo di una donna che si è incontrata con un uomo, per cui se per assurdo esistessero solo omosessuali finirebbe di conseguenza la nostra specie umana. Ne deriva quindi che la pretesa normalità di una unione omosessuale è solo invenzione di menti malate. Contrabbabndndo le false libertà umane per conquiste sociali ed individuali le lobby omosessuali puntano alla metodica distruzione della civiltà cristiana e della laicissima legge morali naturale.

Anonimo 24 gennaio :06

A voce alta contro la Chiesa (sottinteso come gerarchie, come istituzione storica e umana) o contro Dio? Un cattivo prete che alza la voce contro Dio resta un cattivo prete e basta, un falso profeta da evitare accuratamente.

A chi deve credere un credente? A quello che dice costui o alla Parola di Dio?

Dal Levitico 18,22: Non avrai relazioni con maschio come si hanno con donna: è abominio.

Dalla Lettera dell'Apostolo Paolo ai Romani 1, 24-32: Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto nei secoli, Amen.

per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balia d'una intelligenza depravata,... E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

Ora, è vero che la Bibbia va interpretata, contestualizzata, etc. ma mi pare che il messaggio sia inequivocabile in questo caso. Se accettiamo Dio nella nostra vita, dobbiamo accettarne i precetti sino in fondo; la "Chiesa" non deve far altro che riportare questo messaggio nei secoli, ma è la nostra coscienza che lo rende vivo. La "Chiesa", in fondo, quella vera, non siamo altro che noi, il Corpo di Cristo che in parte vive e soffre su questa terra, in parte è sotto giudizio e purificazione, in parte è già nella Comunione dei Santi.

Di Padre Scordato, a questo punto, francamente... me ne scordo.

Anonimo 24 gennaio :25

E chistu di unni nesci?

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