''Ho un incontro con il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, giovedì mattina''. Lo annuncia all'ADNKRONOS il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. ''Solo dopo - ha precisato - riferirò alla città e insieme alla città decideremo sul futuro della scelta di portare i bronzi di Riace alla Maddalena in occasione del G8''.
Scopelliti dice di ''aver avuto una richiesta informale dal direttore generale dei Beni Culturali, Mario Resca'' e rassicurazioni sul fatto che ''se ci dovesse essere un no del sindaco e della città allo spostamento dei bronzi, il ministero farà un passo indietro. Un sindaco eletto con un consenso così ampio e gravato sempre di maggiori responsabilità - ha proseguito - deve saper ascoltare le proposte del governo e un minuto dopo riferire alla città e decidere sul da farsi''.
Il sindaco si dice ''contrario a questa decisione, anche se - spiega - dovremo valutare non soltanto le proposte, ma anche e soprattutto il fatto che in virtù del finanziamento ricevuto anni addietro dal ministro Rutelli, il museo di Reggio Calabria dovrà restare chiuso per almeno un anno''.
Il consigliere del ministro dei Beni Culturali Bondi, Mario Resca, da parte sua, chiarisce le intenzioni del governo sulla vicenda. "E' scorretto dire che è intenzione del governo portare i Bronzi di Riace alla Maddalena. Il ministro Bondi sta considerando molte alternative. I Bronzi potremmo prenderli in considerazione se il sindaco di Reggio Calabria ci comunicasse l'intenzione di promuoverli in un'occasione unica come il G8 - spiega -. Ma finora nessuno ci ha chiesto niente". Insomma quella dei Bronzi "è un'ipotesi, ma non vogliamo creare problemi". D'altra parte, ammette Resca, "i Bronzi di Riace sono dimenticati e poco valorizzati, bisogna rilanciarne l'immagine".
"Spostare i Bronzi di Riace rappresenterebbe un rischio gravissimo. Il problema si è posto più volte in passato e i soprintendenti hanno sempre dato parere negativo, non per motivi localistici ma esclusivamente per motivi tecnici", spiegano all'ADNKRONOS i tecnici della Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria.
"La tecnica con cui sono stati costruiti i Bronzi nel V secolo a.C., cosidetta 'della cera persa', comporta che i due bronzi siano vuoti all'interno - sottolineano ancora dalla Soprintendenza - Lo spessore di bronzo di cui sono fatte le due statue è millimetrico, la lamina di bronzo è fragilissima". Proprio per la fragilità delle due statue, "per il restauro si sono utilizzate tecniche speciali per togliere la terra dall'interno e per posizionarli nel museo di Reggio Calabria. Uno studio che è durato anni e per il quale sono intervenuti tecnici di più competenze dal fisico al chimico ai tecnici balistici: quando si sono allestiti in maniera definitiva i bronzi si è dovuto tenere conto che l'Italia è terra di terremoti e microscosse. Quindi con le più recenti tecnologie è stata realizzata una strumentazione per mantenerli in piedi e far sì che non fossero danneggiati nemmeno dalle microscosse".
"E' stato perciò stabilito che possono restare in Calabria in queste precise condizioni di conservazione - aggiungono - Più volte in passato si è chiesto di spostarli in occasione di diverse manifestazioni. Tant'è che si era proposto di fare delle copie, per poterne fare l'uso che se ne voleva. Ma la popolazione si è rivoltata e non se ne è fatto niente". Quanto al G8, si attende il parere del soprintendente. "Fino a poco tempo fa i soprintendenti erano delle figure autonome, super partes - fa notare un tecnico - Da un anno a questa parte le soprintendneze in tutta Italia sono in mano a dirigenti voluti e nominati dai politici e dunque in subordine ai politici".
Boccia il progetto del governo di portare i Bronzi in Sardegna il segretario della Cgil di Reggio Calabria Francesco Alì. Lo riporta il 'Corriere della Sera'. "Ci stanno provando senza dare troppo nell'occhio ma se lo possono pure scordare - afferma Alì - i nostri tesori non vanno da nessuna parte". "Sappiamo che già da qualche tempo a Roma, in alcuni istituti di alta tecnologia - continua - si tengono riunioni per studiare la trasportabilità delle statue fino in Sardegna". Un'iniziativa "gravissima e irresponsabile", spiega Alì, tanto da mettere a rischio l'incolumità dei due capolavori ellenici scoperti nel 1972 nello Ionio da un sub dilettante e gelosamente conservati al Museo Nazionale di Reggio Calabria.
egregio sig anonimo non è che sono poi così ignorante è solo che faccio un lavoro di fatica dove la cultura serve ben poco pur nella mia ignoranza non posso fare a meno di contestarti che quanto affermi riguardo i due bellissimi bronzi è alquanto azzardato a meno che tu non sei in possesso di informazioni superiori a quelle dei molti esperti nazionali ed internazionali che gli hanno studiati. affermare: forse ignori che i bronzi di Riace sono le uniche sculture bronzee attualmente esistenti nel mondo attribuibili a Fidia, il più importante scultore greco è senza dubbio un'azzardo anzi un'arroganza come il tuo commento, perchè chiunque si colleghi al sito del british museum di londra potrà ammirare la raccolta delle opere autentiche e certe di fidia altro che le forzature sui bronzi di riace intanto pareri autorevoli affermano che i bronzi probabilmente sono stati realizzati da scultori differenti e al massimo si azzarda l'ipotesi di scuola fidiana ma molti altri pareri parlano di altri artisti tra i quali policleto, mirone, onatas addirittura alcuni affermano che siano opere di epoca romana di stile eclettica e classicista, ma quella che io preferisco a giudicare dai "colpi di scalpello" (ma io sono ignorante) è che siano da atribuirsi ad artista siceliota in quanto dalle foto delle opere marmore di fidia del british museum e i bronzi, denotonei riacei bronzi una mano diferente ed una tecnica superiore rispetto alle opere stesse di fidia, vale la pena tenere a mente che la civiltà siceliota è (rubando i termini della gentica) non razza ma specie nuova nata da un'incredibile integrazione culturale mutatasi in un unica civiltà arricchita delle due culture quella ellenica della magna grecia con quella dei residenti locali arricchimento che potrebbe giustificare una tenica di fusione e lavorazione del bronzo che ha permesso di dare superiori risultati così ben rappresentati dai bronzi ( io abbraccio l'ipotesi) sicelioti inoltre non c'è paragone tra la presenza di opere della magna grecia presenti in sicilia rispetto alla calabria non c'è storia
ad ogni buon modo il g 8 è un'occasione storica unica e forse irripetibile che ha la sardegna di apparire sulla scena internazionale e potrebbe essere l'occasione buona di mettere in evidenza l'antichissima certa unica originale civiltà nuragica e la storia del popolo sardo che c'entrano i bronzi? inoltre critichi il mio italiano ma non hai sentito il sindaco di reggio in un intervista televisiva e poi parliamoci chiaro il problema non sono i bronzi ma quanto costa l'affitto chiaro?
Caro amico sardo,
due considerazioni: 1) non sarebbe male, prima di scrivere qualsiasi cosa possa essere letta e giudicata in pubblico, rivedere almeno le basi dell'ortografia e dell'analisi grammaticale (per esempio la coniugazione del verbo appropriare, o il plurale dell'aggettivo greco) - il rischio delle incertezze, in questo campo, è di fare figure penose... 2) forse ignori che i bronzi di Riace sono le uniche sculture bronzee attualmente esistenti nel mondo attribuibili a Fidia, il più importante scultore greco. L'opporsi al trasporto per migliaia di km di due statue antiche di 2500 anni ,che normalmente sono ospitate in un ambiente a temperatura ed umidità controllate, è dovuto non a becere ragioni campanilistiche, bensì all'elevato rischio che le sculture possano deteriorarsi.
La prossima volta, prima di esprimere giudizi senza senso, pensa.
a proposito scusa per l'italiano ma io sono sardo
Caro amico sardo,
due considerazioni: 1) non sarebbe male, prima di scrivere qualsiasi cosa possa essere letta e giudicata in pubblico, rivedere almeno le basi dell'ortografia e dell'analisi grammaticale (per esempio la coniugazione del verbo appropriare, o il plurale dell'aggettivo greco) - il rischio delle incertezze, in questo campo, è di fare figure penose... 2) forse ignori che i bronzi di Riace sono le uniche sculture bronzee attualmente esistenti nel mondo attribuibili a Fidia, il più importante scultore greco. L'opporsi al trasporto per migliaia di km di due statue antiche di 2500 anni ,che normalmente sono ospitate in un ambiente a temperatura ed umidità controllate, è dovuto non a becere ragioni campanilistiche, bensì all'elevato rischio che le sculture possano deteriorarsi.
La prossima volta, prima di esprimere giudizi senza senso, pensa.
tu parli così perchè ti senti padrone in casa mia ed è per te assodato è scontato che la nostra terra ti appartiene e ti senti in diritto di parlare come un padrone colonizzatore italiano tu non conosci il profumo del mirto e de su murdegu non sai come giocano le nostre pecorelle non conosci l'ombra dei nuraghe non conosci is ballentes
carissimi colonialisti calabresi noi sardi non abbiamo nulla a che fare con questa storia noi abbiamo poco ma quel poco è frutto della nostra unica originale cultura che non abbiamo interesse d'imbastardire con quella che non è neppure vostra ma greca nel contesto dell'evento nel cuore della macchia sarda fà più figura ed arte la cacca delle pecore sarde che i bronzi grechi di cui vi siete apropriati i sardi hanno ben altro bronzo da farci invidiare e che gli usurpatori italiani hanno sempre preso e dettato legge senza lasciare niente opere monumenti o altro e si vergognano dell'arte sarda non ritenendola degna di tale evento per quello che ci riguarda sapete dove potete ficcarveli i vostri preziosi bronzi grechi
Caro amico sardo,
due considerazioni: 1) non sarebbe male, prima di scrivere qualsiasi cosa possa essere letta e giudicata in pubblico, rivedere almeno le basi dell'ortografia e dell'analisi grammaticale (per esempio la coniugazione del verbo appropriare, o il plurale dell'aggettivo greco) - il rischio delle incertezze, in questo campo, è di fare figure penose... 2) forse ignori che i bronzi di Riace sono le uniche sculture bronzee attualmente esistenti nel mondo attribuibili a Fidia, il più importante scultore greco. L'opporsi al trasporto per migliaia di km di due statue antiche di 2500 anni ,che normalmente sono ospitate in un ambiente a temperatura ed umidità controllate, è dovuto non a becere ragioni campanilistiche, bensì all'elevato rischio che le sculture possano deteriorarsi.
La prossima volta, prima di esprimere giudizi senza senso, pensa.
carissimi colonialisti calabresi noi sardi non abbiamo nulla a che fare con questa storia noi abbiamo poco ma quel poco è frutto della nostra unica originale cultura che non abbiamo interesse d'imbastardire con quella che non è neppure vostra ma greca nel contesto dell'evento nel cuore della macchia sarda fà più figura ed arte la cacca delle pecore sarde che i bronzi grechi di cui vi siete apropriati i sardi hanno ben altro bronzo da farci invidiare e che gli usurpatori italiani hanno sempre preso e dettato legge senza lasciare niente opere monumenti o altro e si vergognano dell'arte sarda non ritenendola degna di tale evento per quello che ci riguarda sapete dove potete ficcarveli i vostri preziosi bronzi grechi