Sono numeri che fanno tremare, veri e propri assalti che mettono in luce il volto più oscuro di una società in cui la donna, alle volte, è ancora solo un oggetto sessuale e per questo diventa target per criminali che non hanno paura di rapire ed abusare delle proprie vittime. Da Palermo a Brescia cresce la paura ma è altrettanto forte la reazione di chi subisce le violenze. Ed in quasi tutti i casi gli aggressori sono finiti in manette.
PALERMO. Un padre approfitta dell’assenza della moglie per tentare l’abuso sulla figlia appena dodicenne. La ragazzina, però, ha raccontato tutto e l’uomo è finito in carcere. Secondo quanto ricostruito dalla stessa ragazza, il padre, approfittando dell'assenza della moglie in ospedale per accudire un altro figlio, ha tentato di violentare la figlia piccola, ma la bambina e' riuscita ad evitare il peggio. L'episodio si sarebbe ripetuto piu' volte A Termini Imerese. Fino a quando la madre della bambina si e' accorta che qualcosa non andava perche' la piccola vittima era triste e piangeva spesso. Solo dopo tempo e' riuscita a fare parlare la figlia che si e' sfogata raccontando quanto era accaduto. La madre non ha raccontato nulla per molto tempo temendo ritorsioni del marito da cui si era allontanata nel frattempo. L'intervento della psicologa infantile ha convinto la madre a parlare e denunciare tutto. Dopo i risocntri del caso e la conferma della bambina e' scattato l'arresto emesso dal gip di Termini Imerese.
BRESCIA. Una ragazza di 19 anni è stata violentata in casa da tre sconosciuti. La donna, di origine romena, aveva aperto la porta per il mancato funzionamento del citofono ma, invece del fidanzato, sulla soglie c’erano tre uomini che l’hanno picchiata e stuprata. Pur dolorante, la giovane immigrata, sfruttando una distrazione dei violentatori, è corsa fuori dall'abitazione, salendo su un taxi, chiedendo all'autista di partire subito. Quando questi ha capito cosa era accaduto ha chiamato il 112 e ha accompagnato la giovane al Comando provinciale dell'Arma. Due degli aggressori sono stati trovati in un piccolo parco nella zona e subito bloccati. Il terzo è stato invece preso alla stazione ferroviaria di Brescia dove stava per prendere un treno per raggiungere Trento, dove vive.
UDINE. La polizia ferroviaria ha arrestato un italiano e un tunisino, avevano molestato una donna presente nell'atrio della stazione. Grazie alla denuncia della donna e ai filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso che hanno immortalato l'intera vicenda, il personale della polfer ha rintracciato i due giovani all'esterno della stazione.
GENOVA. Una donna di 30 anni ha denunciato alla polizia di essere stata aggredita, violentata e rapinata nel centro storico di Genova. Lo stupro sarebbe avvenuto alle 2 della notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana. Sulla vicenda, che presenta però ancora molti lati oscuri, sono in corso indagini da parte della squadra mobile. La donna, che in passato aveva intrecciato una relazione con un marocchino che vive nella zona, avrebbe raccontato agli agenti che la scorsa settimana, mentre si trovava nel centro storico, sarebbe stata avvicinata da un extracomunitario, probabilmente maghrebino, che l'avrebbe spinta in un angolo del vicolo, strappato gli abiti e poi violentata con la complicità di un altro immigrato che fungeva da palo. Prima di allontanarsi i due l'avrebbero pure rapinata della borsetta. La donna si è successivamente presentata all'ospedale Galliera in stato di choc per farsi medicare escoriazioni e lesioni in varie parti del corpo. Sulla vicenda sono in corso indagini.
NAPOLI. Ha violentato, per anni, le figlie di sua sorella, due bimbe di 8 e 5 anni: gli agenti della IV sezione minori della Squadra Mobile di Napoli lo hanno arrestato. Contro di lui, S.E, oggi 28 anni e all'epoca dei fatti 23enne, gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale continuata. L'uomo che, a Poggioerale, alla periferia di Napoli, viveva insieme a sua sorella, di notte, prendeva, a turno, le bimbe dal loro letto e le portava nel suo per abusare di loro: una violenza che è durata anni, di sicuro dal 2004 al 2006; per gli inquirenti forse anche di più. Le bimbe hanno nascosto tutto, per paura di ritorsioni da parte dello zio nei loro confronti e della loro madre, fino a quando, in seguito ad una segnalazione, sono scattate le indagini. Su richiesta del Pm, il Gip della Procura della Repubblica di Napoli, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo.
GUIDONIA. E' ancora caccia ai cinque stupratori che hanno aggredito una coppia di fidanzati a Guidonia, vicino a Roma, violentando la ragazza e picchiando il suo compagno. Per tutta la notte i carabinieri del comando provinciale di Roma hanno proseguito i controlli nei campi abusivi e nei campi nomadi non solo nella zona di Guidonia e Tivoli ma in tutta la capitale.
ROMA. E' stato confermato l'arresto e sono stati concessi i domiciliari al 22enne arrestato dalla Squadra
dlr
Bene, poi si aggiunge il fatto che i magistrati spesso sono indulgenti verso questi orrori umani e li mettono in libertà con facilità... li vorrei ringraziare di tanta umanità.
Spero proprio che facciano le stesse esperienze!
già e poi dicono che queste cose non si possono controllare .... non ci sono persone a sufficienza... ma magari i ragazzi che fanno la leva e non hanno niente da fare..... forse potrebbero organizzare dei turni e sorvegliare le zone più pericolose..... certo che tra un po' non saremo sicure neanche di uscire per strada.... per non parlare delle nostre figlie....
ke skifo!