In occasione dell’approssimarsi dell’apertura delle buste per la gara pubblica europea per la realizzazione dei quattro termovalorizzatori siciliani, torniamo a parlarne. E’, perciò, obbligatorio fare riferimento al relativo piano regionale dei termovalorizzatori predisposto dall’Arra, l’agenzia speciale regionale (figlia dell’ex commissariato per l’emergenza rifiuti ed acqua in Sicilia) diretta dal bravo manager Felice Crosta e voluta, pervicacemente, dal Governo di Totò Cuffaro, con la attiva solidarietà del sindaco di Palermo Cammarata e la cooperazione dell’Amia, quella della gestione .
Come ricorderete, l’Unione europea era intervenuta, pesantemente, cassando il precedente atto amministrativo dell’esito della gara per la “concessione” regionale dei quattro termovalorizzatori (Bellolampo Palermo, Agrigento-Casteltermini, Catania-Messina–Paternò, Augusta), che era stato rilasciato a quattro “società di scopo” (ossia con un capofila e più soci). Aggregazioni che si sono contraddistinte per una forte “mobilità dei soci”, che entrano ed escono, spesso. E nonostante le nostre reiterate insistenze, nell’arco di ben quaranta giorni, il dottor Crosta ed i suoi collaboratori non hanno mai trovato un attimo per mandarci un loro “elenco ufficiale” dei soci attualmente presenti nella compagine societaria che si era già aggiudicata “in concessione” il costruendo impianto di Bellolampo.
Così, l’Unione europea aveva imposto alla Regione siciliana (l’Ente territoriale responsabile della pianificazione relativa) l’indizione di un bando pubblico per l’assegnazione dei lavori, e poi della gestione “a tariffa” dei 4 impianti. Una “manovra strutturale”, strategicamente prioritaria, per cui l’Ue e lo Stato, a vario titolo (anche con i fondi della tassa Enel Cp6, ndr) erogheranno ai vincitori delle gare “qualcosina” come 5 miliardi e mezzo di euro. “Appena” un miliardo in meno di quanto previsto per il più complesso lavoro del Ponte sullo stretto.
In quell’occasione il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aveva espresso forti perplessità e dubbi su quattro questioni: l’aver usato lo strumento della “concessione”, che espropria dalla titolarità regionale, e della mano pubblica, dalla realizzazione e dalla conseguente gestione dei quattro termovalorizzatori; le esasperate dimensioni dei medesimi (quello di Palermo sarà il secondo più grande di Europa); le tecnologie previste, che appaiono a molti tecnici ed agli ecologisti desuete, e molto differenti, qualitativamente, proprio dall’ultimo termovalorizzatore realizzato a Parigi, a cui spesso si appella come esempio buono il dottor Felice Crosta; infine, visto che, nonostante le ultime modifiche, il Decreto Ronchi sull’Ambiente ha comunque fissato al 66% (entro il 31 dicembre 2011) la quota di raccolta differenziata per la Sicilia - ha ragionato Lombardo – che senso ha costruire 4 grandi termovalorizzatori, quando ne basterebbero due piccolini?
Adesso il punto è: come finirà la gara?
Rivinceranno i quattro vecchi “concessionari”? O ci saranno nuovi “vincitori” ? E, nel caso, come si potranno aggiustare tra loro, visto che i quattro “vecchi” concessionari, ai sensi del codice civile, sono proprietari ed intestatari dei quattro progetti e di tutti i bei mobiliari interclusi?
Confesso che non mi entusiasma l’essere identificato come il giornalista più esperto in “munnizza” ed affini, sulla piazza palermitana. Così, per spezzare lo stress del lavoro routinario, ho preso l’auto e ho deciso di partire, per “respirare un po’ d’aria nuova a Roma”. Basta Amia e termovalorizzatori. Basta il direttore che mi tallona come un controllore Amat di una volta.
Detto-fatto. Mi sono immerso nel “mio sociale romano”. La sera, dopo una buona cena, accompagnato da un amico, sono andato, more solito, a far due passi a Piazza Navona e dintorni. Un piacere personale che non vi dico. Il mio itinerario prevede, in questi casi, anche il rituale passaggio a Piazza Pasquino. Il piccolo monumento che durante lo Stato Pontificio, del potere temporale dei “Papi” (roba da Vaticano, non quello che state pensando voi… maliziosi, ndr!) serviva per attaccarvi su messaggi di critica al potere costituito o, più semplicemente, di controinformazione. Ancora oggi, vi si legge di tutto.
Da cosacce su Maurizio Costanzo a quelle su Andreotti, da quelle su “Papi” (stavolta pensate giusto, ndr!) a critiche a Veltroni… Periodicamente, altri messaggi nuovi vengono incollati su quelli vecchi, o si strappano i vecchi e se ne appongono di nuovi. Quando all’improvviso… Oddio! Indovinate cosa abbiamo trovato: un dattiloscritto, “registrato” come “quarta puntata”, dove si parlava – roba da non crederci – della gara sui termovalorizzatori siciliani. Una lettera firmata da un indeterminato e misterioso “Ettore A”. In buona sostanza, l’anonimo vergatore, raccontava dell’ira dei Papi (non chiedetemi stavolta riferito a chi, ndr…) nei confronti dei soliti amministratori siciliani anarchici, voraci ed inaffidabili. Per cui nello scritto si preconizzava che la gara per il termovalorizzatore di Palermo, fissata da celebrarsi il 30 giugno 2009, non l’avrebbe rivinta il colosso, centrista (!?), della Falk (quotata in Borsa), ma il più moderno e più competente gruppo Impregilo. Uno degli esempi dell’orgoglio italiano dell’universo imprenditoriale , tanto che quando lo incontri operare nel mondo, come allo stadio, ti sale nel petto la voglia di urlare “forza Italia”, proprio come accadeva tempo fa in un noto spot di una casa petrolifera nazionale.
L’Impregilo, secondo Ettore A., si sottrarrebbe, però, alla “gestione futura” del termovalorizzatore realizzato, cedendo il passo ed il servizio (con sostanziosa quota parte di devoluzione dei contributi pubblici previsti a sostegno delle tariffe) alla società A2A (società milanese-bresciana che gestisce i termovalorizzatori lombardi, ndr), esattamente come è già successo ad Acerra, in Campania.
La lettera dell’anonimo Ettore A si concludeva con una rassicurazione agli occasionali lettori: che la Impregilo - dovendosi impegnare di più nella nuova, e strategica “avventura siciliana” dei termovalorizzatori, dopo essersi fatta onore in quella “storica” di Acerra (che tante soddisfazioni ha dato alla Campania, ndr) – avrebbe abbandonato una serie di lavori di realizzazione per impianti di energie alternative e per la lavorazione dei rifiuti, a Dubai ed Abu Dhabi. Lavori nei quali sarebbe subentrata, fortuitamente, la Falck, o società operative ad essa riconducibili, anche con sede legale nel mondo arabo. A quel punto l’Amia di Palermo, fallita, passerà di mano ad un privato siciliano “al di sopra di ogni sospetto”, ma con radici, sotterranee, ben piantate tra Milano e la comunità siciliana in Canada. Che strana storia, eh!? Quella sera, io ed il mio amico ci abbiamo riso su. Ma, si sa, un tarlo nella mente è un tarlo.
Intanto, forse, sarà meglio specificare che Dubai e Abu Dhabi, citati prima, sono due sceiccati della confederazione degli Emirati Arabi Uniti. Ma come, cari lettori: non avete presente, geograficamente, dove sono? A ridosso della penisola arabica! Santa pazienza, concentratevi! Sono quei posti frequentati dagli amministratori dell’Amia durante la gestione . Oh, insomma… finalmente avete capito!
Noi, invece, vi confessiamo di no!
L’indomani mattina, comunque, utilizzando la complicità della luce del giorno, volevamo fotografare ed immortalare lo strano reperto sul monumento di Pasquino. Giusto per non passare per pazzi, visionari, anche con noi stessi e con il mio Direttore. Ma la lettera di Ettore A. deve essere rimasta vittima di una delle pulizie periodiche del sito. Non vi era più traccia.
Il mio direttore, dopo giorni e giorni di domande e dubbi, con il suo solito scetticismo sul mondo e sulle cose, mi ha detto: “Su, scrivila questa storia della “pasquinata”! E’ provato che scrivere è terapeutico, così poni fine al tuo dilemma: scriverla o no. Mi basta che tu specifichi che noi non ci crediamo, anzi la smentiamo, perché non può essere credibile. Figurati, tu, se il risultato, a sorpresa, di una pubblica gara d’appalto europea per miliardi di euro la puoi trovare a Roma, sul monumento di Pasquino!?. E’ inverosimile, non ci si può credere! Convincitene!
Che forza il mio direttore: mi ha convinto! Non ci credo più neanche io!
Il sole 24 Ore di ieri ci fa sapere che la gara per i termivalorizzatori e' andata deserta.
Aspettiamo con ansia che Panzica ci informi di cio' che Ettore A.ha scrtitto sul manifesto affisso in piazza Pasquino.
siamo certo che non ci deludera'.
In attesa di un verio cambiamento.. dovremmo ricordare ai nostri politici che si può fare business con attività al passo con i tempi, appunto come già indicato da qualche amico lettore. Il problema è che la nostra classe politica è così superata ideologicamente anche nelle attività prettamente affaristiche; cercate di individuare attività innovative al passo con i tempi, guardate cosa si realizza altrove (non nel terzo mondo ..) , così almeno potreste agevolare gli amici degli amici come promesso in campagna elettorale, realizzando qualcosa di utile per la collettività. Fin quando permarranno unici elementi ispiratori coloro che hanno saputo controllare il territorio siciliano nell'ultimo secolo (.. i mafiosi) si continuerà a puntare sull'acqua (nel 2010 ?!?) i rifiuti e così via.. robe da terzo mondo ..
MX
Certo che di intrallazzi si tratta! Aspettiamo l'esito di che cosa si farà con gli ATO e poi..................forse Le darò ragione.
Dott. Panzica grazie per le Sue sempre attente notizie.
Però chissà perchè in popolo siciliano non riesce più a indignarsi!
.... non si sa mai,...
meglio tenere questo articolo memorizzato per il futuro prossimo venturo,
quindi me lo salvo tra i preferiti
magari lo mando a qualche amico/a
e gli dico pure a loro di salvarlo, dopo avere riso.
ma un momento ... Ettore A ... Ettore A ... Ettore A ....????
chi puo' ... ?
maa....

il CIP6 sottratto a vere energie alternative non inquinanti
con un riciclaggio spinto si spende molto di meno, si inquina molto di meno e si creano moltissimi posti di lavoro?Mentre incenerendo, enormi risorse vanno in tasca ai soliti businessman lasciando sul territorio tumori e povertà! Intanto si continua a guadagnare sulle discariche....in attesa di altre "occasioni"..Materiali che si possono riciclare, si buttano in discarica... e nessuno si chiede perchè....Possibile mai che nessuno si accorge della logica del profitto a tutti costi?
Ma impianti di riciclo ci sono nel territorio siciliano? Il sistema Conai consente il riciclo in loco? Come siamo messi con il riuso (per es del vetro)? Cosa si fa con il tetrapak? E la frazione umida che potrebbe servire anche a porre rimedio all' erosione dei suoli che avanza? Le cartiere siciliane potrebbero accogliere la carta raccolta? Perchè non iniziamo a rispondere a queste domande?
Nessun commento.
Stupendamente gradevole.
Semplicemente stupefacente.
Originalmente sfizioso.
Gradevolvente inquitante.
Grazie a Ettore A., chiunque egli sia, ovunque lavori, qualsivoglia cosa faccia.
P.S.
Avete capito perchè Papi ha parlato della MONNEZZA PANORMITA come di una emergenza ancora più emergente della Campania?
Ora avrete certamente capito.
Bravo Panzica.Un bell'articolo.E se le cose andranno nella direzione descritta che ne seguira'?Perche' non dirlo con un altro articolo senza aspettare di leggere un altro manifesto di Ettore A.?
N.B.:ho sognato(ma ad occhi aperti )che dopo la A. seguivano in trasparenza le seguenti lettere:r,t,i,o,l,i.Puo' essere?
e certo, chi altri poteva essere!
Vai a trovarne con un nome così raro e che anche con l'iniziale A coincide perfettamente con un personaggio che è già stato Presidente dell'AMIA, anni fa.
Panzica, nello scrivere il meraviglioso articolo, ha fatto finta di non conoscere questo Ettore A, ma per un motivo narrativo ben preciso, creare un po di suspance, ma come farci bere che ad un giornalista come lui possano sfuggire i nomi dei precedenti presidenti AMIA ??? 
Questa era troppo facile, caro giornalista!
Questo mi piace di Panzica, nell'articolo non si limita a fornire informazioni ma le condisce in maniera abile, non comune, creando una storia, che ti prende, e ci mette suspance (ingrediente saporitissimo e prezioso). Eh, giornalista d'altri tempi! Mi fa pensare a quei personaggi di spy stories che hanno una faccia da fissa ma ne sanno molto piu' di chi ostenta spocchiosamente conoscenza. Lo prenda come complimento naturalmente.
Piacere d'averla scoperta (lei e le sue storie)!
mds
.... non si sa mai,...
meglio tenere questo articolo memorizzato per il futuro prossimo venturo,
quindi me lo salvo tra i preferiti
magari lo mando a qualche amico/a
e gli dico pure a loro di salvarlo, dopo avere riso.
ma un momento ... Ettore A ... Ettore A ... Ettore A ....????
chi puo' ... ?
maa....
