Infuria il dibattito politico sulla situazione rifiuti
E intanto Galioto denuncia il Corriere della Sera

01 giugno 2009 20:36
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"Silvio Berlusconi deve essere veramente alle corde se è costretto ad attribuire l'emergenza rifiuti di Palermo alla giunta Orlando. Prima di diffondere comunicati risibili, il Cavaliere dovrebbe riflettere e informarsi un po' di più. Scoprirebbe che Diego Cammarata amministra la città di Palermo dal 2001. E che da allora il sindaco ha aumentato i precari di tremila unità, determinando il dissesto che ha portato alla crisi attuale". Sono parole di Sergio D'Antoni,

responsabile delle politiche per il Mezzogiorno del Partito democratico. "Berlusconi, come suo solito - aggiunge - non scarichi su altri pesanti responsabilità che sono sue e delle amministrazioni a lui amiche. Se Palermo oggi è sommersa dai rifiuti lo deve a chi ha amministrato la città per otto anni e a chi, in quell'arco di tempo, ha governato il Paese per sei. Vale a dire allo stesso Silvio Berlusconi".

 

 

Gli risponde Carlo Vizzini, senatore del Pdl: "Sergio D'Antoni è sicuramente una persona intelligente ma commette, contando i precari assunti da Cammarata, lo stesso errore che fa coi voti del Pd. Pensa che siano tanti ed invece sono pochissimi. D'Antoni sa bene chi ha assunto i precari a vario titolo e chi, invece, pur non assumendone come Cammarata, ha lavorato per non buttare sul lastrico intere famiglie non licenziandoli. Se questa è una colpa ce la assumiamo insieme a Cammarata". Vizzini conclude chiedendosi: "dove era il segretario generale della Cisl, D'Antoni, quando a Palermo negli anni '90 si assumevano precari sottraendo risorse allo sviluppo, alle imprese ed ai giovani disoccupati che non disponevano di raccomandazioni?''.

 

 

Intanto l'ormai ex presidente dell'Amia Vincenzo Galioto ha dato mandato ai suoi legali di procedere con una denuncia nei confronti del Corriere della Sera. Secondo Galioto, infatti, "un articolo pubblicato oggi contiene affermazioni, dati e numerose imprecisioni che non corrispondono a verità. Tutto ciò ha l'effetto di provocare immotivatamente un quadro di discredito nei miei confronti. Ho dato mandato ai miei legali di tutelare nelle sedi opportune la mia immagine e la mia reputazione personale".

 

 

"La situazione dei rifiuti a Palermo è del tutto insostenibile" Sono queste le parole del deputato regionale Salvatore Lentini che sottolinea come sia "sempre più a rischio la salute dei cittadini ed il danno d'immagine che si sta determinando potrebbe essere praticamente irreversibile. La città non può pagare gli scontri della politica - ha aggiunto -. Occorre un intervento immediato e coordinato da parte di tutte le istituzioni per uscire dall'emergenza. Auspico che ognuno nel proprio ruolo istituzionale, con senso di responsabilità, agisca concretamente, superando ogni contrapposizione ed ogni strumentalizzazione politica".

 

 

Rita Borsellino, capolista del Pd alle Europee per Sicilia e Sardegna, crede invece che "Berlusconi mente quando dice di voler risolvere l’emergenza rifiuti di Palermo dopo le elezioni. Il premier sa benissimo che per risolvere questa grave situazione l’unico modo è quello di rompere lo scellerato patto clientelare che ha ingigantito la pianta organica dell’Amia, portandola al crac. E sa bene anche i nomi dei fautori di tale patto, visto che fanno quasi tutti parte del suo partito, il Pdl. Come quel Vincenzo Galioto, l’ex presidente dell’Amia, che dopo aver sperperato i fondi dell’azienda, è stato premiato dallo stesso Berlusconi con un seggio al Senato”. La Borsellino ha puntato il dito contro l'attuale amministrazione comunale anche per quanto rigurda la raccolta differenziata: "L'impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell'Amia di Partanna Mondello costruito nove anni fa con fondi ministeriali, poi rifinanziato con fondi Cipe, è capace di riciclare ogni anno 14.520 tonnellate di plastica e metalli e 29.903 tonnellate di carta. Purtroppo si tratta di una struttura costata 2 milioni di euro e mai entrata in funzione”.

 

 

Infine secondo Ninni Terminelli, consigliere comunale e coordinatore cittadino del Pd "Cammarata dovrebbe ammettere il suo assoluto fallimento e le gravi irresponsabilità degli ex vertici dell'Amia di cui abbiamo esposto in questi giorni le spese d'oro a Dubai che avrebbero dovuto pagare i cittadini con un vergognoso aumento della Tarsu".

Fonte: ansa
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Anonimo 02 giugno :38

Se il presidente del Consiglio non avesse conosciuto perfettamente la gravità della situazione igienico sanitaria che incombe su Palermo e sulla Sicilia non avrebbe firmato il decreto con il quale il 27 gennaio ha riconosciuto lo stato di emergenza per la saturazione della discarica di Bellolampo ed ha nominato il prefetto Trevisone commissario delegato con il compito di realizzare una quarta vasca di contenimento entro il 31/12/2009. Certo, non si aspettava che alcuni consiglieri comunali e organizzazioni sindacali il 31 maggio avrebbero bocciato clamorosamente l'aumento della Tarsu imposta dal suo sindaco e, con essa, il protagonismo baldanzoso e minaccioso di quella zona grigia dell'Amia che, ieri come oggi, detta legge nei centri decisionali della pubblica amministrazione. Infatti alla domanda che tutti si pongono in queste ore su quello che succederà la prossima settimana, dopo i provvedimenti di pulizia concordati ieri, nessuna sa rispondere. La verità è che gli impianti esistenti di separazione e valorizzazione dei rifiuti non sono mai entrati in funzione. Tradotto: la raccolta differenziata rimane una prescrizione di legge da non considerare. Avanti con l'emergenza e le discariche.

Giuseppe Maritati       

Anonimo 02 giugno :18
 La monnezza liberista
===================rifiuti
 
 
 Una città assente forse perchè delusa da tante sconfitte subite nel corso della sua storia non ha partecipato alla battaglia dell'opposizione al Consiglio Comunale di Palermo conclusasi, forse per la prima volta da innumerevoli anni, con una vittoria: l'aumento del 35% della Tarsu non è passato! Aumento sostenuto dal Sindaco che non ha saputo o potuto prendere le distanze dal chiaccherato Consiglio di Amministrazione dell'Amia, l'azienda municipale preposta all'igiene ambientale e che in passato aveva protetto  non querelandosi per il falso in bilancio che era stato denunziato e conclamato. La battaglia dell'opposizione è stata durissima e, da un certo momento in poi, assediata dai dipendenti Amia che sembravano interessati
al varo dell'aumento e dall'assedio delle immondezze.Spero che le Confederazioni sindacali faranno un approfondimento  sul comportamento dei dipendenti Amia dal momento che è sembrato che la loro azione fosse rivolta a minacciare l'opposizione per obbligarla a votare l'aumento  ed a ricattare la città sommersa da tonnellate di rifiuti che, ad un dato momento, hanno preso a bruciare in centinaia di posti diversi, incendi non provocati dalla  pur  acuta esasperazione degli abitanti.
   Dopo la sconfitta del Sindaco e della sua maggioranza l'intervento di Bartolaso è sembrato un atto strumentale del Governo per soccorrere il centro-destra palermitano in difficoltà e per consentire il rientro dello sciopero aziendalistico con l'assegnazione di trecento paia di scarponi (!!!) ai dipendenti, una ridicola
messa in scena per giustificare  ,  salvare la faccia e tornare  alla normalità  attribuita al deus ex machina Berlusconi ed al suo
factotum Mercurio.
L'aumento proposto del 35% è stato preceduto da un altro settanta per cento di meno di due anni fa e che non era servito ad evitare lo spaventoso deficit di 180 milioni di euro che aumenta di quattro milioni di euro al mese.
La cittadinanza di Palermo paga una considerevole cifra per la Tarsu. La tassa è molto pesante per gli esercizi pubblici e per le attività produttive e pesa su ogni famiglia palermitana per non meno di duecento euro l'anno. 
Anche se fosse passato l'aumento proposto dal Sindaco dubito molto che il bilancio Amia si sarebbe riassettato dal momento che  esiste nella gestione privatistica dell'azienda una incoercibile tendenza ad un esponenziale aumento delle spese rispetto le entrate che sono costituite quasi esclusivamente dai proventi tributari imposti dal Comune.
E' nella natura stessa della obbligata trasformazione della municipalizzata in spa il meccanismo diabolico del fallimento. I soldi li mettono i cittadini ma nè Comune nè Corte dei Conti  possono esercitare un controllo sugli amministratori  dell'azienda che bruciano ingenti quantità di risorse per sè stessi, per i loro consulenti, per le persone che assumono con criteri del tutto arbitrari, per le esternalizzazioni, per gli affari che gestiscono, insomma per tutto. La raccolta differenziata non riesce a decollare e non dec ollerà mai dal momento che i gestori dell'amia non sembrano molto interessati e lo stesso affare dell'inceneritore pone problemi che sono assai al disopra della mentalità da "massaria" che è prevalsa nel gruppo dirigente  che spende il suo tempo in inutili  costosi ripetuti viaggi negli emirati  alla ricerca forse dell'araba fenice.
 E' il fallimento della privatizzazione dei servizi pubblici locali. Presto entrerà in crisi anche  l'acquedotto municipale ed aumenterà smisuratamente il costo dell'acqua   mentre  l'Amat pensa di risolvere i suoi problemi assumendo vigilantes per  reprimere i viaggiatori abusivi. Un pannicello caldo in una situazione strutturalmente deficitaria.
  Nessuno sembra rendersi conto  della pericolosità dei marchingegni di privatizzazione dei servizi. I costi diventano insopportabili ed i servizi sempre più scadenti. Questo accade dovunque al modello pubblicistico di gestione si è sostituito il modello privatistico. Eppure anche le stesse opposizioni che hanno valorosamente combattuto la loro battaglia a Palermo sono convinte che si tratta soltanto della cattiva gestione di un  organismo valido. Non è così. Bisogna tornare al modello pre spa, senza consigli di amministrazione, senza presidenti ed amministratori delegati e consiglieri. Senza consulenti e senza esternalizzazione ripristinando il processo accumulativo di konw hau che ha costituito l'orgoglio di tante nostre municipalizzate prima della follia ideologica della mercificazione e della privatizzazione  dei servizi pubblici.
 
pietro ancona

 
Anonimo 02 giugno :46
L'utente ha risposto al commento anonimo del 02 giugno 2009. Visualizza »

A questo punto io voglio conoscere il colpevole, perchè uno ci deve pur essere.

Voglio sapere se è vero che in questi anni sono stati assunti NUOVI dipendenti ! Voglio sapere i nomi di questi dipendenti, affinchè ognuno di noi si possa rendere conto del perchè questi dipendenti sono stati assunti (Palermo pur essendo una grande città in fondo è un condominio nel quale ci si conosce tutti) !

Voglio sapere quali colpe ha il dott. Colimberti e per quale motivo è stato rimosso ! 

Voglio sapere perchè questo Sindaco ( ? ) ha deciso di lasciar cadere nel nulla l'uinica possibilità di far chiarezza sui bilanci che aveva facendo intervenire la magistratura! Ma forse voglio sapere troppo, di certo fino a quando non saprò questo non voterò mai più PDL e inviterò tutti i miei amici a fare altrettanto!!!!

Lo so che avendo il leader che si ritrovano (uno che più volte ha negato persino l'evidenza) è difficile ammettere i propri errori ma talvolta un bagno di umiltà è più convincente di mille mezogne.

tonialba

Finalmente una che ha aperto gli occhi ed aperto il cervello, rispetto a quelli che ancora lo hanno atrofizzato dalle continue menzogne e balle raccontate ogno giorno dal nostro " Statista " e dalla sua corte, Vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo 02 giugno :14

A questo punto io voglio conoscere il colpevole, perchè uno ci deve pur essere.

Voglio sapere se è vero che in questi anni sono stati assunti NUOVI dipendenti ! Voglio sapere i nomi di questi dipendenti, affinchè ognuno di noi si possa rendere conto del perchè questi dipendenti sono stati assunti (Palermo pur essendo una grande città in fondo è un condominio nel quale ci si conosce tutti) !

Voglio sapere quali colpe ha il dott. Colimberti e per quale motivo è stato rimosso ! 

Voglio sapere perchè questo Sindaco ( ? ) ha deciso di lasciar cadere nel nulla l'uinica possibilità di far chiarezza sui bilanci che aveva facendo intervenire la magistratura! Ma forse voglio sapere troppo, di certo fino a quando non saprò questo non voterò mai più PDL e inviterò tutti i miei amici a fare altrettanto!!!!

Lo so che avendo il leader che si ritrovano (uno che più volte ha negato persino l'evidenza) è difficile ammettere i propri errori ma talvolta un bagno di umiltà è più convincente di mille mezogne.

tonialba

Anonimo 01 giugno :37

grazie anche all' MPA ed a quanto ha fatto per non far pesare sui cittadini di Palermo un'ulteriore tassa:l'aumento della tarsu! Detto questo sarebbe ora opportuno anche da parte dei giornalisti fare un'inchiesta seria su tutta la gestione AMIA degli ultimi cinque anni...comprese i rimborsi spese di tutto il cda...

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