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Orlando divide, Ferrandelli lo contesta
e Pippo Russo gli scrive: "Caro Fabrizio..."

19 ottobre 2011 20:26
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Sulle colonne palermitane di Repubblica Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale di Idv, aveva sfidato l'ex sindaco Leoluca Orlando criticandolo aspramente. "Un leader assente: posso batterlo", aveva detto il neocandidato alle primarie palermitane. E poi: "Negli ultimi cinque anni Luca e Rita non sono mai stati in città mentre io c'ero sempre".


Pippo Russo, segretario provinciale Idv, indirizza principalmente a Ferrandelli una lunga lettera che vi riproponiamo integralmente:

 

Carissimi,

stamattina ho letto l'ampio articolo su Repubblica con le esternazioni di Fabrizio Ferrandelli. Sanno tutti dell'affetto sincero e profondo che io nutro nei confronti di Fabrizio, in lui rivedo tanto di me stesso alla sua età, oltre 22 anni fa, quando per la prima volta mi affacciai al mondo della politica incontrando, in una tarda sera di settembre del 1987, Leoluca Orlando, in quel momento il sindaco più famoso del mondo. Per la prima volta non si parlava di Palermo per la mafia ma per un sindaco, che sedeva nella stessa poltrona in cui era stato seduto Vito Ciancimino, che dichiarava guerra alla mafia e ai pezzi dello Stato e della politica collusi con essa. Nasceva una speranza nuova. Ed io volevo esserci, per dare un contributo al riscatto della mia citta e della mia terra di Sicilia.

 

Ho lottato, ho rischiato, ho sbagliato, ho fatto cose giuste. Insomma, ho vissuto. Ho vissuto un'esperienza animato da passione e rabbia. Gli indignati non nascono adesso. Noi eravamo già indignati tra i boati delle auto-bomba e degli esplosivi per uccidere persone per bene e servitori dello Stato, tra le raffiche di mitra nelle guerre di mafia. Altro che indignati. Eravamo furenti, furenti e addolorati, stanchi di partecipare a troppi funerali e di vedere mortificata la nostra dimensione di donne e uomini liberi. Ora, insieme a centinaia di migliaia di giovani, siamo indignati per come è organizzato il mondo, la finanza, l'economia, per come sono tutelati, poco e male, i diritti e i bisogni, per gridare che non puoi vivere oggi se non hai un minimo di speranza per domani.

 

L'indignazione non ha età, e chi ha combattuto ieri non è il passato ma rappresenta il filo conduttore di un'idea della vita, della persona, del mondo che se spezzi, in ragione di un'ambzione personale, seppur legittima, procuri un danno per tutti. Quando affermi con le parole e con i fatti, valori eterni, giustizia sociale, libertà, legalità e solidarietà, non sei mai il passato, hai sempre un piede nel futuro . Ma Fabrizio pensa veramente che oggi potrebbe parlare come parla e operare come opera se non ci fosse stato a Palermo quella stagione? Leggendo le sue dichiarazioni ho capito tante cose. Ho capito che lui da tempo aveva deciso che la realtà esterna doveva ruotare intorno al suo progetto personale, di candidarsi a sindaco di questa città.

 

E tutto da lui è stato pensato a tal fine, anche i partiti o le liste in cui è stato e in cui è, anche, ed è ciò che più mi fa pensare, le persone. Perchè non è possibile che improvvisamente il leader che ha sempre riconosciuto come tale, e a cui si ricollega idealmente, adesso non vale più niente - ma è sicuro che non valga più niente anche per tantissimi palermitani? - non è possibile che il partito in cui milita non era patriarcale quando è stato scelto come capogruppo ed ora è diventato improvvisamente patriarcale. Anche Per Palermo E' Ora, la straordinaria esperienza che ho aiutato a far nascere, insieme ad altri, era un tassello del suo progetto, voleva che da quel cartello venisse fuori l'indicazione del suo nome. Quando ha capito che così non sarebbe stato, ha cercato un'altra sponda, "Palermopiù", che improvvidamente all'Imperia lo ha incoronato. Grandi responsabilità negli adulti che ispirano quel movimento, grande responsabilità sul destino prossimo di Fabrizio, un destino che prefigurava ampi scenari, se solo si credesse che l'umiltà, che non vuol dire assenza di ambizioni, e la fiducia, sono i due grandi motori della politica, anzi della vita.

 

Fabrizio afferma che il suo partito è stato ingrato nei suoi confronti solo perchè non ha accettato come dato assoluto e indiscutibile il suo progetto personale, ma Fabrizio sa che senza IdV lui non avrebbe potuto mettere a frutto le sue innegabili qualità. Non ha accettato un confronto democratico all'interno del partito in cui milita, eppure parla di squadra, forse confondendo la squadra con coloro che gli vogliono bene, nel migliore dei casi, e con coloro che vorrebbero fare su di lui un investimento personale, nel peggiore. Accanto ha gli uni e gli altri. Avere qualità è una cosa, sapere suscitare entusiasmi, consensi, è una cosa, e tutti riconosciamo a Fabrizio tali capacità di coinvolgimento, essere eletto sindaco di una città difficile come Palermo, contando solo sul meccanismo dello scontro generazionale e sull'indicazione di alcuni movimenti, è un'altra cosa. Occorre ben altro, un ben altro che lui in queste ore, lo dico sommessamente, sta dimostrando di non possedere. Se lui pensa di provocare il partito fino alla sua espulsione, si sbaglia. Adesso deve restare fino a quando sarà lui - ormai ha deciso anche questo? - di andarsene, portandosi dietro qualche discepolo. E non uso il termine discepolo a vanvera.

 

Colgo una sorta di furia messianica nelle parole di Fabrizio, ma Fabrizio non è, non può essere il messia a cui la città intera deve inchinarsi, non perchè è Fabrizio ma perchè nessuno se lo può permettere. Non se lo permettono nemmeno personaggi con storia e spessore culturale, morale e politico di grande rilievo, tra cui Orlando e la Borsellino. Adesso, a noi che siamo coloro che spicciano le faccende di casa, nel silenzio e con spirito di servizio, toccherà raccogliere i cocci. E' sempre così, ti spendi per anni, poi arriva qualcuno che comincia a sgomitare e a scalciare e ti rompe ciò che avevi conquistato con sudore. Guardiamo avanti però, siamo un grande partito. Abbiamo dei doveri da assolvere nei confronti dei cittadini stanchi, arrabbiati e delusi, costruire le condizioni per un cambiamento vero a Palermo, in Sicilia.


Pippo Russo

Segretario provinciale di Palermo IdV

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Anonimo 21 ottobre :59
L'utente ha risposto al commento anonimo del 21 ottobre 2011. Visualizza »

 ma scusa.. invece di prendervi a calci alle gengive tra di voi.. PRIMARIE, NO?? così decidiamo noi! :)

 Condivido pienamente il commento delle 16.14 di ieri, di Anonimo.

Anonimo 21 ottobre :04

Anche a me mi hanno impressionato i toni e i contenuti del post di Barbara Grimaudo. Se questi sono i sostenitori di Ferrandelli, di cui da poco ne conosco l'esistenza ma questo è un problema mio, c'è da pensare. Io sono un semplice professionista che di politica non ne capisce niente e anche io sono parecchio schifato. La lettera di Pippo Russo mi riporta a un tempo in cui tutti avevamo vero entusiasmo e in cui speravamo davvero che le cose potessero cambiare. Russo ha scritto una cosa molto bella che chi nella vita ha fatto battaglie giuste non è mai il passato, ha sempre un piede nel futuro. Io non vedo con questi giovani, Faraone, Ferrandelli e non so chi altri, tutto questo entusiasmo in giro. Certo, Orlando non è più giovane e allora? E se magari ci imbattiamo in qualche giovane solo anagraficamente e basta? Se di politica non ne capisco niente figuriamoci delle regole dentro i partiti, però non mi pare che Ferrandelli si sia comportato bene attaccando il suo partito in quel modo, io quell'intervista su Repubblica l'ho letta, dicendo che è patriarcale e però rimanendoci dentro. Alla fine bisogna essere conseguenziali, allora si dimetta. La mia impressione, posso sbagliarmi, è che Russo abbia colto nel segno, c'è un progetto personale e una corrente organizzata dentro Italia dei Valori. Intanto a Palermo rischiamo di vederci di nuovo governati da gente incapace e lontana dai problemi della gente. Vittorio

Anonimo 21 ottobre :16

La candidatura di Ferrandelli potrebbe essere una buona pensata per chi la pensa come Ferrandelli o peggio ancora come Di Pietro. Personalmente mi dissocio dal coro di consensi. Palermo ha bisogno di qualcuno che la ami senza condizioni ne condizionamenti. Palermo ha bisogno di un uomo nuovo in tutti i sensi. Ferrandelli è già un soggetto "consumato" dalla politica è un (consentitemi l'espressione) vestito a cui servono molti rammendi. Non mi pare il caso di proporlo.

Masaniello

Anonimo 20 ottobre :54
L'utente ha risposto al commento anonimo del 20 ottobre 2011. Visualizza »

C'è qualcosa che non mi convince in alcuni di questi commenti, non utimo in quello di Isabella. Ho avuto modo di commentare altrove questa vicenda poco bella che vede coinvolti Pippo Russo e Fabrizio Ferrandelli. Io non sono amica nè dell'uno nè dell'altro e ho spiegato che manco andrò probabilmente alle primarie perchè non mi convince nessuna candidatura per ora in campo. Neanche quelle di Orlando e di Borsellino. Sto riflettendo. E' da un pezzo che non vado a votare, mi sono un pò riappassionata dopo la manifestazione delle donne Se non ora quando. Ma meno che meno quelle di Faraone e di Ferrandelli. Tutto è relativo, a me la lettera di Russo m'è sembrata di una chiarezza e di una coerenza netta. E ho scritto, sarà la mia sensibilità di donna, che trasuda affetto per il Ferrandelli da tutte le righe, anche se severe. Questo qua gli vuole veramente bene! Potrò sbagliarmi, ma ho paura che molti commenti siano scritti da amici di Ferrandelli che non gli stanno facendo un buon servizio. Perchè danno ragione  a Russo e cioè che c'è un gruppo organizzato che segue un progetto personale e ciò non va bene per la causa comune. Lo dico anche a Barbara che in modo troppo concitato ha preso le difese del Ferrandelli insultando una persona, con cui prima o poi vorrò prendere un caffè, di cui molti mi hanno parlato bene. Il punto è un altro, che gli amici di Cammarata possono vincere di nuovo se non ci diamo tutti una regolata, ma tutti.

 Posso comprendere i tuoi dubbi..ti rivelo che non ne capisco molto dei meccanismi politici, ho premesso che ciò che scrivevo era una pura opionione personale sulle parole lette. Conosco tante persone ma reputo che ciascuno di noi si possa difendere benissimo da solo, specialmente se gode di stima, la mia Fabriazio ce l'ha quindi reputo che per la sua persona replicherà "lui stesso" nelle sedi e con le persone appropiate. Io mi sono espressa solo in merito a parole scritte che offendevano indirettamente i cittadini, quando finalmente riescono ad avere voce in capitolo spuntano queste avversità...Perchè tutto deve essere trattato, discusso e strategicamente pianificato quando direttamente il popolo ad una voce dichiara la sua volontà?E perchè questa voce deve essere contestata e rivalutata attaccando la persona in questione?Sarebbe giusto autocriticarsi prima di valutare il prossimo, sarebbe un bel gesto e darebbe un bell'esempio, di voler essere persone migliori (perchè nessuno sarà mai perfetto) per una palermo migliore..Questo mi fa pensare e fa sorger dubbi sul machiavellismo della politica italiana.

Anonimo 20 ottobre :57
L'utente ha risposto al commento anonimo del 20 ottobre 2011. Visualizza »

C'è qualcosa che non mi convince in alcuni di questi commenti, non utimo in quello di Isabella. Ho avuto modo di commentare altrove questa vicenda poco bella che vede coinvolti Pippo Russo e Fabrizio Ferrandelli. Io non sono amica nè dell'uno nè dell'altro e ho spiegato che manco andrò probabilmente alle primarie perchè non mi convince nessuna candidatura per ora in campo. Neanche quelle di Orlando e di Borsellino. Sto riflettendo. E' da un pezzo che non vado a votare, mi sono un pò riappassionata dopo la manifestazione delle donne Se non ora quando. Ma meno che meno quelle di Faraone e di Ferrandelli. Tutto è relativo, a me la lettera di Russo m'è sembrata di una chiarezza e di una coerenza netta. E ho scritto, sarà la mia sensibilità di donna, che trasuda affetto per il Ferrandelli da tutte le righe, anche se severe. Questo qua gli vuole veramente bene! Potrò sbagliarmi, ma ho paura che molti commenti siano scritti da amici di Ferrandelli che non gli stanno facendo un buon servizio. Perchè danno ragione  a Russo e cioè che c'è un gruppo organizzato che segue un progetto personale e ciò non va bene per la causa comune. Lo dico anche a Barbara che in modo troppo concitato ha preso le difese del Ferrandelli insultando una persona, con cui prima o poi vorrò prendere un caffè, di cui molti mi hanno parlato bene. Il punto è un altro, che gli amici di Cammarata possono vincere di nuovo se non ci diamo tutti una regolata, ma tutti.

Di certo concordo con la scarsa "bellezza" di questa vicenda. Si tratta palesemente di un piccolo scorcio delle liti che si svolgono all'interno delle sacre stanze di una segreteria di partito in cui uno dei più autorevoli componenti nazionali decide di tornare sic et simpliciter, dopo anni di lavoro svolto altrove, certo di potere riesumare il suo antico fascino su una popolazione devastata da otto anni di disgoverno, mentre un emergente, che per le strade della città c'è da tanti anni e non se ne è allontanato mai, fa a gomitate per cercare di ottenere riconoscimento formale al suo lavoro.

IdV a Palermo sbaglierà, come ha sbagliato a Napoli, se porterà avanti Orlando e lascerà indietro Ferrandelli.

Ma, sfortunatamente per noi, i politanti quando sbagliano non imparano... E noi, poveri pazzi che ancora crediamo in una possibilità di cambiamento, ce la prendiamo come sempre in saccoccia.

Anonimo 20 ottobre :14

C'è qualcosa che non mi convince in alcuni di questi commenti, non utimo in quello di Isabella. Ho avuto modo di commentare altrove questa vicenda poco bella che vede coinvolti Pippo Russo e Fabrizio Ferrandelli. Io non sono amica nè dell'uno nè dell'altro e ho spiegato che manco andrò probabilmente alle primarie perchè non mi convince nessuna candidatura per ora in campo. Neanche quelle di Orlando e di Borsellino. Sto riflettendo. E' da un pezzo che non vado a votare, mi sono un pò riappassionata dopo la manifestazione delle donne Se non ora quando. Ma meno che meno quelle di Faraone e di Ferrandelli. Tutto è relativo, a me la lettera di Russo m'è sembrata di una chiarezza e di una coerenza netta. E ho scritto, sarà la mia sensibilità di donna, che trasuda affetto per il Ferrandelli da tutte le righe, anche se severe. Questo qua gli vuole veramente bene! Potrò sbagliarmi, ma ho paura che molti commenti siano scritti da amici di Ferrandelli che non gli stanno facendo un buon servizio. Perchè danno ragione  a Russo e cioè che c'è un gruppo organizzato che segue un progetto personale e ciò non va bene per la causa comune. Lo dico anche a Barbara che in modo troppo concitato ha preso le difese del Ferrandelli insultando una persona, con cui prima o poi vorrò prendere un caffè, di cui molti mi hanno parlato bene. Il punto è un altro, che gli amici di Cammarata possono vincere di nuovo se non ci diamo tutti una regolata, ma tutti.

Anonimo 20 ottobre :41
L'utente ha risposto al commento anonimo del 20 ottobre 2011. Visualizza »

 ma scusa.. invece di prendervi a calci alle gengive tra di voi.. PRIMARIE, NO?? così decidiamo noi! :)

 Bhè....a me sembra che la lettera del Dott. Pippo Russo contenga frustazione politica, invidia egocentrica e poca voglia di reale concretezza, ma solo affermazione e riconoscimento dei propri meriti. Scusate se sono diretta, i formalismi in questo periodo servono a poco come anche la diplomazia sdolcinata..il mio pensiero si basta esclusivamente su ciò che ho letto. La politica non dovrebbe essere espressione di volontà cittadina? Allora mi sembra un pò immaturo e poco etico rimproverare un compagno di partito per poca umiltà, giovinezza e acquisizione di meriti da altri attribuiti. Forse dovremmo riflettere di più su ciò che è accaduto, non è accaduto e accadrà...sul proprio lavoro svolto ed interrogarci del perchè non abbia dato buoni risultati..forse dovremmo metterci più indiscussione invece di far ricadere i propri fallimenti sugli altri, o peggio ancora giustificare i propri errori e superficialità. E' vero, c'è chi lavora in silenzio, giorno dopo giorno..ma proprio perchè in molti hanno scelto la strada del silenzio non scrivono lettere di sfogo personale su internet,  in caso fanno arrivare il proprio messaggio e consiglio a Fabrizio stesso, in forme private. Fabrizio non è un messia, oggni parola ha un suo significato, impariamo ad utilizzarlo nel giusto contesto. Se oggi siamo arrivati a questo punto è perchè non si pensa ai Palermitani ma a singoli interessi privati ed esibizionisti, la lettera del Dott. Russo a mio modesto parere ne è stato un esempio. Concludo esortando nuovamente tutti quanti (compresa me) alla riflessione perchè questo non è un gioco, nè politico nè personale..tanto meno di società. Isabella

Anonimo 20 ottobre :37

 io sarò cretina...ingenua...o altro...ma mi chiedo perchè Luca...nn ha ritenuto opportuno appoggiare te!!!!m elo chiedo ...lo dovrei chiedere a lui...all'IDV...a cui'??? boh!!!

Anonimo 20 ottobre :56

Se c'è qualcuno che ha giocato una vita a fare il Messia di questa sventurata città, è proprio Leoluca Orlando. Peccato che Pippo Russo non se ne sia accorto. Se Ferrandelli è il personaggio descritto dalla sua lettera, ha imparato tutto da Orlando il Paladino.

Anonimo 20 ottobre :48

 

Credo che la risposta di Fabrizio Ferrandelli al Segretario Provinciale Pippo Russo possa essere utile alla comprensione di quanto sta accadendo e possa fornire anche ulteriori interessanti spunti.

 

grazie

Lena La Barbera

 

 

Riporto di seguito nella sua interezza la nota:

 

 

"Alcune riflessioni circa la natura della mia candidatura alle primarie e sul mio partito

Credo che quanto mi è stato richiesto per espressione e volontà di Palermo Più, movimento di rappresentanza di diverse realtà della società civile, non sia una cosa “sbagliata” ma sia una cosa “possibile” soprattutto per un partito che ha sempre voluto rappresentare le istanze e le sensibilità di questo mondo.

Ed è per questo che un’opportunità di questa natura io la considero patria dell’incedere politico.

Forse non sarò il Sindaco di tutti i palermitani ma avrò tentato di rappresentare l’istanza di chi intende la partecipazione come metodo di cambiamento della società.

Questo sarà poco politichese ma è nelle aspirazioni di tanti palermitani.

Ho seguito e seguirò il progetto politico derivante dal percorso di “per Palermo è ora” proprio perché la discriminante della politica non può essere la persona ma i contenuti e le regole.

Ed è quello che “per Palermo è ora” ha fin ora manifestato in ogni luogo e modo, con il mio contributo e con quello di tanti altri che hanno scelto di non stare a lamentarsi restando fermi.

Né tantomeno si può lontanamente immaginare, per sua natura, che questo luogo di incontro e confronto politico, tanto articolato e diverso nelle realtà che lo compongono, potesse mai incidere sull’indicazione di un nominativo per la candidatura alle primarie.

Sento anche di dover ricordare un aneddoto al mio segretario provinciale preferito.

Infatti, in tanti mi hanno raccontato la storia, che credo lui non abbia vissuto direttamente in quanto credo sia tornato alla politica attiva in questi ultimi due anni,di quando Leoluca Orlando, i circoli e i militanti della Margherita a lui vicini, decisero di sostenere la candidatura alle primarie per le regionali 2006 di Rita Borsellino, una candidatura che non era sostenuta ed appoggiata da quel partito in cui allora militavano.

Di certo tutti ricordiamo l'amarezza che lasciò il mancato rispetto di scelte e convincimenti differenti.

Mi stupisce che nella mia persona, che riveste, per sostegno dei consiglieri, la massima rappresentanza del partito all’interno del consiglio comunale, non venga considerata legittima aspettativa quella di poter rappresentare un tassello della possibilità di cambiamento, dopo aver contrastato per anni il vero nemico di Palermo: Cammarata, la sua giunta, la sua maggioranza in consiglio comunale, i suoi comitati d’affari e le sue clientele.

Certamente “la repubblica” non ha onorato il senso del mio pensiero, forse strumentalizzando e forzando, soprattutto nella scelta dei titoli, la reale espressione del mio sentire.

Noi, tutti insieme, abbiamo il dovere di costruire un fronte unico in cui le individualità siano poca cosa rispetto al progetto.

E chiunque dovesse essere individuato dai cittadini con lo strumento delle primarie come il rappresentante per partecipare al cambiamento di Palermo non potrà che trovare da parte del sottoscritto, qualora non fossi io, il totale e pieno sostegno mio e di tutti coloro che avranno condiviso quest’esperienza di partecipazione.

Un’occasione che spero venga vissuta dal mio partito non come una povertà bensì come un’opportunità e una ricchezza. Per arrivare tutti insieme a vincere le altre battaglie che ci vedranno corresponsabili di qui in avanti.

Come tutti ben sanno sono nemico del termine “rottamazione” perché sono convinto che per cambiare Palermo occorre il contributo ordinario e straordinario di tutte le migliori persone indipendentemente dall’età. Nessuno scontro generazionale quindi, anzi vi è soltanto il desiderio di confronto costante e costruttivo.

Per questo rivendico anche io il diritto di poter avere un’idea su come animare e far vivere questa città. L’ho potuta confrontare con le piazze, con i movimenti, con le persone comuni, ma in parte mi è mancato quel confronto che avrei desiderato con il mio partito e con colui che ha riempito di luce la storia politica ed amministrativa di questa città.

Tutto questo sento il dovere di dirlo perché ho capito, da ciò che leggo e che sento, che non sono state comprese a dovere le reali e vere ragioni del mio impegno.

In questi anni ho sofferto nel vedere la mortificazione delle potenzialità e della dignità di tutti i palermitani.

In questi anni ho lottato per e con loro cercando soluzioni ai problemi e compagni di viaggio.

Io amo la mia città, amo i palermitani ed amo i principi ed i valori che animano le scelte del partito che ho scelto e alla cui crescita voglio continuare a contribuire.

Sono queste le ragioni che hanno determinato la mia volontà ad accettare la candidatura alle primarie".

Fabrizio Ferrandelli

Anonimo 20 ottobre :26

Ve la rinvio. Non la vedo pubblicata. p.s. quella esatta è questa, erroneamente vi avevo inoltrato la bozza. Grazie

A Pippo Russo Segretario provinciale di Palermo IdV

da Barbara Grimaudo –cittadina (ed anche un po’ attivista) degli Indignati/Stancati di Palermo

 

 

A posto tuo , caro Pippo, avrei usato un po’ più di prudenza. Proprio perché quello hai scritto in questa tua lunghissima lettera, è proprio quello che sta dando la conferma a tanti, che proprio evidentemente in questa città non ci sei stato e anche da tanto tempo. Preciso che io non ho bisogno di pensarlo perché lo so per certo, ma tanti altri leggendo questa tua,si se lo staranno chiedendo.

Ma dove sei stato fino ad ora? Chi hai ascoltato?,

Sto parlando delle piazze Pippo, (anche le piazze virtuali) , sto parlando della gente Pippo, di quella che sta male,( che tu non hai mai conosciuto), di quella che ha problemi, di quella che cerca di costruire un mondo migliore, di quella che non ne può più delle angherie, dell’arroganza, dell’incompetenza e della superbia dei politici che hanno governato e che ancora oggi governano (????) questa città.

Sto parlando di tanta gente.

E te lo dico perché questa tua lettera ,( riconfermo imprudente) ti sta incoronando proprio come “il classico politico” “dietro la classica poltrona”.

Poco tempo fa, al Politeama, in occasione di una manifestazione, decisi di prendere la parola proprio successivamente ad un tuo intervento. Il tuo Intervento , certamente politico, nulla aveva a che vedere con l’altra politica, con la nostra politica. Era sganciato da qualsiasi ragionamento che proveniva dal basso. Parlavi di PIL. Intervento di tipo locale e non globale, segno di debolezza culturale .Che non è più possibile ammettere in alcun soggetto che “siede su una poltrona da noi pagata”.

I tempi sono un po’ diversi, ma tu non te ne sei accorto.

Troppo chiuso nelle stanze. Quindi nulla di nuovo per i vostri confronti e dibattiti politici

Nulla di nuovo per voi, ma non per noi. Che purtroppo abbiamo invece tante, ma tantissime realtà oggettive nuove.

E non te ne faccio una colpa personale. Siete in tanti così, troppi.

E questo si che diventa un problema, anche per il PIL. Perché costate un sacco di soldi.

Quindi chiamiamola “colpa collettiva”, ma che a noi ci ha tanto, ma tanto stancati. Quindi non siamo solo molto molto indignati, ma nel tempo, ci siamo anche molto ma molto stancati.

Quindi noi siamo INDIGNATI/STANCATI.

Detto questo, non sto a riportare quante inesattezze esistono in questa tua nota, sono troppe .

Sappi comunque, che con questa tua , hai offeso tante, tantissime persone. Al momento un numero indefinibile, ma posso assicurarti tante.

Quelle persone che in questa tua imprudente nota , stai facendo apparire come non capaci di intendere e di volere, poveri imbecillini ammaliati e manipolati dal “fascino del giovane Fabrizio Ferrandelli”.

Mi fermo qui . Questo mio ragionamento lo staranno facendo in tanti. Quindi Indignati/Stancati /e anche da te screditati. (ciliegina sulla torta).

P.S. Il mio intervento a Piazza Verdi era decisamente in netto contrasto al tuo.Vero.

Sai chi mi è venuto ad apostrofare ( in maniera carina) quella sera?. Proprio questo orribile Fabrizio Ferrandelli”, dicendomi: “Barbara guarda che Pippo è una bravissima persona, etc, etc, . Magari non avrai ben inquadrato il suo discorso!!!”.

Si, si, io lo avevo inquadrato moltissimo. !!!! Questa lettera conferma.

Cordiali saluti.

 

Barbara Grimaudo umile cittadina, un po’ attivista (vorrei fare di più) deglii indignat/stancati di  Palermo

Anonimo 20 ottobre :07

 ma scusa.. invece di prendervi a calci alle gengive tra di voi.. PRIMARIE, NO?? così decidiamo noi! :)

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